Navigando fra Reno e Mosella su auto anfibie
Il Reno e la Mosella sono due fiumi che in qualche modo si completano: il primo è spesso tumultuoso e possente nel suo scorrere dalle Alpi verso il Mare del Nord, mentre i paesaggi della valle della Mosella sono più quieti, punteggiati dai vigneti e da idillici villaggi che si specchiano nelle sue acque calme e sinuose. Venite con noi alla scoperta delle tante attività che si possono fare per scoprire questo aspetto della Germania.

La navigazione fra Reno e Mosella: castelli, vigneti e leggende romantiche
I due fiumi, entrambi navigabili, sono lo scenario delle crociere più spettacolari che si possano fare in Germania. Ci si imbarca a Francoforte, facilmente raggiungibile in aereo da ogni parte d’Italia e, dopo aver percorso brevemente il Meno, si incontra il Reno. Navigando verso Nord, si discende la valle, attraversando il suo tratto più scenografico, il cosiddetto Reno Romantico. Il momento più atteso, annunciato con enfasi dai capitani delle navi in transito, è il passaggio sotto la rupe di Lorelei, la fanciulla leggendaria che incantava i marinai cantata da Heinrich Heine e altri poeti del Romanticismo tedesco.
Le strette gole punteggiate da rovine di castelli si aprono su scenari più ampi all’altezza di Coblenza, dove affluiscono le acque della Mosella. I due fiumi si incontrano nel cosiddetto Deutsches Eck ovvero “l’angolo tedesco”, un luogo carico di valori simbolici legati alla storia dell’Unità tedesca. La monumentale statua equestre dell’imperatore Guglielmo I (1897), distrutta dagli Alleati durante la seconda guerra mondiale, venne ricostruita e nuovamente inaugurata dopo la riunificazione tedesca, nel 1993.
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Nella valle della Mosella, dove ogni meandro cela una sorpresa
Doppiato il monumento, inizia la risalita sulle acque della Mosella che, in territorio tedesco, può arrivare fino alla lontana Treviri. Meandro dopo meandro – la Mosella è un fiume dal percorso raramente rettilineo e da questo deriva anche il suo fascino – si raggiunge il pittoresco villaggio di Traben-Trarbach. Pittoresco è l’aggettivo inevitabile, perché gli elementi per la foto perfetta ci sono tutti: le rovine di un castello in alto, il ponte monumentale, i vigneti, le case tipiche che affacciano sul fiume, i battelli da crociera e le chiatte che si incrociano sulle acque.
Gli edifici, più che semplici casette familiari come in altri villaggi che si incontrano nel viaggio, sono prevalentemente ville di epoca Liberty che raccontano di un lungo periodo di prosperità, culminato a cavallo fra fine Ottocento e inizio Novecento. Qui ricordano con orgoglio che Traben-Trarbach era seconda solo a Bordeaux nel commercio dei vini. D’altronde la Mosella è la patria del Riesling e il viaggio lungo il fiume deve essere celebrato con un calice del grande vino bianco, declinato in varie tipologie, spumante, secco o dolce (ci sono anche i dealcolati).
A Traben si possono visitare le storiche cantine scavate nella roccia: le grandi botti della tradizione tedesca illuminate dalla luce delle candele diventano uno scenario quanto mai suggestivo che si colora di magia nel periodo dell’Avvento, quando negli ambienti sotterranei viene allestito il mercatino di Natale.

Le auto anfibie di Traben-Trarbach, un’avventura dal gusto rétro
A Traben si vive un’esperienza quanto meno originale: quella di solcare le acque della Mosella a bordo di un’amphicar, un modello di automobile anfibia costruito in Germania negli anni Sessanta. Matthias Ganter, il proprietario dell’hotel Bellevue è un collezionista di queste ormai rare automobili e organizza – a prezzi tutto sommato ragionevoli - piccole crociere sulla Mosella.
Si parte davanti all’hotel e percorse alcune centinaia di metri, l’amphicar scivola senza soluzione di continuità in acqua spinta da una turbina posteriore. Dal centro del fiume, accompagnati al volante da un “capitano” che offre spumante e tartine, ammiriamo le due sponde - da una parte Traben dall’altra Trarbach - con le passeggiate fluviali ingentilite da edifici storici.
Sul lato di Trarbach si scorge il Buddha Museum, una grande parete vetrata accostata allo storico edificio delle ex cantine Julius Kayser, oggi trasformate in un museo che accoglie migliaia di rappresentazioni del Budda, di ogni foggia e materiale, provenienti da numerosi paesi asiatici. L’edificio in stile Liberty – lo Jugendstil dell’area germanica – porta la firma dell’ architetto Bruno Möhring, lo stesso che sull’altro lato del fiume ha progettato l’Hotel Bellevue inaugurato nel 1903. Val la pena soggiornare o almeno dare un’occhiata a questo splendido esempio del cosiddetto stile floreale – Möhring fu uno dei più importanti rappresentanti dello Jugendstil in Germania - che ha conservato gran parte degli arredi e delle decorazioni d’epoca, come quelle che si possono ammirare nel ristorante Belle Époque.

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L’itinerario Jugendstil sulla Mosella
C’è un itinerario che ci guida alla scoperta dei tanti edifici Liberty di Traben-Trarbach e ci conduce di fronte a un altro capolavoro dell’architetto Möhring, la villa con un grande giardino del 1904 che appartenne al mercante di vini Adolf Huesgen. Rimane solo la parte abitativa del complesso che comprendeva anche una grande cantina. La ricchezza dell’epoca consentì al proprietario di ricavare uno spazioso teatro nel sottotetto dove, a favore dei suoi ospiti accorsi per le battute di caccia o dei clienti d’affari, si esibivano compagnie teatrali. Negli anni del primo Novecento, l’architetto berlinese portò sulla Mosella una ventata di novità già sperimentate a Berlino nella famosa e monumentale stazione della U-Bahn di Bülowstraße e nella progettazione del ristorante del Padiglione Tedesco all’Esposizione Mondiale di Parigi del 1900. Appena un anno prima, Möhring aveva festeggiato con la popolazione locale l’apertura del nuovo ponte sulla Mosella. Di quell’opera, dopo le distruzioni della seconda Guerra mondiale, rimangono le imponenti torri simili all’ingresso di un grande castello medievale.