Un inno alla gioia dedicato a Bonn: Beethoven compie 250 anni

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Bonn e Beethoven stanno bene insieme come la panna sulle fragole. È in questa piccola città sul Reno che nacque il gigante della musica nel 1770. Questo significa che ci aspetta una ricorrenza importante nel 2020 e Bonn si sta preparando per festeggiare alla grande il suo figlio più famoso.

Le sculture che raffigurano Beethoven realizzate da Ottmar Hoerl sono esposte per ricordare i 250 anni dalla sua nascita© INA FASSBENDER / Getty Image
Le sculture che raffigurano Beethoven realizzate da Ottmar Hoerl sono esposte per ricordare i 250 anni dalla sua nascita© INA FASSBENDER / Getty Image
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A partire da dicembre 2019, la città di Bonn ospiterà il Beethoven 2020, una celebrazione che prevede un numero considerevole di manifestazioni culturali, eventi e mostre in onore del genio locale. Questi festeggiamenti renderanno unica e “musicale” la vostra visita a Bonn durante il 2020.

Venite a conoscere il genio nella Beethoven-Haus

La casetta in cui venne alla luce Ludwig van Beethoven, è un edificio rosa con le serrande verde bosco situato nella zona pedonale lastricata di Bonn, a circa 30 km lungo il Reno da Colonia. È diventata un museo e luogo di pellegrinaggio per gli appassionati con il nome di Beethoven-Haus già dal 1889. Chiusa per ristrutturazioni, riaprirà il 17 dicembre 2019 con una nuova sala della musica e mostre temporanee in una nuova ala, ma il suo cuore rimane lo splendido tesoro di cimeli di Beethoven. I visitatori che girovagano attraverso le minuscole stanze possono ammirare spartiti originali, immaginare il compositore seduto al suo pianoforte a coda, osservare sognanti una coppia di dipinti incorniciati e gli enormi cornetti acustici impiegati per combattere la sordità crescente.

Molti visitatori tendono a indugiare più a lungo di fronte all’oggetto di maggior valore, seppur tetro: la maschera mortuaria originale di Beethoven. Realizzata poche ore dopo la morte dal pittore Josef Danhauser a Vienna, mostra il genio come un uomo magro con le guance scavate, labbra imbronciate e una fronte alta da cui sono scaturiti alcuni dei più grandi successi della musica classica.

Venite a visitare la casa natale di Beethoven a Bonn © No_limit_pictures / Getty Images
Venite a visitare la casa natale di Beethoven a Bonn © No_limit_pictures / Getty Images
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Un anno musicale

Da-da-da-daan! Non c’è bisogno di essere esperti per riconoscere le minacciose prime quattro note della sinfonia n.5. Un motivo ancora più memorabile della sua famosissima nona sinfonia, Inno alla gioia, che venne scelta come inno europeo nel 1972.  Una versione della Nona, con il suo messaggio di pace e umanità verrà proprio realizzata per la serata finale del festival il 17 dicembre 2020, esattamente a 250 anni dal battesimo di Beethoven. L’acclamatissimo direttore Daniel Barenboim alzerà la bacchetta durante questo concerto di gala che concluderà un anno di musica, conferenze, mostre, proiezioni cinematografiche ed eventi per bambini e adolescenti. 

Vista panoramica sulla città di Bonn ©travelview/Shutterstock
Vista panoramica sulla città di Bonn ©travelview/Shutterstock

Gli eventi più attesi includono visite di orchestre famose in tutto il mondo, come ad esempio la London Symphony Orchestra diretta da Simon Rattle. Ci saranno anche due edizioni (una nella primavera e una nell’autunno 2020) dell’annuale Beethovenfest, festival musicale e mostra sul significato della nona sinfonia nelle diverse culture del mondo, e una nave-concerto che eseguirà musica sperimentale nel suo viaggio tra Bonn e Vienna. Le celebrazioni dell’anniversario comprenderanno anche un’iniziativa unica, il Beethoven Pastoral Project, una campagna ambientalista ispirata alla Pastorale, la sinfonia n.6 dedicata alla natura, che terminerà il 5 giugno in occasione della giornata mondiale per l’ambiente. Infine, la città lancerà il Beethoven Story, una fila di totem multimediali installati lungo le tappe salienti della vita del compositore per aiutare i visitatori a capire come Bonn ha influenzato il maestro e viceversa.

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La Bonn di Beethoven

Beethoven ha trascorso i suoi primi 22 anni a Bonn, prima di trasferirsi a Vienna. La Bonn della sua giovinezza era una piccola città circondata da mura con molti edifici che sono sopravvissuti al tempo e alle guerre, incluso il tutt’altro che sobrio castello dei principi-elettori di Colonia, il Kurfürstliches Schloss (oggi edificio principale dell’università), il municipio rococò adornato d’oro e d’argento e il duomo medievale con le sue torri eleganti con i tetti d’ardesia. Il duomo si affaccia su Münsterplatz, una piazza acciottolata con al centro il primo monumento a Beethoven, inaugurato durante il 75esimo anniversario della sua morte. Lo raffigura fiero e distaccato in cima ad un piedistallo in pietra con addosso un mantello plissettato e in una mano una penna, nell’altra uno spartito.

Dietro alla statua, il celebre duomo si staglia sulle tombe di due soldati romani che vennero martirizzati nel III secolo e successivamente scelti come santi patroni della città. La coppia di santi serve anche a ricordare che Bonn, fondata dai Romani nel I secolo a.C, è una delle città più antiche della Germania. Per ulteriori reperti del passato, ritornando ai tempi degli uomini di Neanderthal, fate il pieno di mostre al vicino LandesMuseum Bonn, il museo di storia regionale.

Fu in un’altra chiesa, invece, che i genitori di Beethoven si sposarono e il piccolo Ludwig venne battezzato, l’elegante St Remigiuskirche nella vicina Brüdergasse. Il maestro fu chiamato così in onore del nonno, il pater familias, un musicista affermato e direttore dell’orchestra di corte. Il fonte battesimale in marmo è ancora lì, illuminato dalla luce soffusa che filtra attraverso le alte e sottili finestre gotiche. L’organo della chiesa, che Beethoven suonò successivamente, fu tuttavia distrutto dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale.

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Bonn prende vita con concerti ogni sera durante il Beethoven Festival© Ulrich Baumgarten / Getty Images
Bonn prende vita con concerti ogni sera durante il Beethoven Festival© Ulrich Baumgarten / Getty Images

La Bonn moderna

A circa un chilometro e mezzo dalla città vecchia, Bonn sfoggia uno stile decisamente più moderno. Questo è il Bundesviertel, il quartiere governativo che fu costruito dopo il 1949 quando Bonn superò Francoforte come capitale dell’appena fondata Repubblica federale tedesca. Sebbene una volta riunita la Germania, il governo federale si spostò a Berlino nel 1999, quest’area è tutt’altro che una zona fantasma. C’è una sede dell’ONU oltre ad altre organizzazioni internazionali e federali.  Un tour auto-guidato, chiamato Weg der Demokratie (strada della democrazia) collega gli edifici della Guerra fredda, come la sala plenaria dove il Bundestag (il Parlamento tedesco) era solito attuare le sue politiche e la Villa Hammerschmidt, un tempo residenza ufficiale del presidente tedesco. Inoltre, qui c’è la Haus der Geschichte (La casa della storia) che offre una full-immersion veramente interessante nella storia della Germania dopo la Seconda guerra mondiale e proprio per questo è uno dei musei più visitati.

La Casa della Storia fa parte di un insieme di musei che conferiscono a Bonn un’impronta culturale marcata. Il Kunstmuseum, invece, è un vero gioiello per gli appassionati d’arte, situato in un edificio minimalista con una scalinata a forma di clessidra. Dentro vi attende un tripudio di arte del XX secolo, al primo posto per quanto riguarda le opere di August Macke e altri espressionisti tedeschi. Mentre siete qui, vale anche la pena di dare un’occhiata all’ultima mostra temporanea dell’adiacente Bundeskunsthalle che si concentra non solo sull’arte ma anche sulla scienza, sulla storia, sulla tecnologia e  sull’ambiente.

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Germania
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