L’Umbria tra feste, natura e ghiottonerie
Non è solo la solenne concentrazione di borghi incantevoli, capolavori artistici e panorami superbi anche per gli standard della Penisola a rendere il “Cuore verde d’Italia” una destinazione di prim’ordine. E così, se da un viaggio esigete una densità di esperienze che vada oltre la più consueta accezione di ‘vacanza’, preparatevi ad autentici effetti speciali.

Visitare Perugia è sempre emozionante. Farlo durante l’Umbria Jazz, però, significa vivere un’esperienza indimenticabile: la musica che fluisce lungo i vicoli medievali, le piazze che straripano di festante allegria, i locali dove si balla dal mattino a notte fonda danno alla città un’atmosfera elettrizzante. Dopo aver raggiunto il traguardo delle 50 edizioni, e in attesa della parentesi invernale ad Orvieto, Perugia è già proiettata all’edizione del luglio 2024.
Nello stesso periodo si svolgerà l’altro tradizionale evento dell’estate umbra, quel Festival dei Due Mondi che, grazie al composito palinsesto che spazia dalla danza al teatro, dalla performance alla lirica, ha reso Spoleto una delle località dalla vocazione culturale più spiccata di tutto il centro Italia.

Ma in Umbria potrete assistere a spettacoli non meno sensazionali di quelli artistici: quando la fioritura di papaveri e narcisi, fiordalisi e lenticchie l’ammanta delle sue multicolor geometrie floreali, la piana di Castelluccio (a quota 1400 metri) diventa il teatro di un’esibizione così commovente, che nemmeno il più ispirato degli sceneggiatori potrà mai eguagliare. E tra sagre e rievocazioni religiose dalla storia millenaria (su tutte la Corsa dei Ceri di Gubbio), avrete di che spassarvela in qualunque periodo dell’anno capitiate da queste parti.

I sapori dell’Umbria
La festa continua a tavola, perché da un punto di vista enogastronomico l’offerta regionale è semplicemente strepitosa. Lo si comprende prima ancora di accomodarsi in una delle tante trattorie, che rievocano quelle atmosfere ‘caserecce’ in molte parti d’Italia ormai estinte. Basta guardare il paesaggio: l’oceanica distesa di ulivi che avvolge la Valle Umbra, per decine di chilometri, dichiara in maniera inequivocabile che sulla produzione di olio gli umbri la sanno davvero lunga. Il senso di meraviglia impresso nel visitatore dai vigneti intorno a Montefalco, a lambire languidi borghi morbidamente adagiati sui declivi, sembra suggerire che altrettanto prorompente debba essere il carattere del Sagrantino, uno dei grandi vini della nostra penisola. E ancora, le aziende agricole e gli allevamenti che punteggiano i dintorni di Norcia svelano le sublimi produzioni di salumi e prosciutti che nobilitano il territorio da millenni. Non è difficile immaginare che nei selvaggi boschi che rivestono in lungo e in largo la regione il tartufo si nasconda in grande abbondanza. Senza dimenticare le lenticchie di Castelluccio, la cipolla di Cannara, i pesci di lago del Trasimeno, le patate rosse di Colfiorito…

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