I consigli dei local su cosa fare a Parigi
Tra musei, monumenti iconici e tesori nascosti che solo i local conoscono, Parigi è la città che esorta a la belle vie. Ma cosa vedere a Parigi? Ecco le esperienze più imperdibili e inusuali, consigliate da chi ci vive.

Lontano dalle attrazioni principali, come il Louvre, Notre Dame e la Torre Eiffel, la vita parigina scorre tra un caffè su un balconcino, un giro in bicicletta lungo la Senna e un pranzo accompagnato da una bottiglia di vino in un chiassoso bistrot. Combinare le esperienze più classiche con qualche chicca da parigini doc è la chiave vincente per vivere al meglio la città: abbiamo raccolto alcuni consigli su cosa visitare a Parigi.
1. Vedere la Torre Eiffel di notte
Tra i luoghi da visitare a Parigi c’è senza dubbio lei, la Tour Eiffel. Ma invece di seguire l’eterna folla diurna che a zig-zag scarpina il pilastro sud o sale in ascensore fino al lussuoso bar dell’ultimo piano, ammiratela dopo il tramonto. Ancora meglio: prenotate al ristorante stellato Le Jules Vernes e cenate davanti al panorama più bello della città incorniciato dalla rete metallica del secondo piano.
Alternativa: per una vista mozzafiato della Dame de Fer ("Signora di Ferro") illuminata di notte, godetevi una serata al chiar di luna nel bar sul tetto dell’Hotel Shangri-La Paris. Troppo costoso? Ammirate la Torre Eiffel dalla Senna, a bordo del raffinato bateau Ducasse sur Seine.
Leggi anche:
2. Lasciatevi sorprendere dalle opere d’arte della Bourse de Commerce–Pinault Collection
Ecco le istruzioni per esplorare la nuova galleria d’arte della città, inaugurata nel maggio 2021 in una sala circolare che nel XVIII secolo ospitava il mercato del grano: prenotate i biglietti online, riservate un tavolo per pranzo da Halles aux Graines, il ristorante all’ultimo piano dove operano i leggendari chef francesi Michel e Sébastien Bras, e rinfrancatevi l’animo ammirando l’arte contemporanea dell’incredibile collezione del miliardario francese François Pinault.
La replica "marmorea" di una scultura tardo-rinascimentale del Giambologna nella sala centrale (che in realtà è una gigantesca candela di cera a lenta combustione dell’artista svizzero Urs Fischer), i fastidiosi "piccioni" appollaiati sulla balaustra, i "cuscini" buttati a casaccio sulla sedia… Niente è come sembra in questa nuova e ingannevole galleria progettata per scioccare e sorprendere.

3. Vivere la vita da local nei mercati alimentari (e delle pulci) di Parigi
Niente rivela lo spirito di Parigi come i suoi numerosi e inebrianti mercati. La maggior parte dei quartieri ne ha uno e il marché mattutino di Bastille su Blvd Richard Lenoir è l’introduzione perfetta a questo stile di vita.
Quando la fame colpisce, attraversate il cancello di metallo verde poco visibile in rue de Bretagne, Le Marais, per addentrarvi nel Marché des Enfants Rouges: è il più antico mercato coperto della città, risale al 1615, con un labirinto di bancarelle che cucinano couscous marocchino, bento giapponesi, curry thailandese e altre pietanze di tutte le cucine del mondo. Ordinate un delizioso french toast o una galette (crêpe salata) dal simpatico Alain di Chez Alain Miam Miam e poi sedetevi su per pranzare insieme alla gente del posto ai tavoli comuni.
Per farvi un’idea di come si arreda una caratteristica casa parigina, prendete la linea 13 della metropolitana fino al Marché aux Puces de St-Ouen. Quasi un villaggio a parte, questo gigantesco mercato delle pulci copre nove ettari (il più grande d’Europa) e attira i parigini che nei fine settimana si dedicano alla caccia di vistose lampade in stile Luigi XVI, vinili rari, arredi e mobili all’avanguardia, oggetti d’antiquariato e altri tesori di seconda mano per i loro eleganti appartamenti cittadini.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
4. Ripercorrere la storia di Parigi al Musée Carnavalet
Con la sua fotogenica coppia di hôtels particuliers, esempio sfarzoso di aristocrazia parigina del XVII secolo, e il suo labirinto di sontuose sale in cui tornare indietro nel tempo, il Musée Carnavalet a Le Marais è una tappa obbligatoria per gli amanti della storia. Anche solo alla vista dell’architettura del più antico museo di Parigi, aperto dal 1880, verrete direttamente teletrasportati nel Rinascimento.
Grazie a un restauro durato quattro anni e costato oltre 55 milioni di euro, visitare il Musée Carnavalet è un valzer coinvolgente che ti conduce a ritroso attraverso la sfavillante storia di Parigi, dalla preistoria al XXI secolo tormentato dal terrorismo. Circa 3800 opere esposte e 625 mila pezzi storici tra dipinti, sculture, mobili, insegne, manifesti, modelli, monete, giocattoli, strumenti musicali e arte erotica, adornano le stanze arredate per riprodurre ogni epoca. I pezzi forti sono i soffitti dipinti del Salons La Rivière (1652-56), della sala da ballo Art Deco dell’Hôtel Wendel, e della gioielleria Art Nouveau di Fouquet, sradicati dalla loro posizione originale per essere custoditi al sicuro dentro il museo.
Consiglio pratico: l’ingresso alla collezione permanente è gratuito e non è necessario prenotare in anticipo. Terminate la visita nella caffetteria del museo, con i suoi incantevoli tavolini nel curatissimo giardino del cortile.

5. Ammirare le opere di Monet nei musei di tutta la città
Quale amante dell’arte può resistere alle ninfee firmate da Monet? Così enormi e impressionanti, i suoi fiori coprono le pareti di due sale ovali progettate dallo stesso Monet negli anni ’20 al Musée de l’Orangerie, nel Jardin des Tuileries.
Altri capolavori firmati Monet e da altri grandi artisti come Cézanne, Degas, Renoir e Van Gogh sono esposti nel Musée d’Orsay, casa di opere d’arte di fama mondiale realizzate tra il 1848 e il 1914, ospitata in una splendida stazione ferroviaria costruita nel 1900 sulla sponda della Senna. Ma il vero tesoro si trova lontano dagli itinerari normalmente battuti dai turisti, presso lo sconosciuto Musée Marmottan Monet: indisturbata in un intimo hôtel particulier in stile impero situato nel residenziale XVI arrondissement, si trova la più grande collezione al mondo di tele di Monet.
Leggi anche:
Viaggio al Louvre: alla scoperta dell'anima monumentale e poliedrica di Parigi
6. Fare una caccia al tesoro al Louvre
Ci vorrebbero nove mesi per vedere tutti i circa 35.000 capolavori del Musée du Louvre, sede di una delle più belle collezioni di arte occidentale al mondo. Per ravvivare la visita, potete partecipare a una caccia al tesoro ThatMuse ed esplorare divertendovi questa gigantesca galleria costruita come fortezza per Filippo Augusto nel XII secolo e trasformata in residenza reale a metà del XVI secolo.
Le cacce al tesoro sono sempre ispirate a un tema, riscuotono grande successo tra le famiglie e vi condurranno in stanze più tranquille, ben oltre quelle sovraffollate della Monna Lisa di Da Vinci o dello Schiavo morente di Michelangelo, per citarne alcuni. Avrete tra le due e le tre ore per rintracciare fino a 30 opere d’arte, i "pezzi del tesoro", e scattare una foto che funga da prova.
Consiglio da local: dopo la visita, fate tappa al Café Le Nemours, uno dei caffè più iconici di Parigi con la sua elegante terrazza sotto gli archi, per un caffè o un succo alla pesca biologico Alain Millat e il classico panino parigino jambon et fromage baguette (oppure qualcos’altro di più fantasioso).

7. Ammirare i tetti iconici di Parigi
Da anni si discute l’idea di inscrivere gli iconici tetti di Parigi nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Iniziate il tour a testa in su da Place des Vosges, inaugurata a Le Marais nel 1612 e chiamata inizialmente Place Royale. È la piazza più antica della città e anche la più bella. È il punto perfetto per ammirare i tetti dal basso, originariamente con tegole in ardesia della vicina Valle della Loira, ma dalla metà del XIX secolo sostituite con un tegolato più economico in zinco grigio lucido.
A 10 minuti a piedi si trova l’elegante Rue Vieille du Temple, dove i fashionisti ciarlano di moda davanti a un cocktail, un piatto di carne alla griglia o un brunch del fine settimana da Au Top, un rooftop nascosto con panorama mozzafiato a 360 gradi. Le Perchoir Marais è un altro rooftop imperdibile del quartiere.
Consiglio da local: altri locali romantici per godersi lo skyline della città sono la terrazza panoramica dei grandi magazzini Galeries Lafayette, Perruche sopra Le Printemps, il cocktail bar e DJ hub Le Perchoir nell’XI arrondissement e il farm-to-fork Le Perchoir, ospitato nella più grande fattoria urbana d’Europa su rooftop, nel XV arrondissement.

8. Passeggiare come veri flâneur
Quando negli anni Cinquanta dell’Ottocento l’urbanista Georges Eugène Haussmann rase al suolo con i bulldozer la ragnatela di vicoli umidi e stretti della città medievale per lasciare entrare la luce e percreare un’elegante capitale fatta di ampi viali e piazze alberati, aveva di sicuro in mente la flânerie parigina (ovvero l’abitudine di passeggiare nel tempo libero). La riva sinistra di St-Germain des Prés, la riva destra di Le Marais e dei Jardin du Luxembourg sono le classiche aree per fare passeggiate lente e rilassanti.
Per incontrare la grandiosità monumentale dietro ogni angolo, partite dall’Arco di Trionfo e passeggiate per gli Champs-Elysées pieni di negozi fino a Place de la Concorde, con il suo obelischi, e poi attraversate il Jardin des Tuileries fino a Place du Carrousel, nota per i suoi portici. Ammirate il Louvre, con la sua suggestiva piramide di vetro, poi camminate sotto gli archi fino a Place Colette, dove si trova il vistoso ingresso della metropolitana decorato con 800 perline di vetro di Murano.
Proseguite fino al Jardin du Palais Royal per ammirare le colonne a strisce bianche e nere firmate Daniel Buren, vagate nel lussuoso grande magazzino pieno di boutique, rilassatevi davanti a un caffè che sprigiona l’aroma dei chicchi appena tostati al Café Kitsuné e infine sedetevi su una panchina del parco per osservare una Parigi che scorre al rallentatore.
Consiglio pratico: partecipate a un tour a piedi di Explore Paris, che inventa temi estremamente creativi, come le passeggiate liriche con cantante a Montmartre, esplorazione nella Belleville cinese o camminata gourmet nel quartiere Goutte d’Or.

9. Vivere la vita di quartiere a Montmartre
A Montmartre, fate il pieno della spettacolare vista di Parigi che si dispiega oltre le scalinate e le cupole bianco perla della Basilica del Sacré-Coeur, o se siete in forma, dalla cima di altri 300 gradini che risalgono l’interno della chiesa. Ma per immergersi completamente in questo quartiere leggendario pieno di casette ricoperte di edera, mulini a vento e caffè degli artisti, bisogna infilarsi nelle viuzze e nelle piazze nascoste ed esplorare gli angoli meno frequentati che si nascondo dietro la Butte (così si chiama la collina di Montmartre).
Consiglio da local: prenotate un tavolo al secret cocktail bar Le Très Particulier, nella villa del XIX secolo in Ave Junot, ha pure il giardino. Ancora un paio di porte più in basso si trova la Villa Leandré, al numero 23, uno dei più suggestivi cul-de-sacs ("vicoli senza uscita") di Parigi, fiancheggiato da case di mattoni a schiera in stile anni Venti adornate da giardinetti fioriti. Altri 15 minuti di cammino conducono a La Cité Pilleux (45 rue Ganneron, XVIII), un vicolo cieco altrettanto bucolico con vecchie officine industriali trasformate in piccole abitazioni molto graziose.

10. Visitare lo storico Cimetière du Père Lachaise
Ammirare l’arte funeraria mentre si rende omaggio a 70 mila felicemente o tristemente famosi sepolti nel cimitero più visitato al mondo è un’esperienza di passeggiata urbana interessante. Lo storico cimitero, aperto dal 1804, è uno dei più grandi spazi verdi del centro di Parigi, con 5300 alberi e arbusti e innumerevoli sculture magnifiche del XIX secolo realizzate da artisti del calibro di David d’Angers, Hector Guimard, Visconti e Chapu.
Per scovare le tombe più famose, come quelle della rock star degli anni Sessanta Jim Morrison, di Oscar Wilde, di Edith Piaf e tanti altri, scansionate il codice QR all’ingresso di Blvd de Ménilmontant per accedere alla mappa o mettetevi in contatto con lo storico necro-romantico Thierry Le Roi. Le sue visite guidate di due ore sono leggendarie.
Consiglio da local: visitate il cimitero quando la pioggia lascia il posto ai raggi di sole per vivere questa inaspettata oasi verde nella sua forma più smagliante.

11. Ammirare la vista dall’Arco di Trionfo
La sommità dell’Arco di Trionfo è un punto panoramico molto meno affollato della Torre Eiffel, con una vista altrettanto spettacolare. L’arco in stile romano alto 50 metri costruito per celebrare la vittoria di Napoleone ad Austerlitz del 1805, è anche il posto migliore per farsi un’idea dell’Axe Historique ("Asse storico") di Parigi, una linea di monumenti storici che formano un perfetto asse che taglia da est a ovest il centro di Parigi.
Ammirate lo skyline che si allunga dal Louvre, Place de la Concorde e gli Champs-Elysées (tutti a est), fino alla controparte moderna dell’Arco di Trionfo, il Grande Arche de la Défense (a ovest) costruito negli anni ’80. Sbirciate verso il basso per vedere le auto circolare intorno alla rotonda più trafficata della città e scegliere uno degli otto verdeggianti viali haussmanniani.
12. Fare una crociera lungo la Senna
Il cuore geografico e spirituale di Parigi è la Senna: tutto è iniziato proprio qui, sull’Île de la Cité, con i primi coloni che vi giunsero intorno al III secolo a.C. Fare una crociera lungo il fiume con Bateaux-Mouches o a bordo di un battello Batobus hop-on-hop-off, parte del sistema di trasporti pubblici della città, è un’esperienza memorabile. Guardate le rive del fiume, le isole, le spiagge e i 37 ponti di ogni epoca architettonica, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
L’aperitivo al tramonto è un rito di passaggio nei bar galleggianti e nella guinguette (una sorta di balera) Rosa Bonheur sur Seine, così come la dose di street art contemporanea offerta a pochi passi a ovest lungo la banchina fino alla galleria di chiatte bohémien Fluctuart. Per soggiornare sulla Senna 24 ore su 24, 7 giorni su 7, fate il check-in in un hotel galleggiante, come l’Off Paris Seine.
Consiglio da local: ci suono buone probabilità che alcune parti del fiume diventino balneabili entro il 2025. Nel frattempo, potete trovare refrigerio dalle calde giornate estive nella piscina galleggiante all’aperto Joséphine Baker.

13. Lasciarsi inebriare dai cocktail di Parigi
Dai bar alla moda degli hotel agli speakeasy clandestini fino ai nightclub riadattati di Pigalle, l’offerta di cocktail artigianali a Parigi è inebriante. La Paris Cocktail Week, che si tiene ogni anno a gennaio, è un’ottima introduzione. Altrimenti, provvedete in autonomia alla vostra iniziazione con un Serendipity del Bar Hemingway dentro il Ritz, uno spazio dalle pareti in legno minuscolo e chic in cui il barista di origine britannica Colin Field prepara cocktail da oltre 25 anni. Leggenda vuole che durante la Seconda Guerra Mondiale, Hemingway in persona abbia contribuito a liberare il bar brandendo una mitragliatrice. L’impresa fu poi festeggiata dallo scrittore con 51 martini.
Consiglio da local: liquori francesi dimenticati, stravaganti infusi fatti in casa e sciroppi creativi sono il non plus ultra da Le Mary Céleste, uno dei primi bar di Parigi ad abbinare cocktail a moderni piatti di tapas francesi. Per i cocktail estivi, seguite la folla fino a Le Pavillon Puebla, uno spazio per feste in stile guinguette ospitato in una sconclusionata villa del XIX secolo nel bellissimo quanto insolito parco cittadino Parc des Buttes-Chaumont.
Leggi anche:
Tre giorni a Parigi: l'itinerario definitivo (per chi ha già visto il Louvre e la Tour Eiffel)
14. Mangiare prodotti locali di qualità nei ristoranti storici
Prodotti semplici, di stagione, coltivati localmente, sempre biologici e raccolti così freschi da avere la terra aggrappata alle radici sono alla base dell’autentica cucina francese. Gli chef di Parigi stanno lavorando duramente con i piccoli produttori regionali per elevare il gusto e la qualità a livelli ancora più alti e per garantire il loro sostegno alle attività locali.
L’ancora poco turistico X arrondissement sta diventando sempre più gourmet, con bistronomie di grande successo come Les Résistants e L’Avant Poste.

15. Fare shopping nelle boutique degli stilisti
Che si tratti di un baule Louis Vuitton su misura, di una candela profumata del più antico produttore di candele del mondo o dell’ultimo negozio di moda ecosostenibile Sézane, lo shopping a Parigi è esuberante ed esotico. Scegliete il quartiere a seconda del vostro stile e goût ("gusto") personale: Le Marais per atelier di designer indipendenti ed emergenti e per la moda tradizionale, le strade intorno a Canal St-Martin nello spigoloso X arrondissement per i concept store, le pop-up boutique e le linee di design alternativo.
Alternativa: dopo 15 anni di restauro, per una spesa di 750 milioni di euro, lo storico grande magazzino La Samaritaine è ritornato per stupire sul fronte di dimensioni e bellezza. Ammirate le caratteristiche originali in stile art nouveau e Art Déco dell’edificio sul lato della Senna, compresa la hall centrale con il tetto in vetro, impeccabilmente restaurate dall’acclamato studio giapponese Sanaa.
16. Guardare un film in un cinema sotto le stelle
Parigi è una delle città più cinematografiche del pianeta. Gli appassionati di cinema possono curiosare nel dietro le quinte del cinema Art Déco Le Grand Rex, struggersi davanti a un film muto in bianco e nero musicato live da un concerto di pianoforte alla Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, o emulare il girovagare di Amélie Poulain a Montmartre.
D’estate le proiezioni diventano ancor più romantiche con i cinema all’aperto: al Parc de la Vilette potrete accomodarvi sulle sedie a sdraio sparse nel prato e godervi una visione gratuita da metà luglio a metà agosto. L’innovativo cinema-hotel, l’Hôtel Paradiso nel XII arrondissement, dispone di camere di design con maxischermi privati, sale cinematografiche di MK2 Nation e un delizioso giardino sul tetto che ospita sempre proiezioni sotto le stelle.
Consiglio da local: a luglio, partecipate al festival Cinéma Paradiso Louvre, nel magnifico cortile cinquecentesco del Louvre, in cui vengono proiettati film su uno schermo di 24 metri per quattro giorni.