Scoprire Mantova durante il Festivaletteratura

Dal 3 al 7 settembre 2025 Mantova si trasforma in una mappa del mondo letterario – e non – grazie alla ventinovesima edizione del Festivaletteratura, cinque giorni di attesissimi incontri con autori, reading, spettacoli, concerti, e tanto altro ancora che troveranno spazio nei luoghi simbolo di questa magnifica città rinascimentale, riconosciuta dall'Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Vediamo insieme quali sono i luoghi principali di Mantova da poter scoprire seguendo il file rouge dei libri.

Rotonda di San Lorenzo, Mantova ©trabantos / Shutterstock
Rotonda di San Lorenzo, Mantova ©trabantos / Shutterstock
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Il viaggio inizia dalle piazze della città, trasformati in veri e propri salotti in cui dialogare. Piazza Sordello, la principale piazza di Mantova su cui si affacciano la Cattedrale di San Pietro (il Duomo di Mantova) e il Palazzo Ducale, ospita la Tenda dei Libri e la Tenda Sordello, due luoghi chiave del Festivaletteratura e sede di diversi incontri a ingresso libero. Poco distante, Piazza Mantegna si apre davanti alla Basilica di Sant’Andrea, mentre Piazza Alberti regala scorci suggestivi sul fianco dell’edificio albertiano. All’interno del Palazzo Ducale si trova Piazza Castello, il più esteso tra gli spazi aperti interni al complesso. Piazza Lega Lombarda, conosciuta dai mantovani come Piazza Pallone, è oggi un giardino pubblico che però conserva ancora memorie medievali e aneddoti storici.

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Il festival apre le porte anche di alcune dimore storiche. Palazzo San Sebastiano, antica residenza dei Gonzaga e oggi sede del Museo della Città, custodisce le copie seicentesche dei celebri Trionfi di Cesare, opera del Mantegna. Poco distante si trova la Casa del Mantegna, progettata dallo stesso artista con un cortile circolare unico, oggi centro culturale e spazio espositivo che durante il festival accoglie mostre ed eventi.

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Il complesso di Palazzo Te visto dall’alto, Mantova ©D-VISIONS / Shutterstock
Il complesso di Palazzo Te visto dall’alto, Mantova ©D-VISIONS / Shutterstock

Spiritualità e letteratura si incontrano in due luoghi simbolo della città: la Basilica Palatina di Santa Barbara, costruita da Guglielmo Gonzaga nel 1571, e la chiesa di Santa Maria della Vittoria, eretta per celebrare la vittoria di Fornovo e, dal 2001, grazie all’associazione di volontariato culturale Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, museo e sala adibita a conferenze, concerti, piccole mostre temporanee. 

Tra i luoghi più scenografici c’è poi il Teatro Bibiena, capolavoro del tardo-barocco, conosciuto anche come Teatro Scientifico, Teatro Accademico e Teatrino. Quest’anno, nella Sala Piermarini, il festival organizza un Caffè Goldoni per raccontare il soggiorno del commediografo veneziano Carlo Goldoni a Mantova tra il 1748 e il 1750, dove portò in scena per la prima volta sei commedie della sua estesa produzione: L’uomo prudente, Le femmine puntigliose, Il bugiardo, Pamela o La virtù premiata, L’adulatore e La bottega del caffè.

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Affresco all’interno di Palazzo Te a Mantova, ©wjarek / Shutterstock
Affresco all’interno di Palazzo Te a Mantova, ©wjarek / Shutterstock

Il 2025 segna anche i cinquecento anni da quando Giulio Romano apriva il cantiere di Palazzo Te, altro luogo iconico del festival e della città di Mantova. Manifesto del manierismo, Palazzo Te si trova dove un tempo sorgeva l’isola Teieto (da qui l’abbreviazione in Te). Non si sa con certezza il significato del nome «Teieto». Le due ipotesi più accreditate sono bosco di tigli o luogo di capanne. Per celebrarli, Festivaletteratura prova a tornare a quel 1525, immaginando un confronto letterario di quei tempi.

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Altri luoghi in cui si svolge il festival e che meritano una visita sono: il Seminario Vescovile, il Campus del Politecnico di Milano, il Cinema Oberdan, le biblioteche Baratta e Teresiana, il Museo Virgilio, il suggestivo Cimitero Monumentale, il Forte di Pietole, il lungolago di Porta Giulia e il Pontile delle Pescherie di Giulio Romano.

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