Due settimane in Calabria: itinerario tra mare, storia, sport e leggende
Tra spiagge nascoste e leggende che arrivano dal passato, la Calabria nasconde un’anima timida e segreta che affascinerà anche i travellers più esperti. Questo è un itinerario di due settimane, una guida di viaggio in Calabria su e giù per alture e scogli a picco sul mare per vivere esperienze sportive mozzafiato, mangiare cibo incredibile a prezzi accessibili e andare a spasso tra coste dai nomi romantici, borghi indimenticabili, luoghi mistici e sagre coloratissime approvate dai locals.
2 giorni nella Riviera dei Tramonti tra kitesurf e archeologia
Il tratto di costa che va da Nocera Terinese a Curinga (CZ) sulla sponda tirrenica è il primo a dare il benvenuto ai visitatori che atterrano all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, prendono una macchina e cominciano il tour della regione coi finestrini rigorosamente abbassati e l’odore di mare addosso. Meno battuta delle altre coste più famose, nel 2018 questo lato di Calabria si è meritato il titolo di Riviera dei Tramonti e il perché è presto detto: quando il sole si appoggia sull’acqua per poi scomparire all’orizzonte vi troverete davanti uno spettacolo incredibile, che migliora se la giornata è nitida e Stromboli fa capolino. Tra un tramonto e l’altro concedetevi un corso di kitesurf, che nel Golfo di Sant’Eufemia trova le condizioni migliori per spostarsi a favor di vento: I più gettonati sono quelli dell’Hangloose Beach che fa anche da stabilimento balneare, ristorante e discoteca dall’alba a notte fonda. Dopo la spiaggia e le fatiche del kite, tuffatevi nell’archeologia e nella storia: tra Nocera e la piccola frazione di Sant’Eufemia del Golfo (CZ) gli storici collocano la posizione originaria di un’antica città greca di nome Terina fondata alla fine del VI secolo a.C. da un gruppo di abitanti di Crotone. In queste terre, tra gli ulivi centenari e le vigne, sorge anche la suggestiva Abbazia Benedettina risalente all’XI secolo e recentemente restaurata, che d’estate diventa fulcro di eventi culturali e letterari.
Il consiglio per mangiare come i locals: per sopravvivere all’afa estiva e assaggiare la vera Calabria non c’è modo migliore che raggiungere il lungomare di uno dei paesi della Riviera dei Tramonti e aspettare il momento clou sorseggiando una Brasilena, tipica bevanda gassata al caffè amatissima dagli abitanti della costa o un bicchiere di té freddo artigianale in cui affoga la granita al limone, prelibatezza refrigerante a prova di calura.
Informazioni pratiche: l’Hangloose Beach si trova in Via Pesce e Anguille, 88048 Gizzeria Lido CZ
Vacanze in Calabria: consigli per trascorrere 3 giorni sulla Costa degli Dei
Da Lamezia percorrete la E45 verso Pizzo Calabro: 55 chilometri di acqua e cielo cambieranno colore sotto i vostri occhi curva dopo curva, tra promontori a picco sul mare e spiagge segrete. Questa è l’anima vera della Costa degli Dei, che si estende da Pizzo a Nicotera (VV) e tocca tra gli altri i borghi di Tropea, Briatico e Parghelia.
Nel cuore di una grotta di tufo, all’ingresso di Pizzo, c’è una delle chiese più caratteristiche della zona: si chiama Piedigrotta e vi si accede da una scala che arriva dritta sulla spiaggia. Nelle stanze scavate dal tempo e dall’acqua il sole entra a raccontare la leggenda delle sue origini che parla di marinai e di un naufragio, di un voto alla Madonna di Piedigrotta e di un quadro miracolato dall’inclemenza del mare. Per riprendersi dalla scalata dei gradini al contrario sotto il sole cocente dell’estate calabra, il Tartufo di Pizzo è l’immancabile dessert refrigerante e calorico a cui non si può dire di no: i più buoni li mangiate da Ercole nella piazzetta principale del paese all’ombra del castello di Murat, i più famosi alla Gelateria Enrico appena fuori dal centro abitato.
Tropea vi accoglie con la vista spettacolare dalla cima del Santuario di Santa Maria dell’Isola che vale la fatica degli 87 scalini sotto il solleone, ma il borgo più turistico della Calabria e i suoi dintorni offrono molto di più in termini di gusto e allegria, soprattutto nel periodo estivo. Di sagre a base di ‘nduja, la tipica pasta di salame piccante della zona, vino, pesce azzurro e cipolla rossa ne avrete a volontà, tra danze tipiche e fuochi d’artificio che fluttuano sul mare; poi, dopo aver divorato il buono della regione, fatevi portare dai locals a scoprire le calette più spettacolari e nascoste del litorale. Quella chiamata “Paradiso del Sub” a Zambrone è la più battuta insieme alla spiaggia di Grotticelle a Capo Vaticano, ma ripiegate su luoghi magici come la Baia di Riaci a Ricadi, Baia Safò a Briatico e la spiaggia di Michelino a Parghelia: spesso sono location segnalate da cartelli vintage o non segnalate affatto, quindi arrivarci è fortuna o destino.
Informazioni pratiche: la sagra della Cipolla Rossa di Tropea e della ‘nduja si tengono rispettivamente a Ricadi e a Spilinga (VV) in agosto.
La Gelateria Ercole si trova in Piazza della Repubblica a Pizzo Calabro (VV)
La Gelateria Enrico si trova in Via Prangi, in località Marinella a Pizzo Calabro (VV)
1 Giorno sulla Costa Viola per esplorare la “Venezia del Sud”
La Calabria dei viaggi in auto e dell’esplorazione si rivela a un’ora da Nicotera, il punto più estremo della Costa degli Dei. Qui Chianalea di Scilla vi accoglie con le sue casette sugli scogli, le vie suggestive, la vista sullo Stretto. Qui le leggende greche si mescolano al potente richiamo del mare: per anni il Tirreno ha legato a sé gli abitanti di questo piccolo borgo definito “la Venezia del Sud” che ancora oggi vive di pesca e salsedine.
Il consiglio per chi vuole vivere le tradizioni folk della regione: la triade Locri, Stilo e Gerace? Impossibile perderla durante il tour nel profondo sud. La chicca per gli appassionati di street art è la manifestazione “Il borgo incantato”, che anima le vie di Gerace accendendo il paese di tradizioni, arte e buon cibo: quest’anno si tiene dal 26 al 28 luglio 2019. E se di arte non ne avete ancora abbastanza, fate un salto a Mammola, al Musaba: è un museo a cielo aperto adatto a grandi e piccini che spiega l’arte in modo semplice, in perfetta comunione col territorio.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
4 giorni a zonzo tra Costa dei Gelsomini e Costa degli Aranci a tutta spiritualità, sport e nightlif
Calabria, turismo e mare si incrociano perfettamente in questa parte dell’itinerario, che parte da Scilla e in circa un’ora di cammino approda sulla Costa dei Gelsomini per poi tuffarsi nelle acque Bandiera Blu di Roccella Ionica. I suoi fondali sono costellati di relitti di navi della II Guerra Mondiale, amatissimi dai sub più esperti. La statale 106 porta diretta a Monasterace, con il suo borgo marino sorto sulle rovine dell’antica città di Kaulon: se cercate un mix di pace e natura in questo luogo le troverete nel fascino nel Monastero di San Marco, nel parco archeologico e nel suo castello medievale.
Nell’interno c’è Serra San Bruno, borgo su cui svetta l’Abbazia della Certosa, il primo monastero d’Italia fondato nel 1084 e secondo in Europa dopo quello francese di Grenoble. A occhi chiusi e in silenzio, sentirete i monaci cantare dalle stanze del monastero, circondati dalla natura che mescola i colori dell’Aspromonte con quelli dei boschi della Sila. Dal monastero e dal vicino santuario settecentesco di Santa Maria del Bosco si aprono percorsi perfetti per il trekking, in cui incontrerete piccoli sentieri tracciati dai boscaioli (il più suggestivo si chiama “Lu Guttazzu”), aree picnic e laghetti. Una volta fuori dal borgo di Serra San Bruno percorrete la statale 113 verso un altro litorale dal nome profumato, la Costa degli Aranci: alcuni dei punti più amati dai calabresi e dai turisti si trovano su questo versante, in un mix di spiagge sabbiose e rocciose che si inseguono da Botricello a Guardavalle Marina per più di 60 chilometri. Le rocce di Stalettì che formano una barriera di scogli nel mare sono solo una delle attrazioni marittime della zona: se Soverato è il punto nevralgico della nightlife con i suoi lidi attrezzati che di giorno accolgono le famiglie e di notte si trasformano in discoteche a cielo aperto, Caminia è il place to be degli amanti delle acque cristalline.
Il consiglio per vedere la fauna marina: per incontrare gli abitanti del mare, il Centro di Recupero di tartarughe marine di Brancaleone permette di fare volontariato, visitare il ricovero e adottare una delle ospiti del centro per un sostenere il lavoro dei biologi. Il Centro di recupero si trova in Piazza Stazione sulla strada statale 106, a Brancaleone (RC).
1 giorno sulla Costa dei Saraceni per esplorare i fondali
Il viaggio prosegue sulla sponda ionica, all’esplorazione della Costa dei Saraceni in provincia di Crotone: oltre a nuotare all’ombra del castello aragonese a Le Castella, in questo tratto di costa è possibile esplorare i fondali dell’Area Marina protetta di Capo Rizzuto: imperdibile il tour in battello con fondo trasparente per scoprire le bellezze del mondo marino o la sessione di snorkeling alla scoperta della sua fauna.
Il consiglio per gli amanti dell’archeologia: a 10 chilometri da Crotone c’è Capo Colonna, con la sua area archeologica e il santuario di Hera Licinia, uno dei più importanti dell’epoca della Magna Grecia. Se amate esplorare gli scavi e immergervi nel passato tra miti e leggende, un’escursione in questo estremo punto della Calabria che quasi saluta la costa pugliese e quella greca è d’obbligo.
4 giorni nella Riviera dei Cedri per fare il pieno di natura
Lasciata alle spalle la costa ionica e tagliando in due la regione attraversando la Sila e i suoi boschi, ancora una volta il mare si aprirà davanti ai vostri occhi, per andare alla scoperta dell’alto Tirreno e della Riviera dei Cedri, ultima tappa di questo viaggio in Calabria. Per fare il pieno di spiritualità e leggende, il Santuario di San Francesco a Paola (CS) vi accoglierà con le sue storie, le grotte solitarie, il “Ponte del Diavolo” e la sua aura mistica. Poi dirigetevi verso nord, per sfruttare al massimo gli ultimi giorni on the road sulle spiagge di Diamante, Scalea e Praia a Mare, con un’incursione sotto l’Arco Magno di San Nicola Arcella e un’escursione in deltaplano sopra l’Isola di Dino.
Il consiglio per gli amanti della montagna: se di acqua salata ne avete abbastanza, il viaggio in Calabria potete chiuderlo all’ombra del Parco Nazionale della Sila o in quello del Pollino. L’hashtag da seguire sui social è #CalabriaAlloStatoPuro ideato dalla cetrarese Laura Cipolla, che promuove itinerari per il trekking, percorsi in canoa, discese di rafting e cammini spirituali per tutte le stagioni, le tasche e le esigenze con guide esperte e appassionate del territorio nell’entroterra calabrese.