In giro per Helsinki per imparare ad essere felici come i finlandesi

Arrivando a Helsinki in aereo, le nuvole svelano una manciata di terre piatte in un brodo di Mare del Nord. Mi viene in mente il libro delle medie che raccontava di come qui le montagne siano basse perché più vecchie. La terra si rimpicciolisce con l’età, come gli esseri umani. Sento il vento soffiare attorno all’aereo, portandoci verso una terra antica, che racconta le fiabe come farebbe una nonna.

Allas Sea Pool e il Katajanokka District a Helsinki ©Jussi Hellsten Photo courtesy by Helsinki Material Bank
Allas Sea Pool e il Katajanokka District a Helsinki ©Jussi Hellsten Photo courtesy by Helsinki Material Bank
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Del resto, se la Finlandia è il paese più felice al mondo, lo è anche grazie al suo rapporto con la natura, con la tradizione strettamente legata alla sopravvivenza in questi ambienti estremi e a una società che ha voluto crescere senza pretendere troppo da nessuno, ma chiedendo qualcosa a tutti. Sono qui per incontrare gli Happiness Hackers, persone che hanno lavorato molto su cosa le rende felici e che sono pronte a condividere le loro scoperte. Ogni persona è legata ad un luogo, a un modo di viverlo, alla scelta di come rapportarsi all’ambiente che la circonda. Ecco allora quello che ho imparato, sperando che il vostro prossimo viaggio in Finlandia, sia anche un percorso interiore per capire cosa possiamo fare per essere un po’ più finlandesi, o un po’ più felici.

Sulla terrazza della biblioteca Oodi ©Jussi Hellsten Photo courtesy by Helsinki Material Bank
Sulla terrazza della biblioteca Oodi ©Jussi Hellsten Photo courtesy by Helsinki Material Bank

Tanti modi (alternativi) per scoprire Helsinki ed essere felici

Helsinki si è sviluppata a partire dal 1816, quando divenne la capitale sotto la dominazione russa. La maggior parte degli edifici del tempo sono opera dell’architetto tedesco Carl Ludwig Engel, quindi non stupitevi se troverete una mano comune nel grandioso disegno che lega la Cattedrale, la Piazza del Senato o la Biblioteca Nazionale. Non mancate di fare una visita alla stazione centrale, con le sue solenni statue di granito a guardia dell’ingresso, o al Museo d’Arte Ateneum, che ospita una collezione di arte classica che va dal rococò ottocentesco ai movimenti artistici del XX secolo. Ma così facendo, state veramente vivendo il meglio di quel che Helsinki ha da offrire?

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Lena Salmi, 70 anni, skater © Giulia Grimaldi/Lonely Planet Italia
Lena Salmi, 70 anni, skater © Giulia Grimaldi/Lonely Planet Italia

Lo chiediamo a Lena Salmi, una skater settantenne, che ci mostra la sua giornata tipo per essere felice a Helsinki. Si inizia con un gelato per colazione, perché non ha senso dare il via alla giornata senza un po’ di buonumore, poi si prosegue con una nuotata all’Allas Sea Pool, il centro accanto alla Piazza del Mercato dove si trovano piscine d’acqua dolce e salata, oltre che saune e altri impianti wellness. Le piscine sono aperte fino alle 21 e in autunno e in inverno si può nuotate al chiaro di luna, ma per Lena il nuoto fa parte della routine mattutina, da ripetere cinque volte a settimana. Per questa ragazza di città, si tratta del principale contatto con la natura, e da buona finlandese non può farne a meno. Poi però è il momento di girare per le strade, in monopattino o in skate. “Ho imparato a 63 anni: non è difficile devi solo volerlo fare. Ho iniziato da sola e pensavo che i ragazzi avrebbero riso di me, invece sono stati tutti molto accoglienti. Non sono la più brava skater, ma la più felice. Sono un’ispirazione per chi mi dice che si sentiva troppo vecchio per farlo, magari a soli 20 anni!” Dice Lena, mentre fa qualche trick con il suo monopattino, prima di mostrare il taccuino dove disegna i tag con cui personalizza le tavole da skate. “Quando non vado in skate, disegno: c’è qualcosa di liberatorio nel momento in cui tracci il tuo primo tratto di vernice su un muro”.

La stazione centrale © Beatrice Bucht Photo courtesy by Helsinki Material Bank
La stazione centrale © Beatrice Bucht Photo courtesy by Helsinki Material Bank
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Se volete skatare, o guardare chi sa farlo davvero, andate nella piazza davanti alla biblioteca Oodi. Anzi, andateci anche se non vi interessa lo skate, e poi entrate in questo tempio della cultura: è il modo migliore per capire cosa voglia dire vivere in Finlandia. Al piano terra c’è una prosecuzione dello spazio pubblico della piazza, perché quando fa freddo è meglio avere una piazza indoor dove giocare a scacchi, ballare o semplicemente stare insieme. Salendo trovate un piano dedicato al tempo libero che comprende stampanti 3D, scanner 3D, macchine da cucire, stampanti di grandi dimensioni, una sala di registrazione, una sala dedicata all’arte e anche una cucina, tutto gratuito e a disposizione dei cittadini, basta prenotarsi. Salendo ci sono i libri, una grande terrazza, un caffè e altri servizi da scoprire un po’ alla volta.

Proseguite la ricerca del lato più urban di Helsinki spostandovi verso il Peloton (dove potete mangiare della pasta fatta a mano che non vi farà sentire nostalgia di casa) e da lì preparatevi a una passeggiata tra arte, negozi dell’usato e caffè hipster. Partite dalla Galleria Huuto, dove potete rinfrescarvi con i colori dell’arte contemporanea finlandese, poi raggiungete Hoochie Mama Jane o Ansa per aggiungere un capo dal sapore scandinavo al vostro guardaroba e prendete un caffè al Café Clé (resterete stupiti da quanto sia grande l’amore dei finlandesi per il caffè).

La vista dal parco Kaivopuisto ©Omar El Mrabt Photo courtesy by Helsinki Material Bank
La vista dal parco Kaivopuisto ©Omar El Mrabt Photo courtesy by Helsinki Material Bank

Del resto, creare è un altro modo per essere felici. A testimoniarlo questa volta è Tero Kuitunen, un designer che durante il lock down ha iniziato a sperimentare con la ceramica e che ora ha sviluppato un suo stile fatto di colori vivaci e oggetti inaspettati che fanno sempre emergere un sorriso, come i suoi wurstel in ceramica. Fare un workshop è un’ottima idea per dedicare del tempo a se stessi lasciando che sia il nostro lato più spontaneo a interagire con la creta e a raccontare qualcosa di noi. Se, però, prima di mettervi all’opera avete bisogno di ispirazione, oltre ai musei tradizionali prevedete una visita al’Iittala & Arabia Design Center: all’ottavo piano di un imponente edificio degli anni ’30, c’è il Designmuseo Arabia, dove sono riuniti i lavori più brillanti della storia del design delle storiche aziende Iittala e Arabia, mentre se prenotate un tour privato potrete anche sbirciare nel dipartimento artistico per vedere un caso particolare di arte e produzione di massa.

Non c’è posto migliori per finire una lunghissima giornata d’estate a Helsinki se non al ristorante Elm. Il patio di legno della storica dimora di Puistokatu 4 condivide i colori e profumi dei fiori con l’adiacente parco cittadino Kaivopuisto. Lukas Balac è uno dei fondatori di questo piccolo angolo di paradiso, dove si servono piatti di ispirazione mediterranea e balcanica ma con prodotti rigorosamente locali: la politica è quella dello zero waste (non si butta via niente, ma per davvero, seguendo un vero e proprio metodo sperimentale) e ogni scelta è dettata in primis dal desiderio di preservare al meglio l’ambiente. Per fortuna il risultato è anche un’ottima cena!

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La sauna a Lonna ©Leena Karppinen Photo courtesy by Helsinki Material Bank
La sauna a Lonna ©Leena Karppinen Photo courtesy by Helsinki Material Bank

La natura tutto intorno ad Helsinki

Helsinki non è solo la capitale di uno stato, ma anche il centro attorno a cui convergono più di 300 isole. E per quanto lo avessi letto più e più volte, soltanto una volta arrivata qui, con il sole che non finisce mai per calare davvero, che tutte queste informazioni assumono un senso. Il tramonto continuo, incastrato tra terra e mare e terra e altro mare, regala un’estate stretta nel tempo ma dove non ci si può mai fermare davvero. E la pace non la si cerca nel sonno, che sa d’inverno, ma nella natura.

Iniziate in modo semplice, da Lonna, una minuscola isola appena oltre Suomenlinna. Le sue grandi saune pubbliche offrono rilassanti viste sul mare, dove sorseggiare uno dei numerosi drink che i finlandesi associano alla sauna, o dove tuffarvi e salutare i traghetti di passaggio. C’è anche un ottimo ristorante, per cui non lasciate l’isola senza aver assaggiato il ruisleipä con il burro, un pane di segale che sembra più una torta che una pagnotta e che vi scalderà il cuore tanto quanto la sauna.

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Marko Leppänen sull’isola di Vartiosaari © Giulia Grimaldi/Lonely Planet Italia
Marko Leppänen sull’isola di Vartiosaari © Giulia Grimaldi/Lonely Planet Italia
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Quando poi siete pronti a spingervi un po’ oltre, allora contattate Adela Pajunen & Marko Leppänen, una coppia di ricercatori che con il loro progetto Terveysmetsä (Health Forest) analizza il rapporto ancestrale che i finlandesi hanno con la natura e lo ripropongono sotto forma di passeggiate. Camminerete tra le foreste dal sapore di mare dell’isola di Vartiosaari, assaggerete i germogli di abete (spruce sprout), riposerete i piedi nudi su rocce granitiche vecchie come il mondo, vi sdraierete a pancia in su a fissare il cielo e camminerete al contrario. Tante piccole pratiche per rendersi conto della bellezza che vi circonda prima di ringraziare Tapio, il dio della foresta.

E proprio Tapio è il responsabile della conclusione epica di questo viaggio alla ricerca della felicità: non la divinità nordica, ma Tapio Hakanen conosciuto come DJ Orkidea. Dopo anni passati a far ballare la tribù dei rave illegali, ha scoperto che ciò che lo rende più felice è unire musica, amici e natura. Provate l’esperienza di una festa su una sauna galleggiante e non potrete che essere d’accordo con lui: sauna, birre fresche, barbecue, la possibilità di tuffarsi nell’acqua fredda mentre il sole non smette di tramontare, stiracchiando il più a lungo possibile questo momento nella vostra memoria.

In barca verso la sauna galleggiante © Giulia Grimaldi/Lonely Planet Italia
In barca verso la sauna galleggiante © Giulia Grimaldi/Lonely Planet Italia

I consigli dei finlandesi per essere felici

Alla fine di questo tour nella felicità finlandese, è chiaro che non c’è una ricetta perfetta, ma ci sono ingredienti ricorrenti, di cui è bene fare tesoro. Ecco una piccola lista, da riguardare ogni tanto, anche solo per renderci conto che, alla fine, siamo felici più spesso di quanto pensiamo.

 

-      Guardare la superficie dell’acqua in estate e ricordarselo d’inverno

-      Camminare scalzi sulle rocce

-      Sdraiarsi e guardare un bel paesaggio per almeno 40 secondi

-      Lasciare che tutti abbiano accesso ai frutti della terra (la legge “every men’s right, per i finlandesi è sacra)

-      Lasciare che la foresta (la natura) si prenda cura di noi

-      Stare in silenzio in compagnia senza sentirsi in imbarazzo per fare una pausa e rendersi conto di essere felici in quel momento

-      Fare la sauna

-      Nuotare nel mare freddo

-      Salutare le navi che passano

-      Essere sostenibili e convincere gli altri ad esserlo

-      Celebrare le stagioni

-      Mangiare un gelato a colazione quando si è arrabbiati

-      Dipingere

-      Creare qualcosa con le nostre mani

-      Ballare insieme agli amici

-      Mangiare il pane con il burro

-      Vivere in una società in cui ti senti libero ma tutelato

-      Trovare equilibrio tra lavoro e tempo libero

-      Andare in bicicletta

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Finlandia

Giulia è stata ospite di Visit Finland. I collaboratori di Lonely Planet non accettano gratuità in cambio di recensioni positive.

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