A spasso per Pesaro, Capitale della Cultura 2024

Redazione Lonely Planet
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Gemma delle Marche, Pesaro sarà la Capitale della Cultura 2024. E il motivo è presto detto: è sintesi perfetta tra la leggerezza delle città romagnole e la storica autorevolezza dei borghi marchigiani. Ecco dunque un itinerario per scoprire la città e i suoi immediati dintorni tra mare, arte e, ovviamente, buona cucina.

Villa Imperiale degli Sforza a Pesaro
Veduta sulla Villa Imperiale degli Sforza. Credits: istock
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Pesaro è città con due anime, luogo incastonato nel cuore salmastro delle Marche. In lizza con altre 9 finaliste per aggiudicarsi il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024 (nel bienno attuale è Procida), alla fine l’ha spuntata con concorrenti agguerritissime. Pesaro ben rispecchia l’anima godereccia dei lidi romagnoli e la bellezza dei borghi marchigiani che si muovono tra cultura e storia. Tra ville liberty, musei e monumenti, questa città è summa esemplare di come l’arte possa amalgamarsi senza esitazioni con un’atmosfera pop, che riempie di giovani il lungomare nelle sere d’estate. E per organizzare al meglio la vostra prossima vacanze nelle Marche, continuate a leggere.

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Piazza del Popolo e Palazzo Ducale


Il viaggio a Pesaro non può che iniziare in questa piazza, per secoli al centro del potere politico cittadino e oggi spettacolare avamposto per godersi il tramonto. Da qui si staglia Palazzo Ducale con le sue arcate, i finestroni con fregi, i merli: un tuffo nella storia della città, che affonda le sue origini, con i primi insediamenti, all’Età del Ferro.


La città di Rossini


Impossibile passare da Pesaro senza imbattersi nell’opera del compositore Gioachino Rossini, che qui è nato e cresciuto. Alla sua morte, parte del suo mastodontico patrimonio artistico è passato al comune, che oggi espone i segni del suo passaggio in alcuni luoghi di culto. Primo tra tutti il Conservatorio a lui intitolato, oggi presidio di arte e musica per centinaia di studenti, un tempo tra i possedimenti del compositore. Da vedere quando è possibile la visita, oltre alle stanze adibite ad aule, l’affrescata Sala dei Marmi, il Tempietto Rossiniano, che custodisce cimeli e autografi di Rossini; infine l’Auditorium Pedrotti. Immancabile poi un passaggio al Teatro Rossini, che sorge sulle ceneri del Teatro del Sole eretto nel 1637 e poi ricostruito e intitolato al compositore. Infine, la casa natale di Rossini cui si accede con i biglietti cumulativi Musei Civici e Domus dell’Abbondanza.


Cosa vedere a Pesaro in un giorno


Imperdibile la Cappella Municipale di Sant’Ubaldo, nato come edificio ex voto e poi diventato monumento di ricordo dei caduti pesaresi delle Guerre. Villino Ruggeri, che si ammira dal Piazzale della Libertà a sinistra della ‘palla di Pomodoro’ (la sfera di Arnaldo Pomodoro che domina questo punto cittadino) è un bellissimo villino color verde acqua, realizzato tra il 1905 e il 1907 e ancora oggi simbolo della vocazione liberty di Pesaro. Imperdibile poi un passaggio alla Chiesa del Nome di Dio: all’esterno piuttosto anonima, è all’interno che regala un tuffo in un passato inquietante e affascinante. Costruita nel 1577 dalla confraternita del Nome di Dio, oggi è un edificio amatissimo da chi ama immergersi in un’atmosfera criptica, artefatta, in cui simboli di vita e morte si intrecciano.

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La necropoli picena di Novilara


Una chicca per chi desidera esplorare i dintorni di Pesaro: il sito di Novilara, a pochi chilometri dalla città percorrendo la Strada dei Colli. Qui alla fine dell’Ottocento è stata scoperta la più importante necropoli picena delle Marche: più di 300 tombe datate tra il IX e il VI secolo a.C. che contengono monili in ferro, utensili e oggetti di uso comune in ceramica come bicchieri e stoviglie arricchiscono questo sito. Novilara è così diventata pietra miliare nello studio di questo misterioso popolo: sappiamo che, come Ancona e Numana, era uno scalo marittimo e commerciale molto importante, e potrebbe essere stata la porta attraverso la quale una piccola comunità greca era penetrata nel Centro Italia.


I borghi più belli del pesarese


Intorno a Pesaro si snodano alcuni dei borghi più belli delle Marche, in particolare se si sceglie di percorrere la Panoramica (Provinciale 44), un po’ ostica per chi odia le curve ma senz’altro soddisfacente per coloro che amano i road trip. Lungo il serpentone di asfalto, venendo da Pesaro, si incontra Fiorenzuola di Focara, borgo antico che sorge su uno sperone di roccia su cui venivano accesi grandi fuochi per indicare la direzione ai naviganti (da cui il nome). Imperdibile anche Casteldimezzo, poco più avanti, dove oltre a una bella spiaggia ci sono ancora i resti della torre di guardia e il Santuario del Santissimo Crocifisso. Sempre lungo la Panoramica, appena fuori Pesaro si incontra la meravigliosa Villa Imperiale voluta da Alessandro Sforza come residenza di campagna: saloni, giardini pensili, corti interne, archi e torri di guardia furono realizzati dai suoi architetti e da quelli dei Della Rovere. Oggi di questa meraviglia rimangono dei soffitti incredibilmente affrescati e un percorso nel passato e nel cuore artistico di Pesaro che non può lasciare indifferenti.

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Destinazioni in questo articolo:

Pesaro Pesaro e Urbino
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