Sapore di mare in Pembrokeshire
Gastronomicamente parlando, la costa sudoccidentale del Galles ha visto un ritorno alla natura, e gli chef locali hanno cominciato a esplorare calette disseminate di piscine naturali, baie orlate di scogliere, siepi lussureggianti e colline ammantate d’erica a caccia di ingredienti. Abbiamo raccolto le migliori esperienze gourmet per assaporare questa zona rurale e marina del Regno Unito.

Il Pembrokeshire offre rasserenanti vedute di cieli immensi e onde spumose, che gli chef cercano di riprodurre nel piatto con prodotti a km 0 e un pizzico di immaginazione. Alcuni sono sulla buona strada per guadagnarsi una stella Michelin. Lungo le vaste spiagge di questa regione tutto sembra possibile, la libertà di sperimentare è ovunque, e il paesaggio sembra senza tempo, comunque lo affrontiate: scarpinando in cima ad alte scogliere, percorrendo i sentieri costieri o passeggiando fra menhir preistorici. E questa connessione con il passato, con il pulsare delle stagioni e delle maree, con la generosità di mare e terra, si riflette nella cucina.
Produttori e chef sono spesso amici e vicini, i menu affondano le radici nel territorio, e nuove e interessanti realtà emergono di continuo: dalle fattorie che coltivano peperoncini ai birrifici artigianali. Un ottimo pasto qui può essere semplicissimo (un panino al granchio sulla spiaggia), o estremamente complesso, (un menu degustazione a base di ingredienti selvatici). Il nostro percorso esplora il litorale da sud a nord, evidenziando l’importanza della location oltre che del cibo, che si tratti di rimesse per barche trasformate in ristorante con vista sul mare, stalle riconvertite in distillerie che utilizzano botaniche raccolte a mano, fattorie nel cui menu compaiono insetti commestibili, un capanno rinnovato da uno chef appassionato di foraging che vi sbalordirà la vita con i suoi piatti.
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Dove mangiare in Pembrokeshire
The Stone Crab
Spazzato dalle onde del Mare Celtico, Saundersfoot, sulla costa sud, è proprio il posto dove ci si aspetterebbe di trovare una cucina di mare eccellente. E la migliore in assoluto la troverete in questo chiosco in pietra che sorge accanto al porto. L’interno rustico è decorato con poster che aiutano a identificare varie specie ittiche, e il menu comprende qualunque cosa i pescherecci abbiano scaricato quel giorno: aragoste, pâté di sgombro affumicato con peperoncino e lime, spaghetti al granchio, vino bianco e finocchio marino, o un generosissimo piatto misto per due con capesante, scampi, cozze e calamari. Un sogno.
Still Wild
“Il Pembrokeshire è il sogno di qualsiasi raccoglitore. Artemisia marittima dall’estuario o botaniche sulle scogliere: abbiamo un’ampia varietà di aromi da utilizzare nei nostri distillati” spiega James Harrison-Allen. La sua microdistilleria approntata in una ex stalla a Kilgetty, 5 km a nord di Saundersfoot, non risulta particolarmente visibile. James ha lasciato la sua vecchia vita di ricercatore nella Camera dei Comuni per inseguire il suo sogno: trasferirsi nel Pembrokeshire e trascorrere le giornate immerso nella natura creando bevande alcoliche che racchiudono in sé la terra che lo ha conquistato. Panace, finocchio marino, mirto di palude e sambuco vengono utilizzati tutti nei suoi prodotti pluripremiati. Provate il vermouth dry, floreale ed erbaceo, o il vermouth rosso, dolce-amaro e dall’aroma d’arancia, nel bar allestito in giardino e aperto ogni giovedì. È ottimo anche il gin con alghe, ginestra spinosa e olivello spinoso.
Fernery at the Grove
Un percorso in auto di 10 km in direzione nord vi porterà in questa magnifica tenuta di campagna che nei pomeriggi estivi, quando i suoi ampi prati si ammantano di fiori selvatici e brulicano di farfalle, sembra appena uscita da un romanzo di Jane Austen. Ma The Grove non è soltanto bella: propone anche un’ottima cucina. Il suo ristorante gourmet, Fernery, è quanto di più romantico possiate immaginare, con tovaglie immacolate, candele, felci sistemate ad arte e silenzio. Gusterete verdure ed erbe dei giardini della tenuta, ingredienti raccolti in natura, pesce pescato in modo sostenibile e carne di piccoli allevamenti in menu che propongono piatti come piccione con sedano rapa, ciliegie e nasturzi, e patate affumicate con dashi, asparagi e bottarga.

Annwn
“Il Pembrokeshire è per me una costante fonte di ispirazione: le piante, i piccoli frutti, il suolo, gli alberi, i fiori e l’erba. Qui mangiar bene significa anche fare conservazionismo. Il nostro ecosistema è stato distrutto e dobbiamo tornare alla natura” dice lo chef, forager e pescatore Matt Powell, che si è fatto le ossa in varie cucine stellate Michelin prima di riportare il suo talento in Galles. Di giorno Matt prende le galosce e un cestino ed esplora sponde rocciose e siepi. Di sera è ai fornelli nel vecchio capanno sulla Lawrenny Estate, a sud-ovest di Narberth. Preparatevi a un banchetto di 10 portate, con piatti come aglio selvatico preservato nel suo ciclo vitale, brodo di kelp stagionata con emulsione di vertebrata lanosa, foglia d’ostrica e cochlearia, e tuorlo d’uovo d’anatra con piante da siepe. Si tratta di una cucina molto creativa che difficilmente dimenticherete.
Café Môr
A sud, la Angle Peninsula, battuta dalle onde, attira i visitatori verso quella che si promuove come la prima cucina al mondo di alghe alimentata a energia solare. Al timone di questa ex imbarcazione riconvertita c’è il forager e lo specialista appassionato delle alghe Jonathan Williams, che ha lasciato il suo lavoro per perlustrare le rive del Pembrokeshire e creare gli inusuali piatti da asporto serviti al Café Môr. Si tratta di cibo da spiaggia ma di altissimo livello, sia per la colazione (provate il bap, un panino morbido, con laverbread, preparazione a base di alghe, sottaceti e una salsa alle alghe e al peperoncino) sia per pranzo (vi consigliamo il panino all’aragosta con burro alle alghe). Se gradite pesce e frutti di mare, tra cui le ostriche locali di Atlantic Edge, raccolte sostenibilmente dal biologo marino Andy Woolmer, rivolgetevi all’Old Point House, proprio alla porta accanto.
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Wild About Pembrokeshire
“Tutti i problemi del pianeta si possono risolvere con le alghe. Dolori e indolenzimenti, artrite, carenza di iodio. Biocarburanti per l’industria aeronautica. La fame nel mondo. Tutto.” dice John Mansfield, che vive nell’incantevole costa di Saint Davids. Insieme a sua moglie Jiulia organizza passeggiate davvero interessanti lungo la spiaggia durante le quali imparerete come distinguere la lattuga di mare dalla bladderwrack (quercia marina). Nell’elegante caffè in stile art déco gestito dai due titolari nel cuore di San Davis, il Really Wild Emporium, ordinate caffè e un brownie alle alghe, o cenate con piatti a base di ingredienti locali come pakora di carote e panace, agnello della Gwaun Valley a cottura lenta con talli d’aglio selvatico, e posset (mousse) all’olmaria e limone.
Grub Kitchen
“Gli insetti non sono disgustosi, sono la chiave per un futuro più sostenibile” sostiene l’entomologa, ecologista e fattoressa Dr Sarah Beynon, il cuore e l’anima di The Bug Farm. Dopo esservi fatti un’idea della bellezza degli insetti in fattoria e nei sentieri circostanti, fermatevi a pranzo da Grub Kitchen, dove il marito di Sara, Andy Holcroft, serve piatti a dir poco insoliti. Provate i grilli speziati e l’hamburger di insetti con polenta croccante, la specialità del locale. Altrimenti, potrete gustare piatti vegani e a base di pesce, come granchi di Solva serviti su crostini di focaccia all’alga saccarina con insalata di finocchi e Nursery salad. E non dimenticate di provare i biscotti alle gocce di cioccolata e grilli.
Llys Meddyg
Nel vivace centro di Newport, questa bella locanda d’epoca georgiana, rinata come boutique hotel e ristorante, si è guadagnata un’eccellente reputazione per l’impiego di ingredienti raccolti in natura, fermentati, affumicati o coltivati in loco. Il menu è garbatamente creativo: salmone affumicato a caldo con spuma di rafano e insalata di cavolo rapa, tortellini di agnello gallese con yogurt speziato e alghe. Con i soffitti bassi in legno e le luci soffuse, Llys Meddyg sembra una via di mezzo tra un cottage di mare e uno chalet di montagna; dispone inoltre di un bel giardino con tavoli all’aperto.