Lindbergh apre una nuova sede nella città di Rossini: arriva l'urban hotel Charlie in Pesaro
Raccolta, raffinata e permeabile ai fermenti più diversi, la Capitale italiana della Cultura 2024 accoglie un nuovo e curatissimo urban hotel: è il Charlie in Pesaro, inaugurato a metà giugno di fronte al mare in Viale Trieste nel segno del design, dell’efficienza energetica e della definizione di spazi comuni dedicati all’interazione tra le persone. Un luogo, in definitiva, dove essere perfettamente calati nello spirito pesarese, ma allo stesso tempo dove sentirsi piacevolmente esposti alla contemporaneità.
Un urban hotel aperto al territorio
Qui al Charlie nulla è banale e tutti gli aspetti sono curati nel minimo dettaglio per offrire un’esperienza appagante e non convenzionale, in un hotel accogliente ma allo stesso tempo pieno di personalità. Il Charlie in Pesaro è pensato per accendere l’immaginazione e per guidare spontaneamente gli ospiti alla scoperta del territorio, in omaggio al grande viaggiatore di cui porta il nome: Charles Lindbergh, il geniale e intrepido americano che alla fine degli anni Venti del secolo scorso compì la prima trasvolata dell’Atlantico in solitaria e senza scalo. Il suo spirito è presente ovunque, dai nomi delle stanze a quelli delle sale meeting.
Chi entra al Charlie di certo resisterà per un po’ alla tentazione di infilarsi subito in camera perché questo hotel abbonda di spazi pensati per la condivisione, la socialità e lo scambio delle idee. Vi troverete meeting room articolate in cinque spazi modulari, aree per il coworking, oltre naturalmente a un bar e a un ristorante.
Soggiornare al Charlie si rivela un’occasione imperdibile per trasformare il vostro soggiorno a Pesaro in una scoperta della città e del territorio circostante lontana dai percorsi più battuti e da una prospettiva inconsueta, con numerose esperienze da fare all’aria aperta tra trekking, bicicletta e uscite in mare.
Ecco alcuni spunti per interpretare al meglio e in prima persona questo spirito.
Le esperienze top (e molto local) da vivere intorno al Charlie
In una città dalle dimensioni contenute ma ricca di stimoli come Pesaro, dopo aver visitato il centro storico e i suoi spazi di impronta rinascimentale, e reso il dovuto omaggio al nume tutelare del luogo visitando il Museo Nazionale Rossini, viene naturale ampliare la prospettiva ad attrattive meno consuete.
Per esempio, non perdete la Sonosfera®. Progettata da David Monacchi e inaugurata nel 2020 è un anfiteatro tecnologico per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica. Entrando e accomodandovi nella doppia cavea acusticamente isolata dall’esterno, e sfidando l’iniziale buio totale di alcuni minuti, potrete immergervi, grazie ai 45 altoparlanti, nelle immagini e nei paesaggi sonori delle foreste primarie equatoriali, che Monacchi ha registrato personalmente. Lo scopo è quello di sensibilizzare l’umanità sui cambiamenti climatici, la transizione ecologica, la perdita di biodiversità e sulla sesta estinzione di massa, in un’esperienza di ascolto che dura una quarantina di minuti.
Nei dintorni di Pesaro, celebri e giustamente celebrati sono il monte San Bartolo con i suoi percorsi da trekking e la rocca di Gradara, con le sue suggestioni dantesche legate alla storia commovente di Paolo e Francesca, ma pochi conoscono un luogo suggestivo come la Baia della Vallugola. A pochi chilometri da Gabicce, all’interno del Parco Naturale Monte San Bartolo, scendendo lungo una ripida stradina che devia dalla provinciale, troverete questa insenatura naturale con una piacevole spiaggia di sassolini bianchi dove sarete riparati dal vento. Un consiglio: portate con voi maschera e pinne per concedervi qualche nuotata d’esplorazione. Se invece sentite il richiamo della navigazione da diporto, tenete presente che nel porto turistico si noleggiano gommoni e canoe.
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Ancora, lontano dal mare ma vicinissimi allo spirito più autentico del territorio marchigiano, fate un’incursione nel Montefeltro. Quest’ampia area montuosa e verdeggiante che si estende a nord-est di Urbino è probabilmente la più conosciuta e rinomata dell’entroterra marchigiano. La sua fama è legata principalmente alla signoria dei Montefeltro, i duchi urbinati che conquistarono tutta Europa con la raffinatezza e il prestigio della loro corte. Questo però è anche un luogo in cui la natura, fatta di grandi foreste, picchi isolati e montagne basse e spigolose, domina su tutto – e alla quale l’uomo porta ancora un profondo e timoroso rispetto.
Ultimo, ma non meno importante simbolo della continua valorizzazione del territorio, è l’Itinerario della Bellezza nella provincia di Pesaro e Urbino, che unisce idealmente numerosi comuni (Pesaro e Urbino, certo, ma anche Mondavio, Gradara e Fossombrone, per citarne alcuni), in un ambiente incontaminato ricco di tesori artistici rinascimentali, tratti stupendi di costa adriatica e imponenti contrafforti appenninici.