L’Umbria in Autunno
Qual è la stagione dell’anno migliore per visitare l’Umbria? Se mai fosse stabilita una competizione per decretare la risposta, l’autunno potrebbe avanzare la sua candidatura con sfavillanti argomentazioni. Eccovi quindi alcuni consigli su cosa vedere in Umbria in questa stagione speciale.
I borghi al massimo del loro splendore
Il consolidato stereotipo del paesino da sogno arroccato su una collina, fatto di casette medievaleggianti, stradine sospese nel tempo e capolavori artistici, annovera in Umbria così tanti esemplari da rendere l’elenco quantomeno ingombrante. Tuttavia, in molti periodi dell’anno, l’incanto è messo a repentaglio dall’invasione di orde di turisti, che rende le code per accedere ai siti di maggior interesse una spiacevole e diffusa abitudine, e la capacità di sgomitare per farsi strada nella folla una virtù indispensabile per godersi il viaggio.
Ma non in autunno.
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Percorrere i vicoli di Spoleto ascoltandone l’evocativo silenzio serale, immergersi nell’atmosfera di una piazzetta di Gubbio senza lottare per trovare una panchina libera, ammirare da vicino i meravigliosi affreschi nella Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto non dovendosi preoccupare di intralciare altri visitatori, sono privilegi dalla precisa valenza stagionale. E non è solo una questione di più godibile fruizione turistica: poiché l’identità dell’Umbria stessa, terra di eremi e santuari, è connotata da ideali di quiete e spiritualità, è come se evitando il caos dell’estate, dei ponti e delle feste primaverili e invernali fosse possibile stabilire un rapporto più profondo con il territorio, un contatto più autentico con la sua essenza.

Anche i tanti pellegrinaggi che scandiscono la geografia dell’area (come quello che collega i due luoghi più importanti nella vita di San Francesco, La Verna ed Assisi), vedono nell’autunno un momento propizio: la morsa del caldo torrido è ormai un ricordo, le proverbiali ondulazioni del paesaggio appaiono meno temibili, il fumo e l’odore di legna arsa che esala dai camini impreziosiscono un paesaggio che è di per sé una ragione strepitosa per programmare la visita.

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La natura e il foliage
L’appellativo di “polmone verde d’Italia” descrive adeguatamente la peculiarità paesaggistica della regione. È difficile immaginare un territorio più adatto ad ammirare lo scintillante foliage autunnale. E così, in questo periodo, alcuni angoli dell’Umbria sono in grado di lasciare a bocca aperta: la Valnerina, per esempio, in cui lo slancio selvaggio delle foreste assume tonalità quasi liriche; oppure, i colli nelle zone di Montefalco e Torgiano, con i filari di vite che s’imporporano come i sontuosi vini cui danno vita; e ancora, il lago Trasimeno e il Lago di Piediluco, dove gli arditi cromatismi degli alberi incontrano il pacato azzurro dell’acqua; e, infine, la turbinosa ebbrezza delle Cascate delle Marmore, nell’estasi di colori che la incorniciano, e Assisi, nel confronto tra le tinte vivaci degli affreschi nella Basilica di San Francesco e quelli dei boschi circostanti. Ma, in fondo, non c’è nemmeno bisogno di raggiungere delle destinazioni specifiche, perché la natura in Umbria prorompe ovunque, e qualsiasi strada di collegamento, parco cittadino, belvedere di un centro storico è una finestra su uno spettacolo che non si può dimenticare.
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Gli appuntamenti
Infine, le settimane autunnali sono nobilitate da un traboccante programma di eventi e festival, incentrato prevalentemente sulla gastronomia: si va da un excursus sui piatti più rappresentativi della nostra cucina con I Primi d’Italia, dal 26 al 29 settembre nel centro di Foligno, a un approfondimento erudito e gaudente sull’olio, prodotto simbolo della regione e protagonista di Frantoi Aperti, in varie località tra il 19 ottobre e il 17 novembre, passando per l’atmosfera internazionale di Eurochocolate, il più grande festival europeo sul cioccolato, a Perugia dal 15 al 24 novembre 2024. Senza considerare, ovviamente, la profusione di piccole sagre in ogni angolo dell’Umbria ad annunciare l’arrivo di castagne e tartufi nei boschi. Ma c’è anche tanta cultura, nella superba Trevi, per esempio, con l’Ottobre Trevano, che dal 4 al 27 di ottobre mette in scena un palio, un corteo storico, un torneo arcieristico e spettacoli sul Medioevo come se non ci fosse un domani, e la spiritualità della Festa di San Francesco, il patrono d’Italia, il 4 ottobre ad Assisi. E se tutto questo non vi avesse ancora convinto, o non riusciste a trovare qualche giorno libero per partire, beh, non preoccupatevi. Anche l’inverno non sarà così male.