Le migliori esperienze da vivere nella natura in Colombia

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

Dalle vette montane ammantate dai ghiacciai ai variopinti fiumi della giungla, i multiformi paesaggi della Colombia fanno da scenario a straordinarie avventure all’aperto, che spaziano da tranquille passeggiate a escursioni impegnative. Che si tratti di un trekking nelle Ande, un’uscita in barca attraverso una gola o una camminata su un sentiero nella giungla, il paesaggio sarà sempre magnifico. I colombiani amano stare all’aperto e non avrete difficoltà a trovare un gruppo cui aggregarvi. Ecco cinque esperienze da vivere nella natura colombiana che valgono il viaggio.

Caño Cristales
Caño Cristales, conosciuto anche come ‘Fiume dei Cinque Colori’ o ‘Arcobaleno Liquido’ ©Jorge Ivan Vasquez C/Shutterstock
Pubblicità

Immergersi nei colori del Caño Cristales

Caño Cristales è una serie di fiumi e cascate all’interno del Parque Nacional Natural Sierra de La Macarena, una vasta distesa di foresta secca e savana che fino agli anni ‘60 fu completamente sconosciuta e popolata soltanto da qualche gruppo indigeno. La sua particolarissima colorazione gli ha procurato svariati soprannomi, da ‘Fiume dei Cinque Colori’ ad ‘Arcobaleno Liquido’, ed è dovuta a un insolito fenomeno biologico che ha luogo durante la stagione delle piogge, da luglio a novembre, quando una pianta acquatica, la macarenia clavigera, assume un colore vermiglio. Visibile nell’acqua cristallina, il rosso delle piante sulla sfumatura dorata del letto del fiume crea un magico contrasto con l’azzurro del cielo e il verde della savana circostante. Questo è l’unico luogo al mondo dove si verifica questo fantastico fenomeno naturale.

Per visitare il parco nazionale partendo dalla capitale occorrono come minimo tre giorni e due notti. Dovrete mettere in conto spese, un po’ di pianificazione, qualche camminata, caldo e una certa fatica, ma sarete abbondantemente ripagati.

Non è possibile andare a Caño Cristales per conto proprio: è obbligatorio entrare nel parco nazionale accompagnati da una guida ufficiale, anche se si arriva alla Macarena con mezzi propri (sappiate però che la strada è terribile).

Lo spettacolare canyon del Río Chicamocha ©Carolina Jaramillo  C/Shutterstock
Lo spettacolare canyon del Río Chicamocha ©Carolina Jaramillo C/Shutterstock

Cavalcare le rapide del Cañon del Chicamocha

A metà strada fra San Gil e Bucamaranga si trova lo spettacolare canyon del Río Chicamocha, un arido paesaggio di montagne maestose che si ergono sopra le acque marroni del fiume sottostante. La strada che collega le due città si snoda lungo le pareti montuose ed è una delle più incantevoli (e ventose) della regione del Santander.

La principale porta d’accesso al canyon è il Parque Nacional del Chicamocha, ma non fatevi ingannare dal nome: si tratta in realtà di un parco divertimenti realizzato in cima ad alcune spettacolari montagne. Vale la pena venirci per prendere la funivia che, con una splendida corsa di 6,3 km, scende alla base del canyon per poi risalire sulla Mesa de los Santos, sulla sommità del crinale di fronte.

Non è comunque necessario andare al parco per esplorare il canyon: esistono diversi altri sistemi più solitari e avventurosi per godersi la sua straordinaria bellezza. Per ammirare il panorama dall’alto immersi nella quiete, sfruttate le correnti termiche e libratevi sopra le montagne con un’uscita in parapendio in tandem. Se invece volete visitare l’afosa base del canyon, potete partecipare a un’escursione di downhill in bicicletta, fare rafting o percorrere a piedi un tratto del leggendario Camino Real.

Le ripide pareti di roccia al margine nord-occidentale del canyon sotto la Mesa de Los Santos sono fra le migliori della Colombia per l’arrampicata. Ci sono circa 400 vie diverse, molte delle quali situate sulla parete della Mojarra, lunga 1,5 km. Qualunque scegliate, troverete ottime condizioni e splendidi panorami.


Pubblicità

Leggi anche:

Conquistare la vetta innevata del Nevado Santa Isabel

Il PNN Los Nevados, uno dei parchi più spettacolari della Colombia, si raggiunge in 90 minuti d’auto da Manizales e occupa un crinale di vette vulcaniche coperte di neve che separa la regione del caffè dalla valle del Río Magdalena.

Pur essendo famoso per i suoi ghiacciai, offre ben più di qualche vetta da fotografare. Il suo territorio di quasi 600 kmq presenta forti variazioni di altitudine, generando un’affascinante gamma di ecosistemi che ne fanno una delle aree più straordinarie delle Ande colombiane.

In un’escursione di una sola giornata si attraversano le umide foreste nebulari, il páramo e spogli paesaggi lunari prima di raggiungere il limite degli antichi ghiacciai.

La montagna più alta del parco è il magnifico Nevado del Ruiz (5321 m), con tre crateri vulcanici. Arenas, il cratere più alto e l’unico attivo, ha un diametro di 800 m ed è circondato da un immenso anello di ghiaccio.

Il Nevado del Ruiz è uno dei vulcani più attivi del paese: nel 1985 un’eruzione uccise più di 20.000 persone e cancellò per sempre la città di Armero, sul Río Lagunillas. Oggi il vulcano continua a brontolare e l’accesso alla vetta è vietato. Si riesce comunque ad arrivare abbastanza vicino al margine del ghiacciaio e si può esplorare l’area sabbiosa della Valle de la Tum-bas (4350 m) con un’escursione in giornata da Manizales. Se non si può salire sul Nevado del Ruiz, è invece possibile raggiungere la vetta di altri due giganti del parco coperti dai ghiacciai: il Nevado de Santa Isabel e il Nevado del Tolima. In entrambi i casi si tratta di un trekking impegnativo di alcuni giorni e, a causa delle condizioni dei ghiacciai, l’ascesa è più tecnica che sulle altre vette del PNN Los Nevados, pertanto è essenziale avere una guida alpinistica esperta ed essere attrezzati adeguatamente.

Per qualunque attività all’interno del parco è obbligatorio essere accompagnati a una guida ufficiale. Se avete intenzione di raggiungere una delle cime, consigliamo di trascorrere qualche giorno in quota prima di entrare nel parco.

Quando andare

I mesi migliori per vedere la neve sui Nevados sono ottobre e novembre e da marzo a maggio. Nel resto dell’anno è più probabile trovare un clima asciutto e ventoso, indicato per i trekking e per ammirare i panorami

il paesaggio nei pressi del Nevado del Tolima ©antares_02/Shutterstock
il paesaggio nei pressi del Nevado del Tolima ©antares_02/Shutterstock
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Scendere in bicicletta lungo i fianchi di un vulcano nel Parque Nacional Natural Puracé

Nelle mattinate limpide, la sagoma massiccia del Volcán Puracé si staglia sopra il centro storico di Popayán creando un prefetto paesaggio tipico latino-americano. Da lontano, la montagna sembra pigra e sonnacchiosa, specialmente quando è coperta da uno strato di neve fresca, ma basta fare una gita al Parque Nacional Natural Puracé per scoprire l’altra faccia di uno dei vulcani più attivi del paese.

Situato circa 45 km a est di Popayán, sulla strada per La Plata, questo parco di 830 kmq occupa gran parte della catena vulcanica Coconuco, che raggiunge la sua massima altitudine con i 4750 m del Puracé. Il territorio è costituito da numerosi ecosistemi, tra cui delicati páramos ricchi di vegetazione e spoglie vette coperte di sabbia. La maggior parte del parco si trova all’interno del territorio ancestrale degli indigeni puracé, i cui membri possono essere ingaggiati come guide.

Se vi spostate con un mezzo autonomo, vicino alla scuola di Puracé verrete fermati per pagare l’ingresso al parco e ingaggiare una guida, mentre se viaggiate in autobus queste formalità vengono espletate in un luogo sulla principale strada d’accesso chiamato El Cruce de la Mina. In condizioni di bel tempo è possibile salire a piedi sulla vetta del Volcán Puracé per vedere i camini vulcanici che emettono vapori di zolfo; talvolta le escursioni sono vietate a causa dell’aumento dell’attività vulcanica, ma sono comunque offerte molte altre cosa da fare all’aperto.

I mezzi di trasporto per il parco non partono sempre con regolarità, perciò se non avete un veicolo potete prendere in considerazione la possibilità di partecipare a un tour per rag- giungere i luoghi più fuori mano.

Leggi anche:

Pagaiare sugli affluenti del Río Yavarí

La Reserva Natural Zacambú è una delle riserve più vicine a Leticia, da cui dista 70 km in barca. Il suo lodge sorge sul Río Zacambú, affluente dello Yavarí, sul lato peruviano. Situata in una foresta alluvionale che ospita molte specie di farfalle (ma anche numerose zanzare), è troppo vicina alle comunità peruviane per consentire l’osservazione della fauna, ma nel fiume si avvistano facilmente delfini, piranha e caimani e nella giungla vive una gran varietà di uccelli. Il lodge e i tour sono gestiti da Amazon Jungle Trips di Leticia. È uno dei luoghi più facilmente accessibili per immergersi nella natura.

Circa 35 km a monte di Zacambú, la Reserva Natural Palmarí sorge sull’alta sponda sud (brasiliana) dello Yavarí, affacciata su un’ampia ansa popolata da delfini grigi e rosa. È l’unico luogo che dà accesso a tutti i tre ecosistemi amazzonici, la terra firme (asciutto), várzea (semi-alluvionale) e igapó (alluvionale). Al rustico lodge troverete guide appartenenti alla comunità locale e una vasta scelta di uscite in barca e in kayak, oltre a splendide camminate. È il posto migliore per vedere animali come i tapiri e, se siete fortunati, i giaguari.

Pubblicità

Guide e prodotti consigliati:

Guida di viaggio

Colombia

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Colombia
Condividi questo articolo
Pubblicità