Lungo le strade della quinoa
Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2013 Anno internazionale della quinoa. Riflettori puntati, dunque, su questa pianta erbacea tipica delle zone andine che ha proprietà molto interessanti, non solo per chi viaggia: è l'unico vegetale commestibile a contenere tutti gli aminoacidi essenziali nelle stesse proporzioni del latte, è ricco di vitamine e fibre e, soprattutto, può essere coltivato in climi e ambienti diversi - anche se questo i popoli andini lo sanno da tempo. Chi lo considera uno degli assi nella manica donati dalla natura all'umanità per sconfiggere la fame nel mondo, o almeno per provarci, non è così lontano dal vero.

In questo articolo seguiremo le strade della prodigiosa piantina, facendo una ricognizione delle zone in cui è coltivata, e soprattutto mangiata, tra Perú, Ecuador e Bolivia. Andremo in giro tra gli altipiani delle Ande e saremo spesso ad alta quota. La quinoa ci sarà d'aiuto: per le sue proprietà, infatti, è uno degli alimenti base della dieta degli astronauti.
Bolivia, in giro per l'Altipiano meridionale
L'aspra, a tratti quasi primordiale geografia dell'Altopiano meridionale boliviano toccherà il cuore di chi ama i luoghi selvaggi e solitari. Questa regione prospera da sempre grazie alle miniere, all'allevamento dei lama e all'agricoltura: mais, patate e ovviamente quinoa. Un alimento ricco di proprietà benefiche, che sarà il tuo compagno fedele quando vorrai affrontare l'accecante distesa salata del Salar de Uyuni, uno dei luoghi più spettacolari del mondo, o avventurarti nel Parque Nacional Sajama, dominato dall'imponente cono innevato del suo vulcano, la vetta più elevata della Bolivia.
Un riferimento per gustare un piatto di quinoa in tutto questo splendore? Quando sarai a Uyuni, siedi in un locale intorno al mercato e non ordinare il solito panino o hamburger, che anche da queste parti vanno per la maggiore, ma un piatto di carne di lama e quinoa, accompagnato da una birra ricavata da questa pianta.
Ecuador, che cosa c'è in un granello?
Guardando verso le alture, si capisce che questo paese è un mosaico di campi coltivati: mais, patate, ma anche quinoa. Ricca fonte di proteine, questo granello della misura di una punta di spillo ha dato per secoli sostentamento agli incas, che lo chiamavano il Granello Madre. Nell'Ecuador rurale troverai ancora i prelibati granelli nella sopa de quinua (zuppa di quinoa) e in altre ricette, grazie alla loro importanza nelle culture locali, ma anche per la designazione di "supercultura" attribuita dall'ONU per il loro alto valore nutritivo.
Con i prezzi internazionali in aumento, oggi molte comunità rurali beneficiano di condizioni di mercato ottimali per realizzare buoni guadagni. E per farsi conoscere si sono dotate anche di mezzi radio: la loro emittente si chiama Escuelas Radiofónicas Populares del Ecaudor (ERPE), da ascoltare su AM 710, e il loro sito web è www.erpe.org.ec.
Il nuovo oro del Perù
Per secoli si è fatto un gran parlare dell'oro del Perú: era, naturalmente, un molto ambito minerale giallo che riempiva le stive dei galeoni nel loro viaggio di ritorno verso la Vecchia Europa. Oggi la rotta non è cambiata, è cambiato il carico, perché dal paese latinoamericano sbarcano sempre più numerosi sulle tavole europee i nutrienti e, se cucinati a dovere, saporiti chicchi di quinoa.
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Una delle regioni migliori per scoprire e assaporare le quasi infinite combinazioni che la quinoa consente sono le sponde del lago Titicaca. Il luogo ha un'aura mitica e meravigliosamente arcaica, con le sue acque dal blu intenso dalle quali, secondo le credenze andine, nacquero il sole e il pare e la madre di tutti gli incas. Sulle colline terrazzate che si spingono fino alle montagne più alte del paese, la coltivazione della quinoa è quasi altrettanto arcaica ma, come tutti i miti, piena di feconde applicazioni nel presente. Quelle che si ritrovano nella cocina novoandina (nuova cucina andina), che del benefico vegetale fa grande uso, per esempio nelle omelette servite nei ristoranti di Puno, magari come contorno di una bistecca d'alpaca.