Le migliori isole della Thailandia
È davvero difficile definire quali sono le più belle isole della Thailandia. Qui, infatti, il mare si offre in tutte le sue sfumature, andando a volte anche oltre ogni immaginazione. Ed è sempre di una bellezza disarmante. Il paesaggio poi varia di zona in zona, e con esso la biodiversità che si incontra camminando o nuotando lungo le sue coste. C’è solo l’imbarazzo della scelta su dove andare quando si decide di fare un viaggio nelle isole della Thailandia.

Con le sue oltre cinquecento isole ammantate di giungla, alcune con spiagge bianche come il latte, altre con magnifiche formazioni rocciose e un mare cristallino che fa loro da contorno, la Thailandia è un paradiso tropicale che ha qualcosa da offrire a chiunque la voglia visitare. In Thailandia ci sono isole quasi incontaminate, altre poco turistiche e altre ancora che, invece, sono diventate dei gran classici. Alcune sono difficili da raggiungere, altre isole sono dotate di un aeroporto. Alcune sono mondane, altre hanno mantenuto un ritmo di vita rilassato dove il suono dell’oceano è l’unica forma di vita notturna che si possa incontrare. Dalla mondana Phuket ai lussuosi resort con spa di Surin, passando per le isole del Golfo Ko Samui e Ko Pha-Ngan, e quelle sulla costa delle Andamane ai confini con la Malaysia, tra cui Ko Lipe e Ko Tarutao, la scelta è immensa. Noi però abbiamo deciso di proporvi quattro gioielli unici nel loro genere.

Isole Ko Phi-Phi
Phi-Phi Don e Phi-Phi Leh (chiamate nel loro insieme Ko Phi-Phi) sono la meta per eccellenza della Costa delle Andamane. Qui sinuose spiagge di sabbia bianca si distendono sotto palme ondeggianti. Pinnacoli carsici ammantati di fitte foreste precipitano in lagune dalle acque turchesi. Tutta questa bellezza ha reso queste isole meta di un turismo indiscriminato tanto che il governo thailandese è dovuto correre al riparo per combattere l’overtourism. Nel 2018 Ao Maya, la baia accessibile solo via mare resa famosa dal film con Leonardo DiCaprio The Beach, è stata chiusa per consentire alla natura di riprendersi dallo sfruttamento antropico. Ao Maya ha riaperto i battenti nel 2022 e lo ha fatto con una regolamentazione rigorosa. Le visite ora sono a tempo, c’è un numero massimo di ingressi giornalieri ed è vietato l’accesso alle imbarcazioni.
Phi-Phi Don è un paradiso di edonismo. Di giorno si nuota nell’azzurro del mare e la sera si fa festa sulla soffice sabbia delle sue spiagge. Da non perdere il Phi-Phi Viewpoint, un punto panoramico che si raggiunge salendo un centinaio di ripidi gradini. La vista vale la fatica! Phi-Phi Leh, invece, è più piccola e ancora poco sviluppata. Circondata da barriere coralline e acque cristalline sovrastate da alte e frastagliate scogliere, la visita a quest’isola è possibile soltanto con escursioni in giornata o al tramonto.

Tra le altre cose da non perdere alle Ko Phi-Phi ci sono: Ao Pileh, una laguna dalle acque smeraldo sulla costa orientale di Ko Phi-Phi Leh; l’incantevole spiaggia di Ao Lo Bakao; Bamboo Island e Mosquito Island; Hat Nui, una minuscola e incantevole baia perfetta per fare snorkelling.
Isole di Trang
Scogliere calcaree e alcune splendide isole con spiagge di sabbia bianca che fanno da orlo alla rigogliosa vegetazione dell’entroterra caratterizzano questo tratto della costa del Mar delle Andamane. Le isole di Trang sono adatte a chi ha spirito d’avventura. Un po’ meno a chi piace la movida perché queste isole sono meno sviluppate della vicina Krabi e da questo punto di vista hanno meno da offrire di altri luoghi.
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Tutte le isole di Trang sono di una bellezza mozzafiato: dalla disabitata Ko Ngai a Ko Kradan, con le sue spiagge inarrivabili, fino a Ko Muk, amata dai viaggiatori zaino in spalla, Ko Libong, ammantata di mangrovie e dov’è possibile avvistare i dugonghi, e Ko Sukorn, isolata e remota.
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Ko Lanta
Situata al largo della costa della Thailandia che affaccia sul Mar delle Andamane, a sud di Krabi, Ko Lanta, chiamata ufficialmente Ko Lanta Yai è un’isola tranquilla disseminata di palme da cocco, spiagge di sabbia color miele, beach bar in bambù e foreste di mangrovie. Un’altra sua caratteristica è una popolazione estremamente variegata che include musulmani thailandesi, sino-thailandesi e comunità chow lair (zingari del mare).

Arrivare fin qui però non è facile. Al momento non esistono collegamenti diretti tra quest’isola e la Thailandia continentale. Però, se siete amanti delle immersioni, la fatica di dover prendere tre mezzi per arrivare a Ko Lanta vale la pena. Qui infatti ci sono alcuni dei siti di immersione più rinomati di tutto il paese. Ko Haa è uno di questi, grazie ai suoi pinnacoli carsici calcarei e alle grotte dove fare immersioni. Ad Hin Daeng e Hin Muang, invece, è possibile muoversi tra squali balena, mante, squali leopardo, coralli variopinti e drop-off scoscesi. Per gli amanti delle mete incontaminate, Ao Mai Phai è un luogo da non perdere. Si tratta di una remota spiaggia nell’angolo sud-occidentale di Ko Lanta, addossata a una rigogliosa foresta.
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Ao Phang-Nga
Incuneata tra Phuket e Krabi, Ao Phang-Nga è una delle zone più spettacolari della Costa delle Andamane. Qui svettanti scogliere calcaree precipitano in un mare color giada, e macachi cinomologi si arrampicano tra le mangrovie, immerse in un silenzio che sembra irreale. Ad Ao Phang-Nga si trovano le foreste primarie di mangrovie più grandi della Thailandia. Le mangrovie hanno un ruolo centrale nella protezione dei coralli. Sono loro infatti a filtrare sedimenti e sale. In più forniscono un ambiente ideale per molte specie di pesci e granchi.

Istituito nel 1981, il parco nazionale marino di Ao Phang-Nga si estende per 400 kmq e comprende ben 42 isole. Tra queste, da non perdere sono: Ko Panyi, un’isolotto carsico dove pescatori musulmani vivono in case sospese su palafitte costruite con legno di bambù; Ko Yao Noi, per le sue vedute mozzafiato sull’intera baia; le isole gemelle Ko Khao Phing Kan e Ko Ta Pu, diventate famose per essere state il set del film della serie di James Bond, L’uomo dalla pistola d’oro; Ko Yao Yai, un’isola lussureggiante dove si trova Hat Chonglard, una spiaggia di finissima sabbia bianca.

Il consiglio per esplorare le isole di Ao Phang-Nga è quello di scegliere iniziative locali e responsabili che aiutino la comunità e tour operator che facciano del rispetto per il territorio e la natura un punto fermo. Inoltre, lasciatevi guidare alla scoperta dell’autentico spirito locale, percorrendo itinerari meno battuti. Non ne rimarrete delusi.

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Quando andare
Tutte queste isole si trovano lungo la Costa delle Andamane. Qui il mese di maggio segna l’inizio della stagione delle piogge. Per cinque mesi alcuni resort chiudono mentre altri abbassano notevolmente i prezzi. A dicembre inizia l’alta stagione. Le condizioni del tempo e del mare sono ideali per le immersioni e lo snorkelling.