5 piazze bellissime da non perdere in Toscana

Oltre al trio delle meraviglie, Piazza dei Miracoli, della Signoria e del Campo, in Toscana le piazze lasciano il segno e saranno parte integrante del vostro viaggio. Raccontano infatti la storia di un territorio marcato da gran talento nell’urbanistica e da un campanilismo sfrenato che è magia pura: qui ve ne indichiamo cinque che ci piacciono molto, consapevoli che un elenco non basta a segnalare tutte le meraviglie che la regione ha da offrire.

Terrazza Mascagni, a Livorno  ©Sean Pavone /Shutterstock
Terrazza Mascagni, a Livorno ©Sean Pavone /Shutterstock
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La piazza che non è una piazza: Terrazza Mascagni di Livorno

Tre figure di spicco della cultura italiana sono legate a Livorno e, in vari modi, ad alcuni luoghi della città. Terrazza Mascagni, costruita negli anni ’30 e intitolata al compositore livornese, è un belvedere di grandissimo impatto scenico dal quale passeggiare fino agli storici Bagni Pancaldi per un tuffo (anche in piscina); non lontano dalla terrazza, nell’eclettica Villa Mimbelli dagli interni semplicemente stupefacenti ornati da stucchi, colonne e affreschi, si trova il Museo Civico Giovanni Fattori, dedicato alla pittura livornese e toscana dell’Otto-Novecento

Piazza Grande, ad Arezzo  ©Alexander Bezmolitvennyy/Shutterstock
Piazza Grande, ad Arezzo ©Alexander Bezmolitvennyy/Shutterstock

Piazza Grande, ad Arezzo

Arezzo ha il suo cuore pulsante in Piazza Grande. Luogo di festa e di mercato, di affari e di ritrovo, la piazza era nel Medioevo uno spazio vivo e vibrante, capace di ammaliare con la sua bellezza e di farsi portavoce di una città intera; qui si concludevano affari, correvano i pettegolezzi e il popolo si ritrovava nelle occasioni speciali. E speciale questa piazza lo è ancora oggi, dotata com’è di tanta personalità da farvi sentire quasi osservati.

Notate la sua pendenza, che segue l’andamento naturale del terreno ed è di circa 9 m, e a sud ed est ammirate gli edifici medievali e le case torri che si allungano verso l’alto: tra queste, la Torre Faggiolana e il Palazzo Cofani Brizzolari, oltre alla Casa Torre Lappoli. Sul lato nord, i portici che vedete fanno parte dell’elegante Palazzo delle Logge, ultimato nel 1595 dietro progetto di Giorgio Vasari (che però morì prima di vederne la fine), dove c’era la dogana per le merci in arrivo ad Arezzo.

Del Vasari sono anche la fontana e la torre del Palazzo della Fraternita dei Laici, sul lato occidentale, che a detta degli aretini ha l’orologio astronomico funzionante più antico d’Italia: risale infatti al 1552 ed è opera dell’abile mastro orologiaio Felice di Salvatore da Fossato; rarissimo in Europa, è azionato tutti i giorni da una carica manuale. Salite alla terrazza panoramica della torre campanaria e godrete della splendida vista su Piazza Grande e vedrete da vicino il meccanismo perfetto dell’orologio astronomico.

Sullo stesso lato di Piazza Grande campeggia anche il retro della Chiesa di Santa Maria della Pieve: bisogna andare su Corso Italia per vederla dal lato giusto; dalla strada forse non riuscirete a cogliere tutta la bellezza di questo portento dell’architettura medievale (fu costruita attorno all’anno Mille), ma con il capo all’indietro ne apprezzerete la torre campanaria (con 40 bifore) in tutta la sua altezza (59 m) e il suo longilineo e apparentemente precario aspetto. La chiesa fu ampliata nel XIII secolo e significativamente rivista nel 1560 da Giorgio Vasari, le cui spoglie riposano proprio qui insieme a quelle della moglie.

Godetevi la piazza negli assolati pomeriggi estivi, quando la luce la rende ancora più bella, o nelle fredde mattinate invernali, quando vi sembrerà solo vostra e vi offrirà lo spunto migliore per fare la conoscenza di questa città.

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Il Duomo di Santa Maria Assunta in Piazza Pio II ©Krisztian Juhasz /Shutterstock
Il Duomo di Santa Maria Assunta in Piazza Pio II ©Krisztian Juhasz /Shutterstock

La Piazza trapezoidale di Pio II a Pienza

Pienza è il frutto del sogno urbano di Pio II, che qui nacque (ma il paese ai tempi si chiamava Corsignano) e che nel 1462 decise di trasformare nella città più all’avanguardia dell’epoca. Fu aiutato da Bernardo Rossellino, allievo di Leon Battista Alberti, che seguì dettami architettonici che dal Medioevo per la prima volta sfumano nel Rinascimento (e che sono valsi alla città il riconoscimento dell’UNESCO nel 1996).

Tutto ruota attorno alla trapezoidale Piazza Pio II (anche perché Pio II morì nel 1464, e il sogno si interruppe). Sulla piazza troneggia il Duomo (sul lato maggiore), con una facciata tripartita in travertino e interni molto luminosi, metafora del fervore intellettuale dell’epoca. Palazzo Piccolomini è alla sua destra, e lo si riconosce per la facciata in pietra viva bugnata (austerità che nasconde una spregiudicata opulenza all’interno, tra arredi e dipinti). È uno dei primi edifici rinascimentali italiani e sul retro, nel lato sud dell’edificio, cela un magnifico giardino pensile che nelle belle giornate regala felicità. Di fronte al Duomo c’è invece il Palazzo Comunale, con un portico a tre archi sovrastato da una torre con orologio in cotto. Al Palazzo Borgia troverete infine il Museo Diocesano, dove potrete rifarvi gli occhi tra ori e tinte color oro.

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L’ellisse perfetto della Piazza Anfiteatro di Lucca

La prima reazione è di sorpresa: si entra da una delle quattro porte e ci si ritrova in uno spazio ampio, dalla forma ellittica e circondato da edifici a tinte pastello. Negli ultimi anni, i dehors dei locali hanno forse un po’ rovinato l’atmosfera, ma questa piazza, che sorge sulle rovine di un anfiteatro romano, rimane comunque imperdibile.

Ma le piazze a Lucca non mancano: in posizione un po’ defilata, Piazza San Frediano è il posto giusto dove prendere un caffè o semplicemente appartarsi da un lato e guardare la gente che passa. La ‘quinta’ di questo palcoscenico è l’omonima Chiesa di San Frediano, ennesimo gioiello romanico.

Forse sarà il nome a influenzarci, ma in Piazza Napoleone (nota anche come Piazza Grande) sembra di ritrovarsi Oltralpe. Innanzitutto per gli spazi, inusitatamente ampi, ma anche per lo stile degli edifici, tra cui il bel Palazzo Ducale, oggetto di un ampio restyling voluto da Elisa Bonaparte, sorella dell’imperatore.

Dalle dimensioni più raccolte, circondata da edifici dalle tinte pastello, Piazza Cittadella merita anch’essa una sosta, per i vari locali che vi si affacciano, ma soprattutto perché qui potrete visitare la casa natale di Giacomo Puccini.

Il Battistero di San Giovanni in corte a Pistoia ©Alberto Masnovo /Shutterstock
Il Battistero di San Giovanni in corte a Pistoia ©Alberto Masnovo /Shutterstock

Piazza del Duomo, il gioiello di Pistoia

Se non fosse per l’abbigliamento dei passanti, sembrerebbe di essere tornati indietro nel Medioevo. Piazza del Duomo, grande, solenne, dalla rigorosa geometria bianca e verde come gli Appennini appena fuori città, è da Oscar per la sua struggente bellezza, che raggiunge l’apice con le luci soffuse della sera o quando, il 25 luglio, fa da cornice alla Giostra dell’Orso, il palio cittadino. Salite sul campanile della cattedrale per catturare con la macchina fotografica la magia del battistero, di Via della Torre e delle colorate piazze della Sala e degli Ortaggi, mercati al mattino, fulcri della movida all’ora dell’aperitivo. 

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