Hokkaido: viaggio nel Giappone selvaggio
Lo Hokkaidō è il Giappone dei grandi spazi, con il 20% del territorio complessivo del paese e appena il 5% dei suoi abitanti. Qui ci sono vaste aree di natura incontaminata: foreste antichissime, laghi vulcanici di un blu acceso, distese di fiori selvatici e gorgoglianti sorgenti termali. Questo itinerario è consigliato per l’estate, quando il clima è fresco e asciutto.

Hakodate
Iniziate da Hakodate, la città portuale più a sud dello Hokkaidō, che ha un affascinante centro storico ottocentesco. Potete arrivarci con la nuova linea shinkansen (alta velocità) inaugurata nel 2016, impiegando quattro ore da Tōkyō. Dopo una prima colazione a base di pesce fresco al mercato ittico di Hakodate, raggiungete in auto il Parco Nazionale di Shikotsu-Toya, con laghi di caldera e un vulcano attivo. Prevedete un po’ di tempo per fare il bagno nelle sorgenti termali di Noboribetsu Onsen, all’interno del parco. Oppure trascorrete la giornata passeggiando per i piacevoli vicoli lastricati del quartiere di Motomachi e poi salite sullo Hakodateyama per ammirare la famosa vista notturna della baia.

Da Sapporo a Asahikawa
Prossima tappa: Sapporo, capoluogo dello Hokkaidō e quinta città del Giappone per dimensioni. Godetevi l’animata atmosfera cittadina, fra le luci del quartiere di Susukino, pieno di ristoranti e locali.
Poi puntate su Asahikawa che, come Sapporo, è famosa per i rāmen ed è anche la porta d’accesso al Parco Nazionale del Daisetsuzan, il più vasto del paese, con una zona montana di fitte foreste, per lo più selvaggia. Lungo il perimetro del parco ci sono tre villaggi: Tokachidake Onsen, Asahidake Onsen e Sōunkyō Onsen. Tutti hanno onsen e alberghi e vi si possono fare belle escursioni in giornata. Fukiage Roten-no-yu, vicino a Tokachidake Onsen, è uno degli onsen naturali più belli del paese. Consigliamo di pernottare al Daisetsu Kōgen Sansō, un remoto lodge di montagna.

Leggi anche:
Shikoku, in viaggio alla scoperta del Giappone inesplorato
I parchi di Hokkaidō
Proseguite verso est fino al Parco Nazionale di Shiretoko. Lo Shiretoko-hantō, la penisola che costituisce il parco, era noto nell’idioma ainu come ‘la fine del mondo’. Questa magnifica striscia di terra, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è l’ultima frontiera selvaggia del Giappone.
La regione richiama prevalentemente escursionisti esperti, ma ci sono anche facili sentieri nei pressi di laghi e cascate, imbarcazioni turistiche che navigano lungo la costa e sorgenti termali nascoste nei boschi.
Il Parco Nazionale di Akan è tra i primi parchi nazionali del Giappone, istituito nel 1934, e ha una superficie di 905 kmq che racchiude vette vulcaniche, grandi laghi che occupano caldere vulcaniche (come i famosi Kussharo-ko e Mashu-ko), fitte foreste di abeti rossi di Sakhalin, mandrie di sika, onsen rigeneranti e un piccolo kotan (villaggio) ainu.
Le montagne sono senz’altro la principale attrattiva per gli escursionisti, ma chi si sposta in auto potrà comodamente raggiungere molti splendidi punti panoramici sparsi per il parco.
Poi andate al Parco Nazionale di Kushiroshitsugen, dove vive la gru dalla corona rossa, a rischio di estinzione. Da Kushiro si raggiunge facilmente il New Chitose Airport, a sud di Sapporo.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
