Destinazioni a rischio: scoprile ora - 1° parte
Ci sono luoghi della terra che rischiano di scomparire e che hanno bisogno del tuo aiuto per essere difesi e tutelati. Abbiamo chiesto ai nostri autori di segnalarli, senza la pretesa di essere esaustivi, ma con lo scopo di richiamare la tua attenzione. In questo articolo la prima parte della top ten. Per arrivare a dieci, clicca qui.

Destinazioni a rischio: scoprile ora - 1° parte
FORESTA AMAZZONICA (SUD AMERICA)
Con una superficie di oltre 7 milioni di kmq a cavallo tra Brasile, Perù, Ecuador, Colombia e Venezuela, l'Amazzonia è la foresta tropicale più grande del mondo, ma il disboscamento ne ha distrutto un quinto. Solo nel 2004, a causa dell'abbattimento di alberi e dell'agricoltura, sono andati persi circa 26.000 kmq - poco più della superficie della Sicilia. Dal 2005 il tasso di disboscamento si è quasi dimezzato. Il Brasile ha deciso di proteggere un'area della foresta grande tre volte la Francia. Ma l'Amazzonia resta un polmone ferito.
Il nostro consiglio: la maggior parte degli ecotour parte da Manaus (Brasile) o Iquitos (Perù); per addentrarsi nella giungla vera e propria occorrono diversi giorni.
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NEVI DEL KILIMANGIARO (TANZANIA)
Che molti ghiacciai si stiano ritirando non è una novità per nessuno, ma fa una certa impressione sapere che le famose nevi del Kilimanjaro descritte da Hemingway potrebbero scomparire. Negli ultimi decenni, il cappuccio di ghiaccio di questa montagna a cavallo dell'Equatore si è ridotto dell'80%. Alcuni studiosi prevedono che i ghiacciai della montagna più alta dell'Africa spariranno entro il 2020 e, insieme a loro, uno dei simboli del continente nero. La gente continuerà a scalare il Kilimangiaro, ma non sarà più la stessa cosa.
Il nostro consiglio: le escursioni organizzate costano circa US$1500 per persona; è buona norma dare una mancia di almeno US$150 ai portatori e ai cuochi; scegli un itinerario adatto al tuo livello di allenamento.
GRANDE BARRIERA CORALLINA (AUSTRALIA)
Come se la Grande Barriera Corallina non avesse già abbastanza problemi, ci si sono messi anche i sedimenti riversati dai fiumi del Queensland e le imbarcazioni che sporadicamente vi si incagliano. Per non parlare di uno spettro familiare: il riscaldamento globale. Per l'aumento della temperatura dell'oceano la barriera ha subito gravi danni in seguito ai quali circa il 10% dei coralli ha perso i suoi colori. Secondo gli studiosi, se il Pacifico continua a riscaldarsi, entro il 2050 la barriera potrebbe essere sparita.
Il nostro consiglio: aiuta a proteggere questo ecosistema scegliendo un tour operator qualificato; sul sito www.gbrmpa.gov.au trovi un elenco completo di questi operatori.
TUVALU
Tuvalu è una piatta catena di atolli e isole nel mezzo di un oceano che si sta innalzando. Le 'cime' più alte raggiungono i 5 m sul livello del mare. Si trova circa 1000 km a nord delle Isole Fiji e le acque del Pacifico, che continuano a innalzarsi a causa del riscaldamento globale, lo stanno inghiottendo. Gli studiosi ritengono che entro qualche decina d'anni Tuvalu farà la stessa fine di Atlantide e sono già stati elaborati i piani di evacuazione dei suoi 11.600 abitanti. Se vuoi vedere Tuvalu prima che si trasformi in una meta per subacquei, raggiungila via aereo o via mare da Suva, Fiji.
Il nostro consiglio: Air Pacific e Air Fiji offrono voli per Tuvalu da Suva e da Funafuti.
TIMBUKTU (MALI)
Situata al margine meridionale del deserto del Sahara, questa leggendaria città, cuore della cultura islamica, un giorno potrebbe essere inghiottita dal deserto. Le invasive sabbie del Sahara bussano alle raffinate porte di Timbuktu. La desertificazione ha distrutto la vegetazione della città, ostruito le fonti d'acqua e indebolito gli edifici. Nel 1988 l'UNESCO ha inserito Timbuktu nell'elenco del Patrimonio Mondiale dell'Umanità, menzionando la necessità di rafforzare la moschea Dyingerey Ber e migliorare i sistemi di drenaggio dell'acqua piovana.
Il nostro consiglio: per un'esperienza nel deserto surreale partecipa a un'escursione da Timbuktu a Essakane in occasione del Festival au Desert (gennaio 2011), una straordinaria manifestazione culturale e musicale.