Spighe verdi: ecco i migliori paesi dell’Italia rurale

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Se siete in cerca di un luogo in cui rilassarvi, nulla di meglio della campagna italiana per questi giorni di fine estate e inizio autunno. Il posto giusto potrebbe essere un borgo dedicato al turismo slow e alla sostenibilità, magari proprio nella stagione della vendemmia. Sarete quindi felici di sapere che c’è una classifica che ha premiato i migliori paesi dell’Italia rurale: si chiama Spighe Verdi, ed ecco i risultati.

Spighe Verdi è il programma per lo sviluppo rurale sostenibile ©
ronnybas/Shutterstock
Spighe Verdi è il programma per lo sviluppo rurale sostenibile © ronnybas/Shutterstock
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Spighe Verdi è il programma per lo sviluppo rurale sostenibile. Si rivolge ai comuni che intendono valorizzare e investire sul proprio patrimonio rurale, migliorando le buone pratiche ambientali. È un programma volto a promuovere buone pratiche ambientali in diversi contesti territoriali, in cui è centrale il ruolo che ha l’agricoltura nella difesa del paesaggio, nella tutela della biodiversità e nella produzione di alimenti di qualità. In pratica è l’equivalente della Bandiera Blu, ma in contesto green

Proprio come il simile riconoscimento dato alle migliori spiagge, Spighe Verdi è gestito dall’ONG danese FEE (Foundation for Environmental Education) ed è portatore degli stessi valori. I paesi e i borghi che vengono premiati sono, infatti, quelli che hanno saputo fare del turismo sostenibile e della promozione del territorio il loro obiettivo.

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La Toscana è una delle regioni con il maggior numero di comuni riconosciuti come Spighe Verdi © DiegoMariottini/Shutterstock
La Toscana è una delle regioni con il maggior numero di comuni riconosciuti come Spighe Verdi © DiegoMariottini/Shutterstock

Quest’anno sono 42 i comuni che hanno raggiunto l’obiettivo, suddivisi in 13 regioni da nord a sud. Piemonte, Toscana e Marche sono in cima alla classifica con sei comuni a testa, la Campania ne vanta cinque, quattro per Puglia e Lazio, tre in Veneto e Abruzzo, mentre Liguria, Umbria, Sicilia, Calabria e Trentino compaiono una volta a testa. Ogni comune ha attraversato un rigido processo di selezione, il che significa che se sceglierete queste località, andrete sul sicuro. Il comune, per ottenere la certificazione e il marchio Spiga Verde, deve autocandidarsi seguendo un protocollo in cui dimostra la sua attenzione verso tematiche come la sostenibilità e l’attenzione costante al territorio e alla sua comunità. Altri fattori che vengono tenuti in considerazione sono l’uso attento delle risorse naturali, l’attenzione rivolta alle aree naturalistiche, la presenza di prodotti tipici e la qualità dell’offerta turistica.

Il numero dei comuni riconosciuti come Spighe Verdi sta crescendo di anno in anno  ©  Jonathon Stokes/Lonely Planet
Il numero dei comuni riconosciuti come Spighe Verdi sta crescendo di anno in anno © Jonathon Stokes/Lonely Planet
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Uno dei principali obiettivi di Spighe Verdi è di promuovere il patrimonio rurale italiano  © Flavio Vallenari/Getty Images
Uno dei principali obiettivi di Spighe Verdi è di promuovere il patrimonio rurale italiano © Flavio Vallenari/Getty Images

Da Santo Stefano Belbo (Cuneo) a Trebisacce (Cosenza), passando per Porto Tolle (Rovigo) e Matelica (Macerata) l’Italia rurale vi aspetta per rigenerarvi e coccolarvi, magari proprio in autunno, quando è tempo di vendemmia e le campagne sono in festa. Qui potete trovare l’elenco di tutti i 42 comuni Spighe Verdi.

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