Le migliori spiagge delle isole Ionie

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

Sulle Isole Ionie si trovano alcune delle spiagge più belle di tutta la Grecia, in particolare a Lefkada, dove lunghi nastri di sabbia bianca lambiti da acque turchesi si stendono ai piedi di scogliere spettacolari. Dalle baie nascoste e di difficile accesso ai lidi attrezzati, sono tutte una meraviglia per chi ama il relax e i bagni in mare. Qui vi diamo qualche consiglio su quale isola e quale spiaggia scegliere, in base lappe vostre esigenze.

La spiaggetta di Paleokastritsa  ©Balate.Dorin/Shutterstock
La spiaggetta di Paleokastritsa ©Balate.Dorin/Shutterstock
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Le migliori spiagge di Corfù

Tra le numerose spiagge Corfù, alcune delle più belle si trovano all’stremo nord-est dell’isola. Lungo questo tratto di litorale, gli sforzi di quanti cercano la pace saranno ricompensati da splendide spiagge isolate. Seguite il sentiero litoraneo di 6,5 km che parte dal villaggio di Agios Stefanos e porta alla lunga spiaggia di Avlaki, passando da quelle di Vromolimni, Akoli e Arias.

Ua popolare località balneare si trova a Paleokastritsa, 23 km a nord-ovest di Corfù Città, e si sviluppa per quasi 3 km lungo una serie di pittoresche calette, dominate sullo sfondo da scoscese montagne ammantate di cipressi e ulivi. Ai margini della cittadina si trova l’incantevole spiaggetta dove si narra sia naufragato Odisseo. Dal piccolo molo partono varie escursioni in battello, come quelle organizzate da Mpoukas Boat Trips per visitare le grotte nelle vicinanze.

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Il bagno al lago: Korission

Se volete provare un’esperienza diversa, dirigetevi verso il Lago Korission e la zona umida circostante, che formano un’oasi naturale di quasi 2400 ettari istituita per salvaguardare la ricca flora e fauna locali e diverse specie di uccelli migratori. Se raggiungete il lago da Lefkimmi, avrete probabilmente l’opportunità di avvistare i fenicotteri rosa, tra gli altri. Fate però attenzione: i percorsi che portano su questo versante del lago non sono indicati né adatti ai veicoli. Una volta lasciata la strada principale, non vi resta dunque che proseguire a piedi.

Potete anche costeggiare a ovest la spiaggia che separa il lago dal mare, Halikounas. Il tragitto per arrivarci è più praticabile. Dopo aver camminato per un certo tempo lungo questa sponda del lago, attraverserete delle grandi dune e una foresta di cedri. Le rive del lago sono ancora incontaminate e dovrete portarvi tutto il necessario, perché non ci sono negozi nelle vicinanze. Se riprendete la strada diretta a nord, fate un salto nell’affascinante villaggio di Agios Mattheos, magari fermandovi in uno dei numerosi caffè che fiancheggiano la via principale per bere qualcosa in compagnia della gente del posto.

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Il mare a Voutoumi  ©Aerial-motion/Shutterstock
Il mare a Voutoumi ©Aerial-motion/Shutterstock

Paxi e Antipaxi

Essendo priva di aeroporto, la piccola isola di Paxi è stata risparmiata dallo sfruttamento edilizio e offre dunque cale incontaminate, raggiungibili esclusivamente via mare, e paesaggi con distese di ulivi secolari. A brevissima distanza da Paxi, l’isoletta di Antipaxi è conosciuta soprattutto per la sublime spiaggia di Voutoumi, le cui acque trasparenti richiamano numerosi turisti in estate. Le passeggiate qui regalano momenti di autentico piacere: immersi in una dimensione senza tempo, già il solo fatto di poter camminare lungo sentieri che si snodano tra muretti di pietra di un bianco abbagliante basta per rigenerarsi.

Tenete pero in considerazione che la sabbiosa spiaggia di Vrika, quella più vicina a Paxi, e la più lunga e ciottolosa spiaggia di Voutoumi, d’estate sono prese d’assalto da imbarcazioni di tutte le dimensioni. Circondate da pendii boscosi, hanno entrambe tavernes affacciate su un mare di un azzurro straordinario. Dalle due spiagge e dal porto pressoché inattivo dell’isola, situato 600 m a sud di Voutoumi, partono sentieri che si inerpicano verso la dorsale di Antipaxi, dove sorge il ‘villaggio’ di Vigla, una manciata di case sparse qua e là, senza un centro né attività commerciali.

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Le spiagge della costa occidentale di Lefkada (Leucade)

Le bianche spiagge sulla costa occidentale di Lefkada sono reputate da molti tra le più belle al mondo. Purtroppo, quelle più note sono state gravemente danneggiate da un terremoto nel 2015, ma altre sono rimaste intatte e lungo il litorale ci sono ancora numerosi luoghi splendidi da esplorare.

Spiagge di Agios Nikitas

Situato lungo la strada costiera 13 km a sud-ovest di Lefkada Città, il villaggio di Agios Nikitas è il principale centro balneare sulla costa occidentale. Una stradina fiancheggiata da tavernes conduce a una spiaggia curvilinea di sabbia bianca, lambita da un mare color acquamarina. Se imboccate il sentiero che parte accanto alla taverna Poseidon, finirete sull’altro versante del promontorio e sull’ampia e incantevole distesa di sabbia della spiaggia di Mylos. La spiaggia di Pefkoulia, con i suoi ciottoli bianchi, si trova cinque minuti di macchina a nord, mentre alla stessa distanza verso sud c’è quella molto simile di Kathisma.

Spiagge di Athani

Ancora più a sud, oltre il villaggio di Athani, dove potrete acquistare olio, miele e vino, si trovano due delle spiagge più famose di Lefkada, Egremni e Porto Katsiki, purtroppo devastate dal terremoto del 2015. Entrambe sono state sepolte dai detriti delle scogliere bianche che le sovrastano, ma i geologi ritengono che con il tempo il mare le ripulirà del tutto, restituendole al loro splendore. Delle due, Porto Katsiki è la spiaggia che ha subito meno danni ed è tuttora raggiungibile in auto. Per quanto l’accesso alla spiaggia di Egremni sia stato in parte ripristinato, al momento bisogna parcheggiare a circa 1,5 km dalla scala che scende sulla costa. Per vedere ciò che è rimasto di Egremni, è possibile anche fare un’escursione in barca da uno dei porti dell’isola, per esempio da Vasiliki. Ricordate però che la spiaggia potrebbe essere chiusa ai visitatori, perciò informatevi prima di partire.

Il villaggio di Agios Nikitas è il principale centro balneare sulla costa occidentale di Lefkada ©Calin Stan/Shutterstock
Il villaggio di Agios Nikitas è il principale centro balneare sulla costa occidentale di Lefkada ©Calin Stan/Shutterstock

Le spiagge di Itaca

Aspra, romantica e intrisa di leggenda per il ruolo che svolse nel celebre poema omerico, Itaca (Ithaki) è un luogo davvero speciale. La collinosa patria di Odisseo, alla quale l’eroe anelò di tornare per dieci lunghi anni dopo la Guerra di Troia, continua a stregare i visitatori con le sue antiche rovine, i villaggi costieri e la natura selvaggia. Stretta tra Cefalonia e la Grecia continentale, è un’isola senza tempo che seduce con il suo fascino e rimane per sempre impressa nella memoria. Itaca non è famosa per le spiagge come le altre Isole Ionie, e non perché manchino o non siano belle, ma perché la maggior parte è nascosta in piccole insenature impossibili da raggiungere senza un’imbarcazione (a meno che decidiate di arrivarci a nuoto!).Gidaki è una vasta distesa di sabbia bianca è la spiaggia più bella di Itaca: isolata, vi si arriva solo in barca, oppure dopo una lunga camminata.

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Le spiagge di Cefalonia

Cefalonia (Kefallonia) è un luogo in cui si perde facilmente la nozione del tempo, assorbiti dal profumo degli oleandri e dallo scampanellio delle capre. Qui, sull’isola più grande e forse più varia delle Ionie per flora e fauna, è davvero possibile allontanarsi da tutto e godersi la bellezza delle baie e delle spiagge lambite da acque trasparenti piene di pesci colorati.

La vasta distesa di ciottoli bianchi di Myrtos è in assoluto una delle spiagge più belle della Grecia. Si trova 10 km a nord-est dell’istmo centrale di Cefalonia e vi si accede lungo una strada a tornanti che scende vertiginosa per 3 km da Divarata, sulla strada principale. Purtroppo, il quadro idilliaco è un po’ guastato dalla presenza di un parcheggio, ma la spiaggia vista dal mare è comunque un sogno.

La spiaggia di Emblissi è splendida e piacevolmente ombreggiata dagli ulivi, mentre la spiaggia di Petani è perfetta per ammirare il tramonto.

La famosa Spiaggia del Naufragio, a Zante ©StockBrunet/Shutterstock
La famosa Spiaggia del Naufragio, a Zante ©StockBrunet/Shutterstock
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Zante/Zacinto

Anche se il turismo di massa ha ormai invaso la costa meridionale e sud-orientale della magnifica Zacinto (Zakynthos, nota in italiano anche come Zante), basta allontanarsi dalle lunghe spiagge di sabbia di queste zone per scoprire il volto più selvaggio dell’isola, tra campagne costellate di paesini tradizionali e paesaggi incontaminati.

Il luogo più spettacolare della costa occidentale è la magnifica Spiaggia del Naufragio, dove giace il relitto di una nave da carico arenatasi negli anni ’60. Per quanto la spiaggia sia accessibile unicamente dal mare (in estate le sue acque sono gremite di battelli turistici), è comunque possibile ammirarla e fotografarla dall’alto di una precaria piattaforma panoramica indicata tra Anafonitria e Volimès. Fate però attenzione, soprattutto se avete con voi bambini o se c’è molto vento, perché non ci sono barriere protettive e la scogliera è abbastanza friabile, quindi c’è il rischio di cadere (è già capitato). Tenete inoltre presente che la spiaggia potrebbe non essere accessibile a causa di smottamenti del terreno: informatevi in anticipo

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Come arrivare alle isole Ionie

Molti viaggiatori raggiungono le isole atterrando all’Aeroporto Internazionale di Corfù con voli diretti o facendo scalo all’Aeroporto Internazionale Eleftherios Venizelos di Atene. Da Corfù poi proseguono in traghetto verso l’isola di destinazione. Anche Cefalonia e Zacinto hanno aeroporti con voli di linea per/da Atene e voli charter stagionali per/dall’Europa. Nell’arcipelago operano alcune compagnie aeree che collegano tra loro Corfù, Zacinto e Cefalonia.

I traghetti che partono dalla Grecia continentale per Corfù e Paxi salpano da Igoumenitsa, all’estremità nord-occidentale dell’Epiro. Quelli per Cefalonia, Zante e Itaca partono da Kyllini, nel Peloponneso.

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Come girare le isole ionie

Le isole sono collegate alla Grecia continentale da traghetti moderni. Per pianificare un itinerario è essenziale conoscere rotte e orari. Le traversate sono più numerose a luglio e agosto e più sporadiche in inverno. Gli orari cambiano da un anno all’altro e vengono annunciati al più tardi a maggio. In alta stagione è consigliabile prenotare.

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