Voglia di salsa? Venite a ballarla a Cali, in Colombia!
Ci sono luoghi che vanno visti, e luoghi che più di altri vanno vissuti, perché è solo così che se ne può comprendere l'anima più profonda. Questo è senz'altro vero a Cali, nella Colombia sud-occidentale, che con il suo retaggio afro-colombiano e la sua straordinaria (e da poco rivalorizzata) vitalità si sta imponendo tra le destinazioni centroamericane di “tutta sostanza”: al tempo stesso andina e africana, moderna e precolombiana, è una terra dai forti contrasti in grado di stimolare tutti i sensi. A cominciare dal senso del ritmo: già, perché Cali è considerata la capitale colombiana della salsa, vera e propria istituzione che innerva le strade urbane, i bar di quartiere e i locali notturni. Tra la scoperta delle rovine pre-colombiane della regione e l'immersione nella sua natura rigogliosa e lussureggiante, non scordatevi quindi di dedicare le serate caleñe alla musica.

Cali e l’anima autentica della Colombia sud-occidentale
Tra le cose da fare in Colombia, mettete in programma un tour di quest’area ancora poco battuta dal turismo per scoprire un paese autentico e vibrante, in barba alla fama poco raccomandabile che ha avuto per tanto tempo: la colpa, forse, è anche del suo essere remota e poco turistica. Ma le cose stanno cambiando, e oggi Cali e i suoi dintorni sono la meta ideale per chi vuole provare a conoscere e capire la Colombia al di là di stereotipi, dicerie o percorsi affollati di visitatori.
Accanto alla grande biodiversità della regione – in una sola giornata si può passare dal deserto alla giungla, passando per il pàramo andino – si trovano infatti siti archeologici straordinari (come quelli di San Augustin e di Tierradentro nei dipartimenti di Cauca e Huila, i più importanti dell’intero paese, vestigia di popolazioni scomparse molto prima dell’arrivo degli europei) e belle città coloniali, come Popayan.

Cali è il cuore pulsante della regione e il suo centro nevralgico. Metropoli a tutti gli effetti e stratificazione di culture e influssi linguistici e architettonici, Cali compensa la generale mancanza di attrazioni architettoniche di rilievo con l’energia contagiosa dei suoi abitanti, fieri e ribelli e soprattutto molto legati al proprio territorio e alle sue specificità. A rendere famosa Cali è soprattutto la salsa, che qui non rappresenta soltanto una musica qualunque ma un vero e proprio fattore culturale in grado di cementificare e unire le differenze tra le varie comunità. Insomma, se volete comprendere l’anima di Cali, c’è una cosa sola da fare: ballare.

Dove ballare la salsa a Cali?
Per gli abitanti di Cali, uscire la sera significa a tutti gli effetti uscire a ballare la salsa, e questo è il motivo per cui gli stranieri che passano dalla città spesso ne approfittano proprio per imparare a muoversi a ritmo con il suo sound inconfondibile: che si tratti di corsi di gruppo o lezioni private, le possibilità di imparare non mancano di certo... Anche perché poi per cimentarsi di persona basta soltanto scendere in strada e cercare il locale più adatto, che siano minuscoli bar di quartiere con potenti amplificatori o le mega salsatecas (le discoteche di salsa). Se preferite trascorrere la serata in un locale tranquillo, meglio che vi dirigiate a Parque del Perro; se invece preferite i grandi salsa club, andate a Menga o Juanchito, dove sono presenti diverse grandi discoteche.
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Voglia di musica? Ci sono anche i festival!
Che la musica sia strettamente radicata nell’anima di Cali, ormai l’abbiamo capito. Questa profondissima connessione si manifesta anche nella presenza di numerosi festival dedicati proprio alla salsa e alla musica in generale.
Ogni anno a ottobre si svolge infatti proprio nella città colombiana il Festival Mundial de Salsa, mentre a dicembre è tempo del Feria de Cali, l’evento più importante del calendario cittadino che tra musica e chioschi gastronomici travolge di ritmo tutta la città. Ogni anno ad agosto, invece, si tiene il Festival de Mùsica del Pacifico Petronio Alvarez, che propone soprattutto ritmi africani giunti in questa parte della Colombia con gli schiavi deportati lungo la costa del Pacifico.