Parigi: guida al quartiere di Belleville
Parigi regala il meglio di sé a chi la vive a ritmo lento e rilassato, seguendo la tradizione sognante dei flâneur, i cittadini oziosi e contemplativi, un po’ bohémien un po’ perdigiorno. E pochi posti nella capitale francese si prestano meglio di Belleville per indulgere nell’osservazione della gente, passeggiare senza meta, godersi il puro piacere del cibo e passare da un caffè a un wine bar.
 
                                                                                            Il contesto
Belleville è stata un comune autonomo fino al 1860, quando venne inglobata nella città di Parigi in piena espansione. Per questo motivo, alcune zone del quartiere conservano un fascino da villaggio, con strade acciottolate e un’architettura atipica che è sfuggita alla grande trasformazione urbana voluta dal barone Haussmann.
Oggi i confini del quartiere non sono chiarissimi, anche perché la stazione della metropolitana di Belleville si trova all’incrocio di quattro diversi arrondissement (o distretti) di Parigi: il 10°, l’11°, il 19° e il 20°. In teoria, Belleville si estende dai dintorni del Canal Saint-Martin a ovest fino al Parco Buttes-Chaumont a nord e addirittura fino al Cimitero di Père Lachaise a sud. Ma al di là delle considerazioni topografiche, è da sottolineare l’ampiezza del quartiere, che ha al proprio interno diverse microzone.
Detto questo, il cuore pulsante di Belleville è uno dei pochi luoghi di Parigi rimasti autenticamente popolari e culturalmente variegati. Ospita uno dei due quartieri cinesi di Parigi, con una significativa presenza di comunità dell’estremo oriente, oltre a numerosi tunisini, algerini, curdi e altre nazionalità. Questo, unito a un numero sempre crescente di ristoranti che propongono una raffinata cucina europea contemporanea, lo rende, a mio avviso, il posto in cui si mangia meglio a Parigi, sia per la qualità sia per i prezzi.
Con affitti storicamente più bassi rispetto al resto della città, Belleville richiama da tempo artisti e musicisti. La leggendaria cantante Edith Piaf ha abitato qui, emulata oggi, tra gli altri, dalla celebre regista Maïwenn. Il quartiere, va detto, è cambiato drasticamente negli ultimi anni. Ora ci sono caffetterie hipster e hamburgerie che attirano orde di TikToker e fan di Emily in Paris. Eppure, può ancora accadere di vedere in zona delle lavoratrici del sesso o degli uomini che vendono sigarette di contrabbando nei pressi della metropolitana.
Belleville, in ogni caso, rimane per lo più un luogo autentico e ricco di carattere. Non ci sono grandi attrazioni turistiche, e forse è meglio così. È un quartiere dove l’edicolante troverà volentieri il tempo di scambiare quattro chiacchiere con voi, dove il proprietario di un bar potrebbe farvi assaggiare un ottimo formaggio con un bicchiere di vino rosso, e dove le strade sembrano ancora appartenere alle gente. È casa mia.
 
                                                                                            Come arrivare e come muoversi
Anche se Belleville, nel nord-est di Parigi, non si trova proprio in centro, le distanze relativamente piccole e gli efficienti collegamenti fanno sì che nessun posto in città sia realmente lontano, ovunque ci si trovi.
La stazione della metropolitana di Belleville è servita dalle linee 2 e 11, quindi è possibile arrivare dall’aeroporto Charles de Gaulle con una sola coincidenza tramite la RER, una rete ferroviaria che affianca il métro. Oppure, grazie alla linea 14 di recente prolungata, si può arrivare direttamente dall’aeroporto di Orly. Dalla Gare du Nord (dove arrivano gli Eurostar) alla fermata di Belleville sono sufficienti circa 15 minuti.
Una volta sul posto, conviene spostarsi a piedi o in bicicletta. Quest’ultima opzione è diventata molto più semplice e sicura a Parigi negli ultimi anni, grazie alla creazione di circa 550 chilometri di piste ciclabili (ora sono in tutto 1400). Tuttavia, a Belleville si trovano alcune salite ripide che si affrontano meglio a piedi. In ogni caso, spostarvi così vi permetterà di immergervi nello stile di vita parigino e di fermarvi a piacimento nei tantissimi caffè e bar.
 
                                                                                            Dove alloggiare
Belleville non offre un’ampia scelta di hotel, ma anche questo fa parte del suo fascino: rimane uno dei quartieri più autentici della città, nonostante la gentrificazione abbia innescato negli ultimi anni alcuni cambiamenti non sempre positivi. Ci sono molte opzioni Airbnb, ma è importante essere consapevoli dell’impatto sociale negativo che tali piattaforme possono avere, come l’aumento dei costi delle abitazioni e una certa omologazione del carattere e della vitalità dei quartieri. Il comune di Parigi ha recentemente intensificato i controlli sugli affitti a breve termine per contrastare questi effetti.
- Fascia economica: The People Belleville, 59 Bd de Belleville Questo è il miglior ostello della zona e uno dei migliori di Parigi. Anche se il grande lounge-cafè della reception può sembrare un po’ dimesso, The People Belleville è pulito, economico e situato proprio nel cuore della zona più vivace del quartiere.
- Fascia media: Le Bellevue, 94 Rue De Ménilmontant Un po’ più appartato, Le Bellevue offre comode stanze in stile appartamento sulla collina di Ménilmontant. Da lassù si possono godere alcune delle mie vedute preferite su Parigi, anche se non rientrano tra i classici scorci instagrammabili.
- Fascia alta: Babel Belleville, 3 Rue Lemon Babel è il miglior boutique hotel di Belleville, con camere non grandi ma splendidamente concepite e un delizioso ristorante ispirato alle culture della Via della Seta. Anche la posizione è eccellente, a pochi passi dalla metropolitana.
Dove prendere un caffè
Per un’esperienza classica parigina, ci sono numerosi bistrot e bar lungo la Rue de Belleville – che inizia dalla stazione del métro omonima e risale la collina – dove potrete sorseggiare un buon caffè e osservare il viavai della gente dalla terrazza. Lo storico Aux Folies è un locale affidabile e storico che serve un ottimo thé à la menthe. La Belle Vie, sebbene meno affascinante, offre una vista eccezionale dal balcone al primo piano.
Se invece cercate un caffè davvero buono, fate un salto da Candle Kids, nuovo e accogliente, gestito da due fratelli originari della regione delle Alpi, o da Plural, un caffè colombiano che offre cafés populaires da gustare al bancone spendendo solo un euro, oltre a prodotti di qualità superiore provenienti dal Sud America, ovviamente a prezzi più alti.
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A Parigi, la giornata deve iniziare con i dolci. Le Petit Grain sforna, secondo me, i croissant e pain au chocolat migliori di Belleville: enormi, leggeri e deliziosi, tendono a finire in fretta, quindi cercate di andarci di buon mattino. Anche la Pâtisserie Ginko, una pasticceria franco-nippo-marocchina situata in cima alla collina, propone dolci raffinati e di alta qualità. Per qualcosa di più sostanzioso, provate il brunch di Floréal Belleville, un luogo accogliente che spesso ospita eventi culturali nella propria dépendance, oppure Moncoeur, con una grande terrazza da cui si può ammirare la Tour Eiffel. Se avete voglia di un po’ di musica, optate per il brunch a ritmo di jazz di La Bellevilloise.
Per il pranzo non c’è che l’imbarazzo della scelta. Per menu contemporanei con prodotti stagionali e prezzi molto ragionevoli provate Paloma, un locale trendy gestito da due giovani donne; l’Orillon, dove gli impiattamenti sono belli quanto i mosaici tradizionali del pavimento (e il cibo è squisito); Le Jourdain, che serve piatti accattivanti e deliziosi. Tra le opzioni economiche e informali ci sono Saigon Sandwich, un’impresa familiare vietnamita che prepara i migliori banh mi di Belleville; Best Tofu, probabilmente il migliore tra i tanti ristoranti cinesi, con soffici bao e molto altro; Le Taïs, un vivace ristorante algerino con gustosi couscous e tajine; Le Bar Fleuri, un bistrot retrò molto popolare che propone un fantastico poulet-frites (pollo arrosto e patatine) a un prezzo imbattibile.
A cena le opzioni sono virtualmente infinite. Le Baratin, apprezzato da Anthony Bourdain, propone piatti della cucina francese classica in un’atmosfera affascinante e informale. OOBATZ serve leggere pizze al lievito madre, Quedubon offre piatti eccellenti ancorché costosi, mentre Ama Siam è famoso per le reinterpretazioni moderne della cucina tradizionale del Sud-est asiatico. Per qualcosa di più economico, mettetevi in coda per i noodles cinesi piccanti fatti a mano da Mian Guan, oppure prendetevi un mlaoui (sandwich tunisino) da Dinapoli, che rimane aperto fino a tarda notte.
 
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Per cominciare la giornata all’insegna della vivacità, recatevi in uno dei tanti mercati di strada di Belleville. Il martedì e la domenica, il Marché Belleville si estende dalla stazione Couronnes per centinaia di metri lungo il Boulevard de Belleville, offrendo ogni genere di prodotto fresco, come i succosi datteri Medjool, le saporitissime olive nere greche e le pere dolci della Normandia a prezzi stracciati. Altri mercati si trovano poco lontano: il Marché Villette, più piccolo, o quello di Place des Fêtes, che offre un’atmosfera da mercato dei contadini intorno a un parco. A Parigi c’è un mercato praticamente ogni giorno della settimana, anche se il Marché Belleville è sicuramente il più colorato e animato.
Se il tempo è bello, dirigetevi al Parc de Belleville, che obbliga ad affrontare una salita piuttosto ripida ma ripaga con viste mozzafiato della città dal belvedere posto in cima alla collina. Grazie alla sua curiosa disposizione verticale, non vi sarà difficile trovare un angolino tranquillo tutto per voi. L’altrettanto famoso Parc des Buttes-Chaumont, meno di un chilometro più a nord, è meraviglioso: vi si trovano una cascata, un incantevole belvedere e il vivace bar-guinguette Rosa Bonheur.
Il quartiere è anche un ottimo posto per immergersi nella cultura alternativa. Rue Denoyez è ricchissima di opere di street art, e diversi murales si trovano anche nella zona intorno a Culture Rapide, un bar noto per le serate di poetry slam. Tra le mie librerie preferite a Belleville ci sono Le Genre Urbain e Le Monte-en-l’air, che spesso organizzano incontri e presentazioni con gli scrittori. Se volete assistere a un concerto, nel raggio di 100 metri ci sono La Bellevilloise, La Maroquinerie e lo Studio de l’Ermitage, dove si esibiscono artisti da tutto il mondo.
Belleville è invece meno generosa per quanto riguarda il cinema. In ogni caso, Ciné Balade offre affascinanti tour guidati a piedi, in francese e inglese, che ripercorrono il legame tra la settima arte e il quartiere, un tempo sede del più grande studio cinematografico del mondo.
Dove fare acquisti
Se avete intenzione di fare scorta di vino, puntate su La Cave de Belleville, economico e molto conosciuto nella zona (offre anche degustazioni) oppure su Hélios, specializzato in vini naturali – si trova in una delle mie piazze preferite di Parigi. Per completare il quadro, comprate un po’ di formaggio da Crème, che offre un’eccellente selezione, o da François Priet Fromager, affascinante negozio d’altri tempi.
Per le occasioni speciali – dopotutto siamo a Parigi – adoro la Chocolaterie Gérard Cosme, dove si può confezionare una scatola di cioccolatini artigianali personalizzata. Nella zona si trovano anche l’Épicerie Le Caire, un bazar ricco di tesori come i saponi di Aleppo e le spugne naturali del Mediterraneo, e Lotus, un piccolo negozio che vende tè cinese di alta qualità. E se Belleville non è un luogo per l’alta moda, Largo è un negozio di abbigliamento maschile di qualità a prezzi accessibili, e la vicina Nouvelle Vague appagherà la vostra voglia di vintage.
 
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Se non fosse ancora abbastanza chiaro, io sono un autentico flâneur. Passo qualche ora ogni giorno a camminare per il quartiere e non mi annoio mai. Belleville è il posto ideale per lasciarsi guidare dall’istinto, senza fare troppi piani in anticipo. Fate come me: passate da un caffè a un’enoteca, prendetevi del tempo per ammirare la street art o i curiosi personaggi che girano per le strade, leggete un libro al parco o chiacchierate con la gente del posto.
Dopo il tramonto
Potrete sorbire un cocktail in un rooftop bar come Le Perchoir, che offre vedute mozzafiato della Basilica del Sacro Cuore (e frequenti DJ set), oppure nello spazioso e recentemente rinnovato La Bellevilloise, anch’esso con una terrazza affacciata sulla città (in inverno è aperto solo su prenotazione di gruppi numerosi).
Guide e prodotti consigliati:
Le cose da sapere
Verificate sempre gli orari di apertura dei posti che desiderate visitare. Per esempio, alcune panetterie sono chiuse la domenica, il lunedì o il martedì, e a pranzo molti ristoranti chiudono la cucina inesorabilmente alle 14. Inoltre, a Parigi come in tutta la Francia, moltissimi esercizi sospendono l’attività per le vacanze estive.
Il momento giusto per una puntata a Belleville
Un ottimo momento per esplorare Belleville coincide con i festival organizzati più volte l’anno dagli Ateliers d’Artistes de Belleville (AAB). È un’occasione unica per entrare nelle centinaia di studi d’artista del quartiere, molti dei quali si trovano in edifici storici, belli e stravaganti.
 
                                     
                                                 
                 
                 
         
         
         
         
         
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
            