Tutte le mostre da vedere a Parigi in primavera
Parigi si conferma capitale d’arte e cultura con un programma espositivo ricco e vario che va dai grandi artisti del Novecento, come Suzanne Valadon e Picasso, alle sperimentazioni digitali, passando per la moda ed esposizioni che si interrogano sul presente e sul passato. Se avete in programma un viaggio nella capitale della Francia, ecco qui una selezione di mostre da non perdere.

Fino al 26 maggio, il Centre Pompidou dedica una grande retrospettiva a Suzanne Valadon, figura emblematica e anticonvenzionale dell’arte francese. Da musa di Renoir e Toulouse-Lautrec, Valadon ha saputo imporsi come artista autodidatta e innovativa, celebre per i suoi nudi in grado di mettere in evidenza la fragilità dei corpi nella vita quotidiana. Valadon è stata anche la prima donna ad aver dipinto un nudo maschile frontale di grande formato. Sempre al Centre Pompidou, è in corso Paris noir (fino al 30 giugno), un’esposizione che fa conoscere l’arte moderna e postmoderna attraverso lo sguardo e le opere di artisti afrodiscendenti. Entrambe queste esposizione sono l’ultima occasione per visitare il Centre Pompidou prima della chiusura per lavori di restauro a partire dall’estate 2025.
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Al Louvre, la storia dell’arte dialoga con l’haute couture e con la storia della moda in Louvre Couture (fino al 21 luglio). Sempre al Louvre, gli appassionati di arte orientale potranno ammirare una decina di opere appartenenti alla collezione permanente del Metropolitan Museum of Art di New York. Il Palais Galliera, Museo della Moda di Parigi, celebra il rapporto tra arte e sport con la mostra L’art en mouvement (fino al 12 ottobre).

All’Atelier des Lumières, invece, l’arte diventa un’esperienza immersiva grazie alla mostra Picasso, l’art en mouvement (fino al 29 giugno). Fino al 25 agosto, la Bourse de Commerce – Pinault Collection presenta Corps et âmes, un’esposiszione che ci guida alla scoperta del ruolo del corpo, inteso come soggetto politico, spirituale e sociale, nella visione di diversi artisti contemporanei ta cui Auguste Rodin, Duane Hanson,Michael Armitage, Miriam Cahn, Philip Guston, Marlene Dumas, Kerry James Marshall, Kudzanai-Violet Hwami, Mira Schor e Arthur Jafa.
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Fino al 6 luglio, al Musée d’Orsay sarà aperta L’art est dans la rue, una mostra che racconta la nascita della pubblicità moderna attraverso le locandine illustrate della Belle Époque. Al Musée du Luxembourg, la mostra Tous Léger! (fino al 20 luglio) celebra Fernand Léger e la sua influenza sui protagonisti del Nouveau Réalisme, da Yves Klein a Niki de Saint Phalle, passando per Arman, César e Martial Raysse.
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Fino al primo settembre, la Fondation Louis Vuitton rende omaggio gli ultimi 25 anni di carriera dell’artista britannico David Hockney, tra dipinti, disegni e sperimentazioni digitali. Infine, dal 6 giugno al 4 gennaio 2026 al Grand Palais si potrà vedere un’esposizione dedicata a uno dei duetti artistici più iconici della storia dell’arte, quello formato da Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely.