In viaggio lungo il cammino di San Francesco
Da Firenze ad Assisi a Roma, seguite il cammino di san Francesco attraverso suggestivi borghi in collina dai panorami rasserenanti.

La quiete della campagna italiana riserva un flusso costante di suoni e immagini: lo scrosciare di un fiume impetuoso, i grugniti e gli schiamazzi dei cinghiali, il dolce ondeggiare dei cipressi, il trillo del canto degli uccelli. Tutti i sensi si risvegliano durante un’escursione a piedi lungo la Via di Francesco. Un giorno potreste vedere un cervo sfrecciare in un uliveto, il giorno dopo sentire il calore assorbito dalla pietra rosa del Monte Subasio vicino ad Assisi, e poi bere un frappè alla nocciola (ascoltando i pettegolezzi della città) seduti sui gradini di una piazza. E questi sono solo i sensi esterni. Ciò che induce gran parte dei pellegrini, laici e religiosi, a percorrere la Via di Francesco è un viaggio nella propria interiorità.
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L’uomo che divenne santo
Quelli che in origine erano solo una serie di luoghi in Toscana e in Lazio in cui san Francesco si recò a piedi dalla sua casa in Umbria sono stati raggruppati in un unico itinerario di 550 km che sta diventando rapidamente un pellegrinaggio di fama mondiale. Per comprendere il viaggio è utile conoscere la storia di san Francesco.
Il patrono d’Italia nacque ad Assisi intorno al 1181 e morì nel 1226. Figlio di un ricco mercante di stoffe, trascorse un anno in prigione durante una guerra con la vicina Perugia e si ammalò gravemente (probabilmente di malaria), senza guarire mai davvero. Al suo ritorno, mentre era costretto a letto iniziò una trasformazione mentale e spirituale. Già amante dei piaceri della vita, fu assalito dai dubbi e visse un momento di confusione spirituale. Visitando la piccola chiesa di San Damiano vicino ad Assisi (oggi una delle tappe della Via di Francesco), ebbe una visione in cui Dio gli chiedeva di riparare la sua chiesa. Da quel momento, per 25 anni Francesco intraprese un nuovo percorso spirituale, rinunciando a tutte le sue ricchezze per scegliere una vita di povertà. Nonostante i suoi malanni, raggiungeva a piedi tutte le città vicine – e viaggiò perfino all’estero, in Siria ed Egitto – predicando un nuovo rispetto per la natura e per chi viveva in povertà.

La magia del Cammino
Anche chi affronta il cammino oggi è impegnato spesso in un percorso di trasformazione. Non tutti i pellegrini sono credenti, ma quasi tutti sono ispirati dalla vita del santo. Nei numerosi eremi, chiese, conventi e monasteri lungo il percorso, dove Francesco si fermò a predicare o a prestare assistenza, i visitatori spesso osservano un silenzio reverenziale. Il viaggio è fisicamente impegnativo. Nelle zone pedemontane degli Appennini, alcune tappe presentano dislivelli che vanno dai 500 m ai 1000 m. E i centri urbani non sono da meno (non per niente si chiamano città di collina).
Eppure molti di coloro che percorrono l’itinerario a piedi o in bicicletta non sono atleti o escursionisti nati, e non è insolito vedere “pellegrini” di 70 e 80 anni. Come Francesco, tutti sono invitati a prendersi dei giorni di riposo o a seguire un ritmo adatto a loro, e a chiedere aiuto se necessario. Non si sa mai cosa può succedere quando si dice all’universo – e al percorso – ciò di cui si ha bisogno. “Noi la definiamo ‘la magia del Cammino’”, dice Gigi Bettin, tra coloro che curano la sezione umbra del sentiero, “cioè le magnifiche coincidenze che si creano mentre si cammina”.
Le attrazioni principali sul cammino di San Francesco
- Santuario della Verna, Toscana Il complesso monastico in cui Francesco ricevette le stigmate segna l’inizio della Via del Nord
- Basilica di San Francesco, Assisi Il momento culminante del percorso è la cattedrale affrescata che porta il nome del santo e la sua cripta
- Eremo delle Carceri, Umbria Questo isolato santuario abbarbicato alle rocce del Monte Subasio fu costruito dallo stesso Francesco
- Valnerina, Umbria Imponente paesaggio montuoso lungo l’impetuoso fiume Nera, nonché centro spirituale e gastronomico
- L’Abbazia di Farfa, Lazio Fondata nel VI secolo e inserita in un borgo medievale
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Tracciate il vostro percorso
Mentre esistono decine di libri e cartine sul Camino de Santiago spagnolo – percorso nel 2022 da circa 400.000 pellegrini – Per la Via di Francesco ne conta solo una minima parte. Oggi sono disponibili alcune guide e un sito web dettagliato (nonché gruppi di consulenza sui social media), ma il percorso non deve essere preso alla leggera.
Le due sezioni – la Via del Nord e la Via del Sud – convergono nella Basilica di San Francesco ad Assisi. La Via del Nord parte da Firenze o dal Santuario della Verna in Toscana; la Via del Sud inizia a Roma, anche se molti la percorrono da Assisi verso sud-ovest come continuazione della Via del Nord.
Se vi state chiedendo quanti giorni ci vogliono per completare il cammino, sappiate che per l’itinerario completo, che è lungo 550 km, ci vogliono circa 28 giorni. Il cammino è suddiviso in tappe giornaliere di lunghezza compresa tra 12 km e 28 km. Ogni tappa è descritta in dettaglio nel sito web della Via di Francesco e classificata come ‘facile’, ‘media’ o ‘impegnativa’. Molte prevedono deviazioni facoltative, per esempio per visitare la Cascata delle Marmore vicino a Terni.
Ma a prescindere dal percorso, questo è un viaggio di trasformazione personale. Forse non rinuncerete a tutti i vostri beni terreni dopo averlo completato, ma magari deciderete di fare volontariato per gli animali, o semplicemente di andare a camminare ogni sera dopo cena. Durante il cammino avrete molto tempo per riflettere, in uno scenario di serenità e grandiosità naturale.

Consigli per organizzare il Cammino di San Francesco
Come arrivare
I centri urbani più grandi situati lungo l’itinerario sono serviti da treni e autobus; a Roma, Firenze e Assisi ci sono aeroporti internazionali.
Quando andare
Tra aprile e ottobre, quando il clima è più gradevole, nella Basilica di San Francesco ad Assisi si celebra la Messa del pellegrino. Luglio e agosto possono essere estremamente caldi (e affollati).
Che cosa portare
Attrezzatura da trekking, crema solare e una borraccia molto grande. Assicuratevi che lo zaino pieno non pesi più del 10% del vostro peso corporeo.
Dove dormire
I pellegrini che desiderano emulare lo spirito del poverello d’Assisi troveranno lungo il percorso strutture spartane (chiese, sacrestie, conventi e così via). Per gli altri, il sito web dell’ente del turismo umbro offre un elenco di B&B, hotel e agriturismi lungo ogni sezione del percorso.
Dove mangiare e bere:
L’itinerario non è mai troppo lontano da un centro urbano con eccellenti ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie e furgoni che servono porchetta. Finché non ci sarà un maggior numero di fontane lungo il percorso, portate sempre con voi una scorta d’acqua per un giorno.