5 festival imperdibili in Inghilterra
Il lungo inverno inglese accresce l’attesa e l’entusiasmo per la stagione dei festival, non appena il tempo si fa mite e le giornate durano di più. Tra maggio e settembre, strade e parchi, ovvero ogni angolo in cui ci sia spazio per una tenda e un palco, si trasformano in un agglomerato di cibo sfrigolante, musica vivace e vibrazioni positive. Dai ritmi urbani dell’hip-hop ai rustici pasticci di carne di maiale, non c’è aspetto della vita inglese che in estate non meriti di essere festeggiato.
Bristol International Balloon Fiesta
Fatevi incantare dalla vista di 100 e più mongolfiere che si innalzano sulla città durante la Bristol International Balloon Fiesta. Ad agosto, il cielo si colora sopra Ashton Court e la sera si tiene lo spettacolare evento musicale Nightglow.
Bristol è una città in ascesa. I magazzini dismessi sono stati trasformati in gallerie d’arte e in musei, i vecchi container ospitano ristoranti specializzati in moderna cucina british interpretata con un tocco della West Country, e la street art di alto livello aggiunge colore e interesse all’ambiente urbano.
Il porto è da sempre al centro della fortuna di questa città. Nel XVIII secolo, Bristol aveva il secondo porto più trafficato dopo quello di Londra, alimentato in grande misura dalla tratta atlantica degli schiavi, in cui gli africani venivano ridotti in schiavitù, trasportati via mare fino al Nuovo Mondo e lì scambiati per zucchero, tabacco e rum. Oggi, il riqualificato Harbourside ospita lo M Shed museum, che con onestà affronta questo tragico aspetto della storia, oltre che la SS Great Britain di Isambard Kingdom Brunel, un’attrattiva molto amata. Brunel ha lasciato tracce di sé anche a Clifton, dove il suo ponte sospeso attraversa il River Avon. Georgiano e gentrificato, Clifton bilancia Stokes Croft, quartiere orgogliosamente indipendente dove troverete dipinti murali tra i più belli della città
A colpi di remi a Cambridge
Osservate le sfrenate rincorse e gli audaci scontri dei Bumps, gare tra barche a remi che ogni anno a maggio si tengono lungo il River Cam, a Cambridge.
Del resto, per capire meglio come si svolge la vita nei college di Cambridge, bisogna spingersi oltre le facciate rivolte sulla strada: The Backs è il nome collettivo con cui si fa riferimento allo spazio verde che si estende alle spalle dei complessi, e che tuttavia fa parte delle loro rispettive tenute, composto da giardini formali, prati falciati con cura e campi aperti in cui talvolta il bestiame è ancora lasciato libero di pascolare e brucare l’erba.
Che esploriate la serie di parchi a piedi o in punt, saranno i ponti di raccordo tra le varie sezioni dei college su entrambe le sponde del fiume a richiamare l’attenzione. Il più famoso è il Bridge of Sighs (‘Ponte dei Sospiri’) del St John’s College, veneziano sin dal nome. Nei pressi, il più umile Kitchen Bridge è costruito su un progetto di Christopher Wren nel 1709.
Il ponte più antico è il Clare College Bridge del 1639 (fate caso alle sfere decorative, una delle quali, si dice, fu danneggiata dall’architetto in rivolta per il compenso ricevuto). Più a sud c’è l’esiguo Mathematical Bridge in legno del Queens’ College, il quale, checché ne dicano alcune guide, non fu progettato da Isaac Newton, e nemmeno fu assemblato senza viti e bulloni.
Tra rotolanti forme di formaggio
Trascorrete lo Spring Bank Holiday guardando le forme di formaggio rincorse giù per la collina, durante la Cheese Rolling Competition di Cooper’s Hill.
E per rendere ottimale questo weekend, andate poi dritti a Oxford. Partecipate a una visita guidata a piedi dell’università e della città, in modo da ammirare la bellezza architettonica di questa sede culturale e letteraria. A seguire, recatevi all’Ashmolean Museum, il museo pubblico più antico di tutta la Gran Bretagna. Se il tempo che avete a disposizione ve lo consente, fate un salto anche allo Story Museum.
Dedicatevi poi un po’ alla campagna circostante, con una visita alle vicine
Cotswolds, ma prima, lungo la strada, fermatevi al Blenheim Palace. Nelle Cotswolds vi attendono villaggi color miele ricchi di negozi, ristoranti e angoli pittoreschi da fotografare, da Burford a Chipping Campden e Stow-on-Wold.
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Rum e onde
A giugno unitevi ai canti marinareschi del Falmouth International Sea Shanty Festival, il più grande festival di questo genere in Europa. ‘Hooray, and up she rises…’ Ovunque risuonano le canzoni a tema marino durante il questi giorni, mentre le bottiglie di rum e il real da 8 sono opzionali.
L’unico grande inconveniente della West Country è che ci vuole tempo per raggiungerla, e ancora di più per girarla, soprattutto nell’intenso traffico estivo. Motivo in piu per programmare un viaggio nel Devon a inizio estate ed evitare i mesi di luglio e agosto; la primavera e l’autunno sono stagioni molto più tranquille.
Con 5 giorni di tempo, lasciata Exeter, potreste facilmente trascorrere qualche giorno esplorando la zona del South Hams. Tra le tappe essenziali lungo il percorso ci sono la cittadina di Totnes, caratterizzata da uno spirito alternativo e da una spiccata sensibilità per l’ambiente, e il porto storico di Dartmouth, alla cui visita si può unire una giornata dedicata a un’uscita in kayak lungo il River Dart e un po’ di relax sulla spiaggia, magari nei pressi di Start Bay o Bigbury-on-Sea.
Dedicate un’altra giornata a Plymouth. Potrete passeggiare nelle vie acciottolate del Barbican, visitare The Box e ammirare il National Marine Aquarium. Completate il giro con un giorno o due di trekking tra i tor e di ciclismo lungo i sentieri del selvaggio Dartmoor
Malton: lo Yorkshire dei buongustai
Il leggendario chef italiano Antonio Carluccio fu il primo a definire questa agiata cittadina georgiana sede di mercato, a mezz’ora di treno da York, la ‘capitale gastronomica dello Yorkshire’, per l’alta concentrazione di deli, macellerie e produttori locali di alta qualità. Ci sono anche una distilleria artigianale di gin, la Rare Bird; un eccellente birrificio con taphouse, il Brass Castle; e una torrefazione, la Roost. E una scuola di cucina, la Cook’s Place, con lezioni di macellazione e un ‘cookbook club’.
La città di Malton organizza anche un food tour. Iniziate da Talbot Yard, un cortile con stalle ottocentesche riconvertite in minuscoli negozi alimentari. Provate il gelato dello Yorkshire, prodotto con latte locale, al Groovy Moo, e arrivate presto al Bluebird Bakery per l’involtino bengalese alle cinque spezie. Altrove in città, il Malton Relish è un eccellente deli con posti a sedere che serve crostate di melassa, la Yorkshire curd tart, gustosi sandwich e prime colazioni. E non perdetevi il McMillans of Malton, un negozio specializzato in whisky con un whisky bar su tre piani a lume di candela, il Library, dietro un falso muro.
Il secondo sabato del mese (da marzo a novembre), si tiene il Malton Monthly Food Market in Market Place. E due volte l’anno (nei giorni festivi di fine maggio e agosto) il Malton Food Lovers Festival attira migliaia di persone, con dimostrazioni di chef e degustazioni.