Sul Canal du Nivernais a bordo di una chiatta

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Un itinerario in barca e in bicicletta nella Francia di provincia, tra foreste, castelli e vigneti. Esplorate con noi, rigorosamente senza fretta, Auxerre, Mailly-le-Château e Clamecy seguendo il Canal du Nivernais.

La chiesa di Auxerre vista dal canale ©Delpixel
La chiesa di Auxerre vista dal canale ©Delpixel
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La storia del Canal du Nivernais risale al XVI secolo, quando Parigi aveva un forte bisogno di legna da ardere e da forno e le foreste del Morvan furono chiamate a fornirla. In autunno, i tronchi del Morvan venivano tagliati e segnati alle estremità (per identificare il proprietario), quindi gettati nei fiumi: erano chiamati "tronchi perduti”. In primavera, arrivavano a Clamecy e nei villaggi circostanti sul fiume Yonne, dove uomini, donne e bambini li tiravano fuori dall’acqua, li selezionavano e li accatastavano in base al marchio. 

Vennero poi costruiti i "treni di legname", zattere lunghe 75 metri e larghe 4,50 metri. Per raggiungere la capitale, i treni di legname erano guidati dai carri. Il viaggio durava circa dieci giorni. Per quasi 400 anni gli zatterieri hanno rifornito la capitale di legna. L’uso del carbone, il progressivo sviluppo della ferrovia e l’arrivo dei battelli sul canale del Nivernais hanno gradualmente posto fine a questa attività. Nel 1840 fu completata la costruzione di 3 tunnel: Les Breuilles, Mouas e La Collancelle, e il 15 marzo 1841 il canale del Nivernais fu ufficialmente messo in funzione e restò uno dei più frequentati fino alla graduale diminuzione della richiesta di legna e carbone. Dal 1972 il dipartimento ha però investito sul turismo, recuperando il valore ambientale, oltre che storico, della zona. Ecco perché è un luogo perfetto per un viaggio ecosostenibile in mezzo alla natura.

Potete noleggiare una chiatta e navigare per conto vostro  ©Delpixel
Potete noleggiare una chiatta e navigare per conto vostro ©Delpixel

Da dove partire

Punto di partenza per la navigazione del Canal du Nivernais è la città medievale di Auxerre, raggiungibile in treno (1 h 30) da Parigi, opzione comoda per chi parte dall’Italia (Milano 7 h, Torino 5 h 45), ma anche da Bruxelles (4 h 15) e Zurigo (6 h). Potete optare per un ‘all-inclusive boat hotel’ (pensione completa, vino e bici per esplorare i dintorni) oppure spendere meno e navigare per conto vostro (si tratta di un canale, non è complicato) su una chiatta a quattro cuccette, noleggiando a parte le bici a Auxerre.

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Auxerre

Il Canal du Nivernais è lungo 174 chilometri e attraversa la Borgogna da Auxerre a Clamecy e a Decize, sulla Loira. Tra Auxerre e Clamecy lo scavo è interamente artificiale. Passerete accanto ad aziende vinicole e attraverso una suggestiva gola tra pareti di roccia calcarea, navigando parallelamente al serpeggiante fiume Yonne. Presso le chiuse (ce ne sono in tutto 116, lungo il canale) troverete del personale a disposizione per assistervi. Dedicate alcuni giorni per raggiungere Mailly-le-Château (27km;6h di navigazione) e concedetevi delle pause.

I vicoli medievali di Clamecy ©Traveller70
I vicoli medievali di Clamecy ©Traveller70

Chablis in bicicletta

Trascorrete almeno una giornata pedalando per la pittoresca regione di Chablis, esplorando i suoi antichi borghi, i prati irrigui, le foreste e le cantine. Lo sviluppo dell’industria vinicola locale è attribuito ai monaci di Pontigny. Per i ciclisti più esperti, da non perdere è l’Abbaye de Pontigny, 15 km a nord di Chablis, uno degli ultimi esempi rimasti di architettura cistercense in Borgogna, con pareti bianche in pietra che contrastano con la verde campagna circostante.

Chablis si raggiunge in bici lungo strade secondarie (20 km, 1 h sola andata) da qualsiasi punto del canale fino a Champs-sur-Yonne. Servono una cartina o il GPS. 

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Mailly-le-Château

Spezzate la prima lunga tappa verso Mailly-le-Château, con il suo antico ponte abbellito dalla cappella di Saint-Nicolas, a Ecluse des Dames - un’ottima opzione per i bambini, con parco avventura e ristorante. Lasciate che le vostre preoccupazioni si dileguino mentre scivolate lungo le calme acque del canale, osservando le curve che spezzano il riflesso degli alberi. Per gli amanti della natura, a parte occasionali ciclisti o escursionisti, l’unica compagnia saranno famiglie di germani reali, aironi, cigni e farfalle. La successiva tappa di rilievo è il villaggio di Clamecy (20 km). 

La basilica medievale di Vézelay  ©Philippe DEVANNE
La basilica medievale di Vézelay ©Philippe DEVANNE

Clamecy

Clamecy è una città del XIII secolo abbracciata dai fiumi Yonne e Le Beuvron. Antica città medievale, è stata la capitale dell’estrazione del legname per rifornire Parigi. Da non perdere il Musée d’Art Romain Rolland, con la sua vasta collezione di opere di questo scrittore di fama internazionale. Passeggiando per le pittoresche strade si possono ammirare le antiche case a graticcio e la collegiata di Saint-Martin, il cui campanile domina la città. 

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Vézelay

Il villaggio di Vézelay, patrimonio dell’UNESCO, è una delle gemme architettoniche della Francia. Arroccato su uno sperone roccioso, coronato da una basilica medievale e circondato da un mosaico di vigneti, campi di girasoli e mucche, sembra davvero sospeso nel tempo. Qui inizia uno dei principali itinerari del Cammino di Santiago. Da Clamecy a Vézelay sono 20 km in bici (circa 1 h), sia all’andata sia al ritorno. 

Ritorno a casa

Anche se avete viaggiato solo per circa 45 km fino a Clamecy, a questo ritmo il tempo scorre lento. Se i giorni a disposizione ve lo consentono, continuate fino a Decize, oppure tornate verso nord fino a Auxerre, per osservare il canale da un’altra prospettiva. Se il viaggio è di sola andata, poiché la ferrovia costeggia il canale, potete tornare a Parigi da

un qualsiasi villaggio (a seconda degli accordi presi per il noleggio della barca). 

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Destinazioni in questo articolo:

Francia
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