Portogallo: cosa vedere a Évora
Évora, una delle città medievali meglio conservate del Portogallo, è un luogo incantevole dove immergersi nel passato. All’interno della cinta muraria del XIV secolo, le strette e tortuose viuzze si snodano in un percorso di grande fascino architettonico, toccando la cattedrale medievale con il suo chiostro, le colonne del Templo Romano (nei pressi delle terme romane) e la piazza principale, un tempo teatro delle cruente esecuzioni dei condannati dal tribunale dell’Inquisizione. Oltre ai pregi estetici e al valore storico, Évora è anche una vivace cittadina universitaria, e i suoi numerosi ristoranti servono la sostanziosa cucina della regione. Fuori città, i monumenti neolitici e le aziende vinicole sono ottime mete per una gita in giornata. Ecco i nostri consigli su cosa vedere a Évora.
La cittadina sorge sulle pendici di una collina che digrada dolcemente verso la pianura dell’Alentejo. Intorno alle mura che racchiudono il centro storico corre una circonvallazione da cui partono numerose diramazioni che conducono direttamente in centro. Il fulcro della vita cittadina è Praça do Giraldo, 700 metri a sudovest dell’autostazione.
Che cosa vedere a Évora
Templo Romano
I resti di questo tempio, risalente al II o all’inizio del III secolo d.C. e facente parte in origine del Foro romano, sono davvero spettacolari. Si tratta di uno dei monumenti romani meglio conservati del Portogallo e probabilmente dell’intera Penisola Iberica. Benché sia comunemente chiamato Tempio di Diana, gli studiosi sono tuttora discordi in merito a chi fosse dedicato, tanto che alcuni archeologi ritengono sia stato eretto in onore di Giulio Cesare.
Come queste 14 colonne corinzie in marmo di Estremoz abbiano potuto conservarsi così bene per circa 18 secoli è un vero mistero. Pare che in epoca medievale il tempio sia stato dotato di una cinta di mura e tra sformato in una piccola fortezza, mentre in seguito fu utilizzato come mattatoio municipale, per essere riscoperto soltanto alla fi ne del XIX secolo. Evidentemente queste involontarie tecniche di conservazione hanno avuto successo, dato che l’imponente colonnato è sorprendentemente integro.
Capela dos Ossos
Uno dei luoghi più noti di Évora è anche uno dei più inquietanti. Lungo le pareti e le colonne di questo memento mori sono allineate le ossa e i teschi di circa 5000 cadaveri; questa fu la soluzione adottata da tre monaci francescani del XVII secolo per risolvere il problema del sovraffollamento dei cimiteri delle chiese e dei monasteri.
Il modo in cui le ossa e i teschi sono stati disposti sembra ispirato a un macabro senso dell’umorismo e l’effetto nel suo complesso è stranamente affascinante. L’iscrizione sopra l’ingresso recita: ‘Noi ossa che qui riposiamo aspettiamo le vostre’. Sopra la cappella, un museo espone opere di arte sacra e c’è una terrazza con vista della città. L’ex sala capitolare (che attualmente ospita la biglietteria della cappella) contiene una bella collezione di azulejos.
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Sé, la cattedrale
Con le due soli de torri in granito rosa, la cattedrale medievale di Évora assomiglia a una fortezza e vanta uno splendido chiostro e un museo colmo di tesori. I lavori di costruzione ebbero inizio attorno al 1186, durante il regno di Sancho I, figlio di Afonso Henriques, su quello che probabilmente era il sito di una moschea, e terminarono circa 60 anni dopo. Qui nel 1497 furono benedette le bandiere dei vascelli di Vasco da Gama.
Si accede alla cattedrale tramite un portale cui fanno ala le figure trecentesche de gli apostoli scolpiti nella pietra, a loro volta fiancheggiate da torri asimmetriche, e sormontato da un portico del XVI secolo. All’interno prevale lo stile gotico. Il presbiterio, ristrutturato quando Évora divenne sede arcivescovile, rappresenta l’unico cambiamento stilistico significativo introdotto dopo la costruzione della cattedrale. La luce dorata che filtra dalle vetrate pervade tutto l’ambiente.
Il bel chiostro fu aggiunto agli inizi del XIV secolo. Nella cripta ci sono le pietre tombali degli ultimi quattro arcivescovi di Évora. A ogni angolo del chiostro una buia scala a chiocciola (di solito almeno una è aperta al pubblico) sale in cima alle mura, da cui si può ammirare un bel panorama.
Salendo la scala della torre sud si raggiungono il coro e il museo, altra dimostrazione delle ingenti risorse utilizzate per la realizzazione della cattedrale. Qui potrete vedere una vasta collezione di arte sacra e tesori ecclesiastici, tra cui un reliquiario girevole tempestato di pietre preziose e contenente un frammento della Croce; ricoperto di smeraldi, diamanti, zaffiri e rubini, poggia su cherubini d’oro, mentre ai lati vi sono due vasi Ming e il tutto è sormontato da tessuti indopersiani.
Igreja de São Francisco
La chiesa più famosa di Évora è un edificio alto e imponente in stile gotico manuelino, completato intorno al 1510 e dedicato a san Francesco. Secondo la leggenda al suo interno sarebbe sepolto il commediografo portoghese Gil Vicente.
Le pareti sono decorate con esuberanti motivi di ispirazione nautica che celebrano l’epoca delle grandi esplorazioni e rispecchiano il clima ottimista e prospero di quel periodo. A coronare il tutto vi sono la cupola e la Croce dell’Ordine di Cristo.
Praça do Giraldo
La principale piazza della città è stata teatro di diversi eventi drammatici nella storia portoghese, tra i quali l’esecuzione di Ferdinan do duca di Braganza nel 1483, i roghi pubblici dell’Inquisizione nel XVI secolo e le accese dispute sulla riforma agraria negli anni ’70 del Novecento. Oggi la piazza è ancora il fulcro della vita cittadina, dove ci si ritrova per attività assai più piacevoli, come sedersi al sole a bere un caffè. Le stradine che si diramano a sudovest della piazza erano un tempo la
judiaria (ghetto ebraico) di Évora. A nordest, Rua 5 de Outubro, la via che sale alla Sé, è fiancheggiata da splendide abitazioni con i tipici balconi in ferro battuto, mentre archi moreschi sormontano l’accesso alle vie traverse.
Fórum Eugénio de Almeida
Situato in un edificio che in passa to fu la sede dell’Inquisizione, in questo centro artistico e culturale vengono allestite al cune delle mostre più interessanti di Évora, per tutto l’arco dell’anno. Fanno parte della fondazione anche le Casas Pintadas, una piccola collezione di pitture parietali all’aperto affacciate su un giardinetto.
Casas Pintadas
Le pareti di un porticato che racchiude un giardino sono de corate da una serie di insoliti dipinti risalenti al XVI secolo, facenti parte un tempo di una residenza nobiliare. Queste pitture raffigurano creature reali o di fantasia, come uccelli, lepri, volpi, un basilisco, una sirena e un’arpia. Vi si accede dal Fórum Eugénio de Almeida.
Igreja de São João
La piccola e incantevole Chiesa di San Giovanni, di fronte al Templo Romano, fu eretta nel 1485 per volere di Rodrigo Afonso de Melo, conte di Olivença e primo governatore portoghese di Tangeri, che la adibì a mausoleo di famiglia. Tuttora di proprietà privata, la chiesa appartiene oggi ai duchi di Cadaval ed è molto ben conservata.
Oltrepassato l’elaborato portale gotico si apre una navata rivestita dal pavimento al soffitto di fantastici azulejos realizzati nel 1711 da uno degli artigiani più noti del Portogallo, António de Oliveira Bernardes. Attraverso le grate nel pavimento si possono vedere i preziosi reperti presenti nella cripta: una profonda cisterna araba di epoca prece dente la costruzione della chiesa e un ossario che raccoglie le spoglie dei monaci. Nella sacrestia sono inoltre conservati frammenti di
azulejos ancora più antichi.
Dopo aver visitato la chiesa, andate a vedere l’adiacente Palácio Cadaval (Palazzo di Cadaval), le cui sale ospitano una collezione di manoscritti miniati, tappeti di Arraiolos e dipinti settecenteschi raffiguranti i reali portoghesi.
Convento dos Lóios
L’ex Convento dos Lóios, a destra dell’Igreja de São João, vanta eleganti chiostri gotici sopra i quali corre un loggiato in stile rinascimentale. Già monumento nazionale, nel 1965 il convento è stato trasformato in una raffinata pousada (locanda di lusso). Se volete semplicemente fare un giro, assumete un atteggia mento da facoltosi visitatori, altrimenti concedetevi un pasto nel suo ristorante esclusivo.
Jardim Público
Cornice ideale per una tranquilla passeggiata sotto i raggi del sole che filtrano dalle chiome degli alberi, i giardini pubblici a sud dell’Igreja de São Francisco hanno anche un piccolo caffè all’aperto. Entro le mura del quattrocentesco Palácio de Dom Manuel c’è la Galeria das Damas, un indefinibile connubio di stile gotico, manuelino, neomoresco e rinascimentale. Il palazzo è aperto al pubblico soltanto in occasione di mostre d’arte temporanea.
Dalle mura cittadine si può ammirare, alcuni isolati a sudest, il profilo merlato e aguzzo della Ermida de São Brás in stile goticomoresco.
Aqueduto da Água de Prata (Acquedotto dell’Acqua d’Argento)
La struttura che entra in città da nordovest, dal sugge stivo nome di Aqueduto da Água de Prata, fu progettata da Francisco de Arruda (conosciuto in particolare per la Torre di Belém di Lisbona) per rifornire di acqua potabile la città di Évora, e venne portata a termine attorno al 1530. All’estremità dell’acquedotto, in Rua do Cano, si estende un quartiere che sembra un paese a sé, con abitazioni, negozi e caffè costruiti proprio all’interno delle arcate dell’acquedotto, come se fossero nicchie ricavate ai piedi di una collina.
Lungo l’acquedotto corre una passeggiata di circa 8,5 km che inizia appena fuori dall’abitato, sulla strada per Arraiolos. Ci sono tre punti di accesso; presso l’ufficio turistico sono disponibili le cartine. Sfortunata mente il percorso non è circolare e tornare indietro potrebbe essere un problema se non disponete di un mezzo di trasporto. Ricordate di portare con voi un’abbondante scorta d’acqua perché, per ironia della sorte, lungo l’acquedotto non si trova acqua potabile.
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Cosa fare ad Évora
Non perdete la Rota dos Vinhos do Alentejo. Qui potrete assaggiare alcuni dei grandi vini dell’Alentejo. I vini proposti cambiano ogni settimana e sono rappresentati più di 70 produttori. Per una modica cifra potrete degustare la mezza dozzina di varietà disponibili.