Sulle tracce di Van Eyck, itinerario nelle Fiandre del Rinascimento Fiammingo
Impossibile parlare di Jan Van Eyck, genio dell’epoca Borgognona, senza legarlo indissolubilmente ad alcuni dei luoghi più iconici delle Fiandre. Tra mostre immersive e capolavori restaurati si va a spasso tra canali, chiese ed esperienze dedicate al Rinascimento Fiammingo e ai suoi esponenti più luminosi. Questo è un itinerario nelle meraviglie delle Fiandre e in alcune delle sue città più amate: da Bruges a Gent, passando per Mechelen, Lovanio e Bruxelles, sulle tracce lasciate da Van Eyck durante la sua (incredibile) vita.
Il viaggio nelle Fiandre di Van Eyck è un turbine di scoperte che comincia a Gent, una delle città più rappresentative dell’arte fiamminga, quella alla quale il pittore ha regalato la sua opera più rappresentativa, Il Polittico dell’Agnello mistico. E se è vero che proprio a Gent si può fare un’esperienza senza eguali alla scoperta del passato geniale e brillante del pittore, è allargando l’itinerario ad altre iconiche località belghe che ci si immerge nell’anima pura delle Fiandre tra natura, cultura e, ovviamente, arte. Tra i canali di Bruges, nella magnificenza di Lovanio e Mechelen e ovviamente nel cuore pulsante e cosmopolita di Bruxelles, i mille volti delle Fiandre si mostrano al loro meglio. Ovvero nella fulgida ed eterna bellezza che l’arte ha saputo restituire a questi luoghi, in uno scambio d’amore e orgoglio nazionale che si esprime al meglio nelle pennellate di Van Eyck e di tutti quelli che in lui hanno trovato ispirazione.
Benvenuti a Gent, la città che Van Eyck amava
Il tour di Gent alla scoperta del prezioso lascito artistico di Jan Van Eyck non può che iniziare nella splendida Cattedrale di San Bavone, lì dove nel 2021 è stato inaugurato un innovativo Visitor Centre che introduce e conduce alla sua opera più rappresentativa: quello sbalorditivo Polittico dell’Agnello Mistico che ha consacrato Van Eyck e la sua scuola a emblema delle Fiandre nel mondo. Nel palinsesto culturale di OMG, Van Eyck was here!, i cui eventi tra gastronomia, teatro, arti visive, design, moda e musica proseguono per tutta l’estate, si metterà al centro la vita e il genio di Van Eyck attraverso una serie di spettacoli e incontri diffusi nei luoghi più iconici di Gent. Nella Chiesa di San Nicola, esempio lucente di architettura gotica ed edificio religioso tra i più antichi della città, lo spettacolo multimediale tra luci e musiche che si chiama Lights on Van Eyck accende più di un riflettore sul grande passato dell’artista.
E per scoprire Gent attraverso i suoi occhi c’è il Seven Senses tour che parte dal Raadskelder (Sala Consiliare), oggi trasformato nel Van Eyck-shop and Meeting Point della città: da qui si snodano percorsi diversi, che possono essere creati dai visitatori in base all’ispirazione del momento. Non può mancare una visita al Museo di Belle Arti MSK: affacciato sul parco della Cittadella, ha al suo interno l’esposizione più interessante e variegata dedicata ai Maestri dell’Arte Fiamminga.
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Bruges, che ha accolto Van Eyck e la sua arte
Gent ha accolto Van Eyck a braccia aperte, regalandogli una location all’altezza del suo lavoro. Ma è Bruges la città delle Fiandre in cui il pittore ha scelto di vivere e morire. Approdato sulle sponde dei suoi canali nel 1432 per seguire il suo mecenate Filippo il Buono e onorare il lavoro di pittore ufficiale di corte, Van Eyck si è innamorato di Bruges, per motivi che ogni visitatore può capire intuitivamente una volta arrivato in città. E sebbene perdersi tra le sue vie senza alcuna meta sia il modo migliore per scoprirla, l’itinerario che segue il prezioso tracciato artistico di Van Eyck si sussegue su punti precisi: nel centro storico c’è il Prinsenhof, che durante il Rinascimento Fiammingo era residenza della Casata di Borgogna. Da qui Van Eyck partiva per quelle missioni che in tanti hanno descritto “da 007”, in una doppia vita il cui mistero non è mai stato dipanato (e forse per questo rimane ancora così affascinante). Nella Cattedrale di San Salvatore si ammira il coro da lui stesso progettato; mentre restano solo poche rovine della vicina Sint -Doonaskathedraal che ospitava un tempo la tomba del pittore. Oggi di quella tomba non vi è più traccia, eppure a Bruges la presenza di Van Eyck si respira ad ogni angolo, ricordando il suo legame indissolubile con la città.
Nel Museo Groeninge sono custodite due delle opere più rappresentative dell’Epoca Borgognona, ovvero la Madonna del Canonico Van der Paele (1436) e il Ritratto di Margherita van Eyck (1439), moglie del pittore. Sono quadri che, negli anni successivi, hanno ispirato e guidato il lavoro di tanti colleghi artisti della scuola fiamminga. Uno di loro è Hans Memling: nel Sint-Janshospitaal – Memling Museum si trovano alcune delle sue opere più importanti. Il viaggio dentro la Bruges dell’arte fiamminga finisce al Museo Gruuthuse, che con le altre due location si congiunge in un trittico di arte pura, racchiusi in tre edifici storici che oggi sono un magnete per appassionati d’arte e di bellezza.
Nel podcast Van Eyck è stato qui l’episodio Bruges, i mercanti e gli affari inquadra perfettamente la vivacità che si è sempre mossa tra le vie della città, la sua inscalfibile apertura al mondo esterno attraverso l’acqua, suo elemento caratteristico e pregnante. Un bel modo per avventurarsi alla scoperta dei suoi canali è proprio ascoltare il punto di vista eletto dei mercanti che nel Medioevo approdavano a Bruges portando pietre preziose e altri tesori. Lasciandosi guidare dalla presenza costante e brillante di Van Eyck, che conosceva bene le potenzialità immense della città, tanto da rimanerci per tutta la vita.
A Mechelen per scoprire gli antichi fasti del casato borgognone
Tra i 336 monumenti e palazzi protetti che corollano l’offerta artistica e culturale di questa bella cittadina nelle Fiandre non può mancare la visita al palazzo Hof van Busleyden, che nell’epoca di massimo splendore dell’impero borgognone era il centro della scena sociale e aristocratica e casa di Margherita d’Austria. Mechelen conserva ancora i fasti di quei tempi, quando era considerata il centro vivo dell’arte e della buona società.
Qui si avvicendavano scienziati e artisti come Van Eyck, personaggi influenti della filosofia e della letteratura. Una reggia da cui si irradiavano cultura e potere e dove oggi è possibile scoprire, stanza dopo stanza, l’incredibile eredità che quell’epoca ha lasciato al mondo. Oggi Mechelen, patria del carillon amatissima dalle famiglie, è anche una meta apprezzata dai cultori della birra, della vita slow e delle bellezze europee che nelle Fiandre esplodono tra arte e storia. Nell’episodio numero 6 del podcast Van Eyck è stato qui si parla anche di Mechelen e dell’influenza che questo polo culturale ha avuto su diversi esponenti dell’arte fiamminga, da Hans Memling a Rubens. Da ascoltare per fare un viaggio nel passato di questa città e comprendere il suo valore culturale, oggi più che mai ancorato al passaggio dei geni fiamminghi.
A Lovanio sulle tracce di Bouts
Non solo Van Eyck, ovviamente, può diventare stimolante compagno di viaggio in questo tour delle Fiandre. Nella vivace cittadina universitaria di Lovanio nella quale si può ammirare l’ateneo più antico d’Europa (la KU Leuven) si ritrovano alcune tracce di grandi pittori fiamminghi come Dieric Bouts. La sua Ultima cena, capolavoro custodito nella Chiesa di San Pietro sin dalle prime pennellate, è uno degli emblemi di questa destinazione da visitare assolutamente nell’itinerario alla scoperta dei segreti custoditi nelle Fiandre: al Museo M, oltre a godersi una bellissima vista sulla città dalla terrazza, il cuore gotico della regione belga si rivela in una collezione stupefacente.
Bruxelles, l’anima cosmopolita delle Fiandre
Se da un lato Bruxelles è la capitale politica del Belgio, cuore pulsante dell’UE e della NATO, centro nevralgico e istituzionale del paese dell’Europa tutta, dall’altro la città conserva ancora la sua anima romantica e raccolta, in cui il passaggio dell’epoca borgognona e dei suoi esponenti è ancora evidente. Il KBR Museum, ad esempio, è uno scrigno al cui interno è custodita la Cappella di San Giorgio, anche conosciuta come Nassau Chapel. Perfettamente integrata nella modernità dell’edificio già sede della Royal Library, la Nassau Chapel conserva una stupefacente collezione di manoscritti, una vera eccellenza se si vuole fare un tuffo nell’arte dei miniaturisti che hanno fatto grande il Nord Europa.
Tutta la città – la cui offerta turistica si muove tra cultura, design, vita outdoor e questo grande patrimonio storico e letterario visitabile tra palazzi e musei – è un calderone di innovazione e memoria. In questo sono la perfetta rappresentazione delle Fiandre, regione dall’animo gentile e sfaccettato. Che nel ricordo dei grandi artisti come Jan Van Eyck sanno offrire a local e visitatori un’esperienza completa, variegata e in virtuoso equilibrio tra passato, presente e futuro.