Cosa vedere e fare a Pechino: arriva la guida alla capitale della Cina

Pechino – o Beijing, se preferite la trascrizione moderna – è un viaggio dentro la storia, la cultura e l’energia incontenibile della Cina contemporanea. Situata nel cuore pulsante del nord del Paese, è un mix di antichi templi, grattacieli avveniristici e una cucina che vi farà innamorare. Ecco i nostri consigli su cosa vedere a Pechino e dintorni, con tappe imperdibili e consigli pratici per vivere un’esperienza autentica, ma trovate la nuova guida completa sul nostro sito.


Pagode nella Città Proibita ©V_E/Shutterstock
Pagode nella Città Proibita ©V_E/Shutterstock
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Città Proibita e dintorni: l’anima imperiale di Pechino

È passato appena un secolo da quando l’ultimo imperatore lasciò la Città Proibita, l’antica roccaforte divina dalla quale Pechino si irradia verso l’esterno, dove potrete scoprire i fasti e le tragedie dei regni di 24 imperatori e relative consorti, con le loro corti di eunuchi e concubine.

Sebbene sia possibile visitare la Città Proibita anche in poche ore, il complesso è talmente colossale che per esplorarlo a fondo occorre una giornata intera. Proprio come al Louvre, non si riesce a vedere tutto in una volta, perciò concentratevi sulle parti che vi sembrano più interessanti.

Molti visitatori sono catturati dagli imponenti palazzi cerimoniali e dalle piazze d’armi della Corte Esterna (parte meridionale), ma a regalare vere emozioni è la Corte Interna, vale a dire il labirinto di cortili e palazzi di dimensioni più ridotte che si sviluppa a nord.

Pechino, la città che unisce storia e futuro ©iamlukyeee/Shutterstock
Pechino, la città che unisce storia e futuro ©iamlukyeee/Shutterstock

Templi, parchi e meraviglie naturali

Tra i luoghi più suggestivi da vedere a Pechino spiccano alcuni templi. Ecco i nostri preferiti.

Il Tempio del Cielo (Tempio Tianning)

Risalente ai tempi in cui i kitai regnavano a Pechino, la pagoda ottagonale del Tempio Tianning è non solo l’edificio religioso più antico di Pechino (1120 circa), ma anche il più imponente: misura infatti ben 57,8 m di altezza e ha 13 gronde, con splendidi bassorilievi che corrono tutt’intorno alle mura esterne. Situato a sud-ovest del centro città, il tempio è poco visitato e lontano da quasi tutti i luoghi di interesse. La fermata della metro più vicina è Daguanying (linee 7 e 16), ma è più

Il Tempio dei Lama

Il magnifico Tempio dei Lama è un crescendo di padiglioni via via più sacri, che si susseguono tra nuvole di incenso e svolazzanti iscrizioni mancesi, tibetane e mongole. Trasformato da dimora principesca in monastero lamaista nel XVIII secolo, offre un’introduzione approfondita al buddhismo tibetano.

Prendete un mazzetto di bastoncini di incenso gratuiti prima di varcare la prima porta. Per recitare una preghiera, accendete tre bastoncini e, dopo esservi prostrati tre volte, deponeteli nel braciere. Sono invitati a farlo anche i visitatori di fede non buddhista.

Il Tempio Dongyue

Dedicato al Tai Shan, la più orientale delle cinque montagne taoiste cinesi, il Tempio Dongyue è un luogo inquietante, per quanto affascinante, e uno dei templi più singolari di Pechino, i cui ambienti non illuminati sono pervasi da un’atmosfera cupa ma di autentica spiritualità. Si distingue in particolare per una serie di macabri diorami rappresentanti i 76 ‘dipartimenti’ che amministrano la giustizia divina nell’aldilà taoista, tra cui il dicastero dei Fantasmi Erranti e quello per l’Attuazione di 15 Morti Violente. Non meno 116 affascinanti sono le altre zone, come il vasto Tempio Daiyue, consacrato al dio del Tai Shan, che siede all’interno e gestisce i 18 livelli dell’inferno taoista. I momenti migliori per visitare il Dongyue sono quelli festivi, soprattutto il Capodanno cinese e la Festa di Metà Autunno, quando l’atmosfera è quanto mai vitale. Gli edifici sul retro sono stati convertiti in un museo di tradizioni popolari dove sono esposti oggetti che spaziano dalle macine e le lacche agli aquiloni ai gioielli di scena usati dagli attori.


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La Grande Muraglia cinese in tutto il suo splendore ©aphotostory/Shutterstock
La Grande Muraglia cinese in tutto il suo splendore ©aphotostory/Shutterstock

Cosa vedere a Pechino e dintorni: il fascino oltre la città

La Grande Muraglia

La Grande Muraglia, una delle opere più imponenti realizzate dall’uomo, si snoda per migliaia di chilometri lungo il confine storico dell’impero cinese. I tratti più noti sono facilmente raggiungibili da Pechino e richiamano ogni anno milioni di visitatori con le loro pietre restaurate e i servizi mirati.

Oggetto di minuziosi restauri fin dagli anni ’50, Badaling è il centro del turismo sulla Grande Muraglia, tanto da esserne diventata sinonimo stesso per molti turisti occidentali. È possibile visitarla facilmente con i tour di gruppo, che spesso offrono un servizio porta a porta e guide competenti, ma anche per conto proprio, grazie al treno ad alta velocità che arriva da Pechino. Nonostante le folle, la posizione comoda dalla capitale e i panorami mozzafiato fanno di Badaling una delle mete più ambite al mondo per gite in giornata. In termini architettonici, le fortificazioni di Badaling risalgono l’epoca d’oro del XVI secolo, ma in realtà esistono da più di 2000 anni, dal periodo degli Stati Combattenti. Le mura furono progettate con una larghezza di 4-5 m per fare spazio a 10 uomini in piedi uno accanto all’altro e permettevano gli spostamenti a cavallo da una torre all’altra. Badaling ebbe un ruolo strategico fondamentale, soprattutto dopo che Pechino divenne la capitale dei Ming nel 1421.

Se volete evitare i tour operator di Badaling, il treno ad alta velocità che arriva da Pechino è veloce ed economico. Parte dalla stazione di Qinghe e raggiunge in meno di 30 minuti la stazione di Badaling, situata a pochi passi dall’ingresso principale. Ci sono alcuni treni anche dalla stazione Beijing Nord. Le sezioni di Mutianyu e Jinshanling offrono viste spettacolari e meno folla rispetto a Badaling.

Organizzate la visita quanto prima. A Badaling sono ammessi 65.000 visitatori al giorno e nei periodi festivi ci sono molte richieste. Anche i tour a Mutianyu possono essere al completo.

Il Palazzo d’Estate

Il vasto distretto di Haidian si estende fino alle Colline Occidentali, le stesse che da secoli offrono ai pechinesi rifugio lontano dalla polvere, dall’afa e dal rumore del centro storico. Qui sorge il Palazzo d’Estate (Yiheyuan), il più illustre superstite dell’immensa tenuta reale di cui facevano parte il Vecchio Palazzo d’Estate (Yuanmingyuan) e i templi delle Colline Profumate. Oggi Haidian è famosa soprattutto per le sue università, che gravitano attorno al centro commerciale e studentesco di Wudaokou. Ai suoi margini, Zhongguancun è il polo tecnologico e innovativo di Pechino.

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Cultura e modernità: tra arte, grattacieli e teatro

Non perdetevi una serata all’Opera di Pechino per ammirare costumi, gestualità e musica tradizionale. Chi ama l’arte contemporanea, troverà pane per i suoi occhi nella 798 Art Zone, un ex complesso industriale oggi pieno di gallerie, caffè e installazioni creative.

Per vedere la Pechino del futuro, dirigetevi a Guomao, il distretto finanziario, tra torri di vetro e skyline in continua evoluzione.


Dove mangiare a Pechino: tra street food e anatra alla pechinese

I ristoranti di Pechino offrono una gamma infinita di sapori. Il piatto simbolo? Ovviamente l’Anatra alla Pechinese, da gustare arrotolata in crepes sottili con salsa di fagioli dolci e cipollotto.

Provate anche i ravioli (jiaozi), gli spiedini di strada, i noodles saltati e le zuppe piccanti nei mercati notturni.

Pechino cosa comprare

Un QR code qui, un QR code là… abbracciate l’economia senza contanti facendo incetta di souvenir.

Andate in cerca di falso antiquariato, artigianato e kitsch comunista al Mercato di Panjiayuan, il più grande e affollato di Pechino. Esplorate i vicoli di Dashilar e Liulichang Cultural Street, pieni di botteghe di gioielli di porcellana, negozi d’arte, antiquari e librai. Guardate come i cocci di vasi antichi vengono trasformati in orecchini, ornamenti e scatole al Laboratorio di Porcellane Caicifang. Esaminate con attenzione i fili di perle di acqua dolce del Zhejiang al Mercato delle Perle di Hongqiao, fuori dal Tempio del Cielo. Assaggiate spuntini tipici come i tortini di carne andando in cerca di ventagli, ciabatte di stoffa e seta lungo la pedonale Qianmen Dajie. Acquistate un panetto di raro tè Pǔ’ěr o un pregiato Oolong Iron Guanyin al Mercato del Té di Maliandao.

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Lasciatevi andare allo shopping nei vari mercati della città ©Fotokon/Shutterstock
Lasciatevi andare allo shopping nei vari mercati della città ©Fotokon/Shutterstock

Come arrivare e come muoversi

Pechino è raggiungibile in aereo, treno e autobus o combinando nave e treno, ma la maggior parte dei viaggiatori stranieri arriva in aereo, atterrando al Beijing Capital International Airport (PEK) o al Beijing Daxing International Airport (PKX).

Beijing Capital International Airport

Il treno Airport Express collega i Terminal 2 e 3 al centro di Pechino arrivando alla stazione della metropolitana Dongzhimen, con interscambi con le linee 2, 10 e 13.

Beijing Daxing International Airport

Questo aeroporto serve Pechino, Tianjin e la provincia dello Hebei. Il treno che circola sulla Beijing–Xiong’an Intercity Railway è diretto alla stazione ferroviaria di Beijing Ovest, collegata alle linee 7 e 9 della metropolitana. Seppur più frequente, la metropolitana al momento serve da Daxing solo la stazione Caoqiao, a sud della città, dove può cambiare sulle linee 10 e 19. Il tragitto fino in centro è però ancora lungo.

Inquinamento Pechino: serve preoccuparsi?

Sebbene Pechino sia nota per l’alto tasso di inquinamento dell’aria, la situazione è in continuo miglioramento. Tuttavia, spesso si registrano ancora livelli superiori alla ‘soglia di sicurezza’ e i viaggiatori con problemi respiratori cronici farebbero bene a controllare l’indice di qualità dell’aria prima di partire.

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Quando andare a Pechino

Pechino è più bella in primavera (apr-mag) e autunno (set-ott), ma evitate la settimana successiva alla Festa Nazionale (1° ottobre).

La primavera è molto piacevole, ma può essere guastata dalle tempeste di polvere che arrivano dal Deserto del Gobi a marzo e all’inizio di aprile.

In estate il clima è caldo e umido, ma mitigato da frequenti temporali.

L’autunno regala cieli sereni e temperature gradevoli ed è il momento ideale per visitare la Grande Muraglia.

L’inverno è invece accompagnato da giornate fredde e buie, con venti pungenti che scendono dalla steppa. In compenso, le temperature sotto lo zero di gennaio e febbraio offrono la possibilità di pattinare sui laghi ghiacciati della città. 

Guide e prodotti consigliati:

Guida di viaggio

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