Le principali attrazioni di Guìzhōu, la provincia segreta della Cina meridionale

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In un angolo remoto della Cina sudorientale, una provincia montuosa rimane nascosta al sicuro dal flusso turistico. La poco conosciuta Guìzhōu è stretta tra le più famose zone di Yunnan, Sichuan e Guangxi e raramente ottiene qualche attenzione. Ma Guìzhōu è ricca di tutti quegli aspetti che attirano i turisti in Cina: montagne incantate come quelle dei dipinti tradizionali, culture diverse e cibo davvero notevole.

Le cascate di Chishui a Guìzhōu ©Sino Images/Getty Images
Le cascate di Chishui a Guìzhōu ©Sino Images/Getty Images
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Negli ultimi anni, Guìzhōu, tradizionalmente una delle province della Cina più povere, ha cominciato a sperimentare una crescita economica. Tutto questo iniziò quando venne scelta come destinazione preferita per le industrie tecnologiche: aziende come Apple, Huawei e Tencent approfittarono del clima fresco di Guizhou durante tutto l’anno per l’archiviazione dei big data.

Il tradizionale villaggio Miao di Zhaoxing ©pidjoe/Getty Images
Il tradizionale villaggio Miao di Zhaoxing ©pidjoe/Getty Images

Successivamente, nel 2016, il radiotelescopio con la più grande apertura del mondo, il FAST, venne attivato proprio qui nella speranza di scoprire forme di vita su altri pianeti. E piano piano, mentre succedeva tutto questo, i turisti cinesi che ne erano a conoscenza cominciavano a dirigersi a Guìzhōu, in cerca di un qualcosa di adesso molto raro in Cina: natura e aria aperta.

Una visita in questa bellissima provincia offre qualcosa che è difficile altrove nel paese: villaggi veramente antichi, montagne incontaminate e la possibilità di comprendere alcune delle minoranze culturali riconosciute in Cina, tra cui la gente di Miao e Dong. Ecco la nostra guida alle cose più belle da vedere e fare a Guizhou, la provincia più sconosciuta della Cina.

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Guiyang: la nuova capitale delle tendenze

Da fuori, Guiyang potrebbe sembrare come le altre capitali della provincia cinese: sorprendentemente grande per una città di cui nessuno ha mai sentito parlare (è più popolata di Roma, Berlino e Los Angeles), un ingorgo di traffico in una giungla di alti edifici, cantieri punteggiati di gru e innumerevoli negozi.

Lo skyline della capitale cinese di Guizhou, Guiyang ©SeanPavonePhoto/Getty Images
Lo skyline della capitale cinese di Guizhou, Guiyang ©SeanPavonePhoto/Getty Images

Nascosti tra i palazzi ci sono, però, vicoli stretti e tortuosi che rivelano la vera età di Guiyang: ex avamposto dell’esercito Sui e Tang nel VII secolo e abitata già nel Periodo delle primavere e degli autunni (771-479 a.C.). Questi vicoletti s’inerpicano serpeggiando da strade più moderne, nascondendo edifici bassi che stanno riconvertendo in boutique café, gallerie d’arte e locali. Una passeggiata lungo una qualsiasi strada di Guiyans vi porterà ad un microbirrificio (noi adoriamo Trip Smith) o a un chiosco di street food tradizionale con sedie di plastica in cui vi abbufferete di ciotole di noodles di riso e zuppe di pesce.

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I villaggi Miao e Dong

La maggior parte dei visitatori viene a Guizhou per imparare qualcosa sulle minoranze culturali di quest’area. La Cina ha 56 gruppi minoritari riconosciuti ( in realtà molti di più), gran parte dei quali provengono dalle zone intorno a Guìzhōu o ancora più a ovest verso Yunnan.

Un festeggiamento che si tiene nel villaggio tradizionalmente dedito alla produzione di carta di Shiqiao © Megan Eaves / Lonely Planet
Un festeggiamento che si tiene nel villaggio tradizionalmente dedito alla produzione di carta di Shiqiao © Megan Eaves / Lonely Planet

Qiandongnan è una prefettura autonoma nella zona orientale di Guizhou, sede della più alta concentrazione di gente Miao e Dong. Kaili è la città principale e un buon punto di partenza per visitare la zona, mentre il Danzhai Wanda Village è una buona base per i viaggiatori che vogliono esplorare i molti villaggi della zona. Come ogni altra destinazione indigena, alcuni di questi villaggi si sono sviluppati velocemente e hanno subito una crescita fin troppo esponenziale per essere positiva (Xijiang, seppur bellissima, ne è un esempio). Ma molti piccoli villaggi sono rimasti completamente o parzialmente sottosviluppati.  Zhaoxing che si affaccia sul fiume è il posto perfetto dove soggiornare una notte, in quanto la presenza di piccole locande boutique, bar e un museo di arte e artigianato locale permettono di approfondire la cultura Dong alloggiando comodamente.

Avventuratevi, però, a Shiqiao (un tradizionale villaggio dove fabbricano la carta) a Paimo (conosciuta per i suoi tessuti batik blu) e verso il suggestivo villaggio Miao di Langde e proseguite per comprendere l’artigianato di questi gruppi e il loro tradizionale stile di vita.

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Danzhai

Danzhai, essendo una delle province più povere di Guizhou è sempre stata una destinazione di viaggio poco gettonata da cui la comodità delle grandi città era ben lontana. Tuttavia, i recenti sviluppi hanno spianato la strada per far sì che la provincia accogliesse visitatori attenti all’ambiente con offerte di viaggi eco-sostenibili. Costruito nel 2017 il Danzhai Wanda Village è stato edificato secondo un’iniziativa di responsabilità sociale e riduzione della povertà creata dall’azienda cinese Wanda. Gli obiettivi erano ammirevoli: creare uno spazio in cui i Miao e altre minoranze potessero relazionarsi con i visitatori attraverso le proprie attività, promuovendo e vendendo oggetti di artigianato tradizionale e rappresentando il proprio patrimonio culturale.

La lavorazione del batik è tipica dell’artigianato tradizionale Miao© Megan Eaves / Lonely Planet
La lavorazione del batik è tipica dell’artigianato tradizionale Miao© Megan Eaves / Lonely Planet

Non vi illudete, questo non è un villaggio storico, ma è stato costruito secondo lo stile architettonico tradizionale dei Miao e offre il tipo di atmosfera che sperereste di trovare in Cina ma con hotel moderni, come il Wanda Jin Hotel, dallo splendido design. Per questo, Danzhai è il punto di partenza perfetto per esplorare i vicini villaggi rurali di Qiandongnan in giornata.

Allo stesso modo, avventuratevi fuori dal villaggio turistico e fra le strade della città di Danzhai  per scoprire una piccola città cinese poco turistica con strade ampie e pulite e alcuni chioschi di street food, buoni ma ricchi di carne.


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Le meraviglie naturali di Guìzhōu

Guizhou è piena di superlativi della natura: la più grande cavità naturale del mondo (Grotta di Zhijin), una delle più grandi cascate della Cina (le cascate di Huangguoshu) e la più lunga grotta in Asia (Shuanghe Cave).  Le acque scroscianti delle cascate di Huangguoshu sono tra le prime tappe dei viaggiatori e uno spettacolo che sarebbe davvero un peccato perdersi, soprattutto in primavera, quando le cascate sono al loro massimo splendore. Ci sono molti sistemi di grotte che collegano il sottosuolo delle montagne simbolo della provincia, e le montagne stesse sembrano uscite da un sogno cinese, con le loro mistiche vette carsiche, spesso avvolte nella nebbia. 

Le cascate di Huangguoshu sono tra le più popolari attrazioni naturalistiche  di Guizhou © HelloRF Zcool / Shutterstock
Le cascate di Huangguoshu sono tra le più popolari attrazioni naturalistiche di Guizhou © HelloRF Zcool / Shutterstock

I villaggi intorno a Qiandongnan sono un’ottima base per uscire nella natura: da alcuni partono interessanti escursioni giornaliere, camminate nelle montagne o tra le risaie che sembrano lontane ad anni luce dalla Cina moderna. Persino nella capitale, tuttavia, la natura è a portata di mano. Il Qianlingshan Park comprende più di 40 ettari di foreste, montagne, sentieri, grotte, stagni e un tempio buddista, tutto a meno di due chilometri dal centro della città. È sicuro, non probabile, che incontrerete macachi selvatici, molti dei quali vicino al tempio di Hongfu. State attenti: possono essere aggressivi quando cercano di ottenere del cibo dai visitatori.

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L’antica via del tè e dei cavalli

L'antica via del tè e dei cavalli consisteva in una serie di rotte commerciali che tagliavano la Cina sudorientale passando sopra l’altopiano tibetano, a partire dal VI secolo. Un po’ come la via della seta attraverso l’Asia centrale, l'antica via del tè e dei cavalli come suggerisce il nome, era percorsa da mercanti che scambiavano tè con cavalli. Gli han si spingevano fino in Tibet per portare il tè ai Tibetani e riportare indietro i cavalli.

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La città di Zhenyuan di notte si specchia nel fiume ©4045/Shutterstock
La città di Zhenyuan di notte si specchia nel fiume ©4045/Shutterstock
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La città di Zhenyuan era una delle tappe durante questa rotta e, fin dal 202 a.C, fungeva da sede della contea. Zhenyuan ha attratto nel corso del tempo ufficiali che hanno costruito case con cortili sui versanti delle montagne lungo il fiume Wuyang, che divide in due la città. Zhenyuan è una destinazione di viaggio popolare, sebbene sia poco nota ai visitatori internazionali. Ha un’ampia selezione di boutique hotel, molti dei quali situati all’interno di case con il cortile in vicoli ripidi.  Se trascorrerete un paio di giorni qui, potrete fare un giro in barca in città o navigare ancora più lontano fino alla gola di Tiexi, che può competere in bellezza con le Tre Gole. Di sera, la sponda meridionale si riempie di localini e ristoranti affollati, molti dei quali offrono karaoke all’aria aperta e un clima di festa in stile cinese.

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