In Francia anche le maratone sanno di vino

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Come si fa a rendere divertente una maratona? Si aggiunge il vino. La scrittrice, appassionata di vino e podista (in quest'ordine) Anna Richards vive a Lione e sostiene che la migliore maratona di vino in Francia si svolga nel Beaujolais

La Marathon du Beaujolais © Morgan Bove
La Marathon du Beaujolais © Morgan Bove
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Di questi tempi, anche le degustazioni di vino sono diventate ginniche. La prima maratona del vino al mondo, la Marathon du Médoc (vicino a Bordeaux), si è tenuta nel 1985 e da allora le competizioni di corsa infuse di vino sono spuntate in tutto il mondo. Piuttosto che integratori e bustine di liquidi, i corridori che partecipano alla Maratona di Médoc si ricaricano con ostriche e gelato (la Francia è il paese dell’haute cuisine, d’altronde). Tuttavia, assicurarsi uno dei tanto ambiti pettorali è diventato un’operazione quasi militare, al pari dell’accaparrarsi un biglietto per il Glastonbury.

Degna rivale della corsa di Médoc è la Marathon du Beaujolais, che si svolge nella Francia orientale. Ho partecipato alla Mezza Maratona di Beaujolais a novembre e posso confermare che dà davvero del filo da torcere a Médoc.

Beaujolais, vigneti, Francia
La Marathon du Beaujolais celebra la regione, la cucina, il vino e la cultura della Francia © PHB.cz (Richard Semik)/Shutterstock

Avrete sentito parlare della Marathon du Médoc

La Marathon du Médoc è una sfilata carnevalesca a base di abiti sgargianti, musica dal vivo e 23 vini da degustare, in cui i più famosi castelli lungo il percorso aprono le vigne e le cantine ai corridori. Ci sono anche bancarelle che offrono prelibatezze locali come ostriche, entrecôte, prosciutto, formaggio e frutta. Médoc è un evento spettacolare, ma essendo la maratona del vino più conosciuta al mondo, e con un numero di partecipanti limitato a 8000 persone, i biglietti sono già quasi sold out. Inoltre, la maratona si svolge ogni anno alla fine dell’estate (nel 2023, sarà il 2 settembre), periodo in cui hotel, voli e treni hanno prezzi esorbitanti e le temperature si aggirano attorno ai 27 gradi.

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Aspettatevi foto ricordo della maratona incorniciate da un bel cielo blu e di sudare merlot. La corsa del Médoc è un anello panoramico che tocca castelli e vigneti, e per fortuna il percorso è abbastanza pianeggiante. Al contrario, la Maratona del Beaujolais è lineare (inizia a Fleurie, paesino da cartolina, e termina a Villefranche-sur-Saône) ed è in gran parte in discesa. La quota di partecipazione alla corsa di Médoc costa 96€ (prezzo base), contro i 65€ della Maratona del Beaujolais. Vi sembrerà costosa per essere una semplice corsa, ma in realtà è un prezzo onesto se si tiene conto di tutte le degustazioni di vino e il cibo inclusi. In entrambi i casi, i partecipanti ricevono un pacchetto di benvenuto che include una bottiglia di vino. (Si sconsiglia di berla durante il riscaldamento.)

I partecipanti alla Marathon du Médoc banchettano a ostriche © Philippe Lopez / AFP / Getty Images
I partecipanti alla Marathon du Médoc banchettano a ostriche © Philippe Lopez / AFP / Getty Images

Ma forse non avrete sentito parlare della Marathon du Beaujolais

Il Beaujolais è una regione per chi ama degustare il vino senza pretese. Molti dei cru (appezzamento delimitato produttore esclusivo di un vino) hanno vinto premi, ma questo non impedisce ai viticoltori di divertirsi un po’.

Il Beaujolais Nouveau è diventata una festa popolare in tutto il mondo. Un tempo considerata un’abile trovata pubblicitaria, questa tradizione fu un’idea dell’enologo Georges Duboeuf, quando negli anni ’70 arrivò a New York per piazzare una cassa della vendemmia di quell’anno. Oggi, le celebrazioni si svolgono in tutto il mondo, da San Francisco a Londra, ogni novembre, con feste particolarmente scoppiettanti in Giappone (le persone fanno letteralmente il bagno nel vino). In nessun’altra città i festeggiamenti sono così chiassosi, eccetto nel Beaujolais stesso, il cui evento culminante è la Marathon du Beaujolais.

Il percorso si snoda toccando 12 paesini, con ben 15 degustazioni lungo il percorso. Se l’idea di correre per 42km vi fa scappare nella direzione opposta, per voi c’è anche un percorso di 12km con tre degustazioni, o la mezza maratona di 21km, quella che ho scelto io, con 9 diverse soste di degustazione previste (in teoria, ma in pratica l’ultimo pitstop ha 10 stand di vino in fila). 

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Pari importanza viene conferita all’abbigliamento. A meno che non siate Mo Farah, pantaloncini e canotta in lycra vi faranno sembrare leggermente ridicoli (questa non è la maratona in cui si punta a stabilire un nuovo record personale). Puntate all’effetto "wow" piuttosto che alla praticità: carrelli del supermercato, locomotive di cartone e cavalli finti. Il miglior vestito che ho visto è stato quello della defunta regina Elisabetta II, che non so come è riuscita a correre con una bottiglia di Beaujolais in equilibrio su un vassoio da tè d’argento circondata da biscotti Rich Tea.

I primi due pitstop degustazione esauriscono le scorte in fretta, soprattutto se arrivate con l’ultima ondata di corridori, ma non disperate. Più si va avanti, più si materializzano punti ristoro, molti dei quali distribuiscono bottiglie piene invece di riempirvi il bicchiere. Il percorso passa dentro e fuori le cantine, con musica dal vivo e DJ set, mentre botti di vino su ruote fungono da podio rotante o da corsia preferenziale in caso di caviglia rotta a seconda del livello di ebbrezza. 

Il travestimento è incoraggiato © Morgan Bove
Il travestimento è incoraggiato © Morgan Bove

Poiché l’evento si svolge a novembre, le temperature sono molto più fresche rispetto alla corsa del Médoc e i vigneti si tingono di color cremisi e arancio bruciato. I paesini del Beaujolais lungo il percorso sono costruiti con una pietra locale che diventa particolarmente luminosa alla luce del sole.

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Indipendentemente dalla lunghezza, tutti i percorsi terminano nella capitale del XIII secolo, Villefranche-sur-Saône, e seguono strade di campagna per lo più asfaltate, con alcuni tratti fangosi che attraversano i vigneti. Ci sarebbe un limite di tempo ufficiale (sette ore per la maratona, quattro ore per la mezza) per concluderla, ma dato che la gente del Beaujolais non è nota per la puntualità, non è stata rispettato quando io ho partecipato alla corsa. Nel 2022 hanno partecipato oltre 20.000 corridori, creando un’atmosfera di festa senza precedenti.

Possiamo dire di essere in Francia se il cibo non riveste una parte? Nonostante ci siano le ostriche (e siamo molto lontani dal mare), i grandi classici includono bocconcini di bistecca, formaggio Comté e cioccolato in abbondanza. 

In entrambe le maratone, le cantine invitano i partecipanti a degustare un bicchiere (o due o tre) di vino © Morgan Bove
In entrambe le maratone, le cantine invitano i partecipanti a degustare un bicchiere (o due o tre) di vino © Morgan Bove

Come partecipare a una corsa del vino in Francia

Le iscrizioni alla Marathon du Beaujolais sono già aperte. I pacchi gara devono essere ritirati di persona (o da un amico che può mostrare la foto del vostro documento d’identità) uno o due giorni prima della maratona. Per partecipare a una competizione in Francia bisogna presentare una nota firmata dal proprio medico in cui si attesta che avete la forma fisica per sottoporvi allo sforzo. Il modulo da portare al dottore può essere scaricato qui ed è valido per un anno. 

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Le opzioni di alloggio a Villefranche-sur-Saône scarseggiano, ma Lione (30 minuti di treno) ha molte soluzioni, oltre a innumerevoli feste Beaujolais Nouveau per prolungare l’euforia della corsa. Lione è raggiungibile da Parigi con due ore di treno ad alta velocità o con l’aereo per Lione-Saint-Exupéry.

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