I “cuccioli di drago” che vivono in una grotta in Slovenia
Anticamente si credeva che nelle profondità della terra, dentro le grotte di Postojna (Postumia), in Slovenia, abitasse un drago. Nessuno lo aveva mai avvistato direttamente, eppure verso la fine del XVII secolo, nei dintorni del complesso carsico, furono rinvenuti alcuni piccoli animali mai osservati prima che le superstizioni popolari identificarono subito come la prole della leggendaria creatura. Bisogna attendere oltre un secolo per appurare di cosa si tratta: non di cuccioli di drago, ovviamente, ma di protei, affascinanti e pressoché sconosciuti anfibi che abitano ancora oggi le magnifiche grotte di Postumia, tra le più grandi al mondo.

Non c’è da stupirsi se i protei (Proteus anguinus) sono stati inizialmente scambiati per tutt’altro: il loro aspetto è davvero singolare. Soprannominati talvolta “pesci umani”, assomigliano a salamandre anguilliformi, sono lunghi circa trenta centimetri e hanno quattro zampe, una pelle pallida vagamente rosata, branchie, polmoni accessori e niente occhi. Trascorrendo tutta la loro esistenza in ambienti sotterranei, infatti, i protei non hanno bisogno della vista, ma hanno altri sensi particolarmente affinati. Inizialmente la loro esistenza era rivelata probabilmente solo dalle occasionali alluvioni che strappavano qualche esemplare ai bui corsi d’acqua sotterranei facendoli finire nelle risorgive di superficie. Ma anche in seguito alla prima descrizione ufficiale della comunità scientifica, avvenuta nel 1768, le osservazioni di questa creatura acquatica che predilige l’umido, il freddo e il buio non sono diventate più semplici.

Ancora oggi alcuni aspetti della biologia del proteo non sono del tutto chiari, ma sappiamo ad esempio che si nutre poco e raramente (perlopiù di microscopici crostacei), che può resistere oltre dieci anni senza mangiare, che vive in media 68 anni e che può superare tranquillamente i cento. A complicare la pacifica e longeva esistenza dei protei ci ha pensato l’essere umano. Oggi la specie è considerata vulnerabile a causa dell’inquinamento delle falde e della frammentazione dell’habitat, che è già parecchio ristretto: questo anfibio si trova infatti allo stato naturale solo nelle grotte e nelle acque carsiche di Slovenia meridionale, Croazia, Bosnia-Erzegovina e Venezia Giulia italiana.

Cosa vedere alle grotte di Postumia
Il parco delle grotte di Postumia (o Postojna), che si trovano a meno di 50 chilometri da Trieste, è uno dei pochi luoghi in cui i protei possono essere osservati in cattività. Alcuni esemplari si trovano in una teca situata al termine del percorso guidato alle grotte, mentre altri sono custoditi nel più tranquillo Vivaio, nella Galleria dei Nomi nuovi. Questo spazio espositivo, una sorta di giardino zoologico sotterraneo, è dedicato all’ambiente carsico e alle diverse specie che lo abitano. I protei qui custoditi nel 2016 hanno deposto delle uova, permettendo così ai ricercatori di assistere per la prima volta al loro ciclo di riproduzione.

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Sebbene il merchandising dei negozi di souvenir dei dintorni non lasci dubbi sul fatto che il “cucciolo di drago” sia la vera superstar, le grotte di Postumia sono uno spettacolo della natura che già da solo vale il viaggio e il costo del biglietto. Note fin dalla preistoria e aperte al pubblico nel 1819, le grotte contengono cunicoli scavati dall’acqua, formazioni scenografiche, stalagmiti vecchie di 500mila anni, stalattiti di ogni misura (come quelle sottilissime che costellano il soffitto della Sala degli Spaghetti) e varie sale, tra cui la cosiddetta Sala dei Concerti, che può ospitare diecimila persone.

A oggi sono stati scoperti una ventina di chilometri di gallerie di queste immense grotte carsiche, ma solo quattro si possono esplorare a piedi senza particolari difficoltà: un trenino sotterraneo aperto già nel 1872 porta i turisti fino alla caverna della Grande Montagna, punto di partenza delle visite guidate. Nel complesso carsico, che arriva a oltre cento metri di profondità, ci sono 8-10 °C ed elevata umidità: è bene indossare abbigliamento caldo e impermeabile e scarpe comode. I biglietti possono essere acquistati anche online: sono disponibili varie opzioni e solo alcune includono, oltre alla visita delle Grotte, anche l’ingresso al Vivaio.
