La Slovenia per chi non ama star fermo. Attività outdoor tra cielo e terra
Aria, acqua, terra: in Slovenia non manca nulla. L'aria la si conquista a bordo di una bici (o di una e-bike), oppure sui 10 mila chilometri di sentieri percorribili tra boschi e cime. La si assaggia persino in volo, tra mongolfiera, parapendio e zip-line, appesi e sospesi nel vuoto. In acqua ci si crogiola alle terme, nel mare blu di Portorose o a bordo di un kayak sul Soča. La terra si esplora in superficie oppure nei suoi meandri più segreti. Le avventure outdoor slovene sono praticamente infinite. E anche variegate: iniziano su una parete di roccia da scalare per raggiungere la cima del monte Triglav e finiscono con un binocolo in mano a fare bear watching.
L’anima verde slovena si riflette nelle mille possibilità all’aria aperta che offrono i suoi scenari naturali. Ci sono laghi, fiumi, c’è il mare che per 46 chilometri si incastra tra Italia e Croazia. E anche le Alpi Giulie, in coppia con le Alpi di Kamnik, regalano scorci montani unici. Non mancano cascate, grotte, parchi nazionali. E va da sé che, con questa varietà naturalistica, lo sport sia nel sangue degli sloveni e dei viaggiatori che scelgono questa meta per una vacanza di piacere a base di relax o di frenesia. Se è del secondo ingrediente che avete voglia, in Slovenia le possibilità sono tante (fino a diventare estreme, ma solo per i più temerari). Sarà soddisfatto chi ama il trekking e l’escursionismo, ma anche chi passerebbe ore a cercare tra gli alberi un uccello raro o sogna di avvistare un orso bruno. La Slovenia è una gioia per speleologi amatori, ma anche per gli amanti del volo a pelo d’acqua o per quelli che vogliono toccare il cielo con un dito. In questa nazione pure il relax è un’attività nazionale: ce n’è persino per chi non vuol sentire parlare di sport e ammette, come unico sforzo, lo spostamento dalla sauna alla sdraio del solarium.
Attività outdoor da fare in Slovenia
Escursionismo, lo sport più amato
Come si fa a resistere quando la natura offre chilometri di sentieri in collina, montagna e pianura? Il più gettonato per gli appassionati di trekking è il Sentiero delle Alpi Slovene, che va avanti per 500 chilometri ed è amatissimo sin dal giorno della sua inaugurazione, nel 1953. Da allora, migliaia di escursionisti hanno calpestato il suolo del Massiccio del Pohorje, hanno superare le Alpi di Kamnik e della Savinja, ammirato le Alpi Giulie e le colline di Cerkno e Idrija. Ci vogliono 28 giorni per completarlo: impegnativo, forse, ma è tra i percorsi più amati. E non è l’unico: la Via della Pace è un itinerario di 320 chilometri a sfondo culturale e collega i musei e i monumenti del Fronte dell’Isonzo, sfondo di molte battaglie durante la I Guerra Mondiale. Chi ama camminare ma non vuole impegnare troppo tempo apprezza il Sentiero Subalpino, che passa per il Carso. E per quelli che vogliono abbinare l’enogastronomia alle passeggiate c’è sempre la Strada del Vino Jeruzalem–Ljutomer, una delle più amate perché attraversa borghi romantici e offre la possibilità di degustare i vini della zona. Chi ama la montagna d’inverno troverà pane per i suoi denti a Krvavec, una delle stazioni sciistiche più amate.
In sella a una bici
La bicicletta è la rappresentazione perfetta (e su due ruote) della propensione slovena alla vita attiva. In sella a una bici si esplora Lubiana ma anche il sottosuolo. Dentro il Geopark Karavanke, dichiarato patrimonio Unesco c’è un MTB park unico nel suo genere: situato tra Slovenia e Austria, è una pista ciclabile di 6 km che affonda sotto le viscere della terra, all’esplorazione delle gallerie della miniera ora in disuso costruite dentro il monte Peca. Per i meno temerari c’è la pista ciclabile Radovna: va avanti per 13 chilometri, in partenza da Bled. Tra le esperienze più amate c’è la Parenzana, che permette l’esplorazione del parco delle Saline di Sicciole. Lì dove una volta correva il treno (da Trieste a Parenzo in Croazia) oggi sfrecciano ciclisti, che per 120 chilometri, tra ponti, acquedotti e uliveti, si godono un panorama memorabile.
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Kayak, canyoning o rafting?
Il Slovenia scorre il fiume che col suo impeto si è guadagnato il titolo di "miglior meta europea per il rafting". Il Soča è al primo posto tra le scelte di chi vuole esplorare gole e canyon direttamente a pelo d’acqua, con il cuore in gola. Ma non è l’unica destinazione in cui gli appassionati di sport acquatici si tuffano spediti: i fiumi Krka e Kolpa nel sud del paese sono un’ottima alternativa.
In volo sulle zip-line
Guardare tutta questa natura che esplode da un punto di vista privilegiato? Sì, grazie, possibilmente appesi a un cavo sospeso nel vuoto. Le zip-line regalano l’esperienza alternativa che piace agli amanti del brivido, soprattutto sulla discesa che sorvola il trampolino del Planica Nordic Centre. Nella Valle della Sava Dolinka ci si appiglia a ben sette cavi sette mentre si esplora il territorio dall’alto.
A mollo in una vasca
Sono venti e più le stazioni termali in Slovenia, luoghi di relax e divertimento in cui l’acqua è la principale protagonista. In alcuni casi, da centinaia di anni: Rogaška Slatina è la stazione termale più antica del paese e accoglie visitatori dal XVI secolo. Alle Terme Čatež, Terme Olimia e Terme Ptuj l’idea di una vacanza rilassante spalmati su un lettino fa il paio con gli incredibili parchi acquatici che attirano ogni anno migliaia di famiglie.
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Nelle profondità della terra
Se è vero che le bellezze slovene si ammirano meglio alla luce, un altro modo per conoscerne la storia è indossare un elmetto da speleologo e lanciarsi all’esplorazione delle sue grotte. Le più famose sono quelle di Postojna (Postumia), nel cuore del Carso dove di grotte aperte al pubblico ce ne sono circa 20. Anche quelle di Škocjan (San Canziano) si visitano facilmente, mentre più complicata (ma non impossibile insieme alle guide) è l’escursione nell’affascinante Grotta di Križna a bordo di un a barca, in un buio irreale e suggestivo.