All’aeroporto di Singapore non servirà più il passaporto
A partire dal 2024 l’aeroporto Changi di Singapore introdurrà una novità rivoluzionaria. I passeggeri in uscita, infatti, non dovranno più mostrare passaporto e carta di imbarco ai controlli. Basterà avere il token di autenticazione digitale, generato automaticamente usando i dati biometrici e il riconoscimento facciale.

Dall’inizio di quest’anno, l’aeroporto Changi, considerato uno dei migliori al mondo, ha visto arrivare circa 9 milioni di visitatori. L’idea di introdurre questo token digitale nasce dalla necessità di snellire le procedure di controllo, mantenendone però inalterata l’efficienza, e permettere così ai viaggiatori che arrivano a Singapore di vivere un’esperienza positiva, all’insegna della semplicità.
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Ad annunciare questa innovazione è stato il ministro delle Comunicazioni Josephine Teo. «Singapore sarà uno dei primi paesi al mondo a introdurre il controllo automatizzato dell’immigrazione senza passaporto». La tecnologia biometrica viene già usata in questo aeroporto. Per esempio presso le corsie automatizzate dei punti di controllo dell’immigrazione. I prossimi step, però, permetteranno ai passeggeri di non dover più presentare ripetutamente i propri documenti di viaggio, rendendo così molto più snello l’intero viaggio, dalla consegna dei bagagli all’imbarco. Al momento, però, va ricordato che i passeggeri dovranno comunque portare con sé il passaporto perché ancora necessario in molti altri aeroporti del mondo.

Anche altri paesi sono sulla stessa strada di Singapore
Anche altri paesi negli ultimi anni hanno sperimentato l’uso dei dati biometrici per snellire le pratiche di imbarco e immigrazione. Per esempio, già nel 2018 l’aeroporto internazionale di Dubai ha introdotto i tunnel biometrici – chiamati Smart Gates – che, grazie all’utilizzo di un software di riconoscimento facciale riesco a verificare l’identità dei viaggiatori in soli cinque secondi.
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L’aeroporto internazionale di Hong Kong ha invece iniziato a usare il Flight Token, un sistema di identificazione biometrica self-service che permette ai passeggeri di passare dal check-in alla consegna dei bagagli, dai controlli di sicurezza all’imbarco senza mostrare passaporto e carte d’imbarco. Questo sistema è al momento disponibile solo per chi viaggia con Cathay Pacific in direzione Bangkok, con China Airlines verso Taipei e con Japan Airlines per chi va a Tokyo.

Anche il Giappone sta testando l’utilizzo dei dati biometrici negli aeroporti Narita e Haneda di Tokyo. Utilizzando determinate compagnie aeree, i passeggeri possono registrare i propri dati biometrici e accedere ai self-service di consegna dei bagagli, ai controlli di sicurezza e all’imbarco senza usare documenti. La registrazione dei dati biometrici non è permanente. Le informazioni vengono infatti cancellate entro 24 ore dalla registrazione.