Cosa fare a Johannesburg, in Sudafrica
Quando si pensa al Sudafrica, forse non è Johannesburg la prima meta a venire in mente, a causa forse della sua reputazione non ottimale. Ed è un gran peccato, perché il cuore pulsante del Sudafrica – chiamato affettuosamente Jo'burg o Jozi dai suoi abitanti – è in realtà una città vivace e vitale, in costante evoluzione: grazie a un importante rinnovamento urbano del centro e alla visionarietà di artistici e lungimiranti imprenditori edili proiettati nel futuro, Johannesburg è la meta ideale per comprendere le contraddizioni del Sudafrica e il modo fiducioso con cui il paese guarda al futuro.

Johannesburg: dove si trova?
Johannesburg è la città più grande del Sudafrica, e si trova nella piccola provincia del Gauteng, nel centro-nord del paese, caratterizzata da una storia geologica unica al mondo. A dimostrarlo, c’è il sito dell’UNESCO Cradle of Humankind, un’ampia area di grotte e fossili considerata tra i siti archeologici più importati del continente africano.
Il Guateng fa tuttavia ingresso nell’era moderna solo nel 1886, quando vi vengono scoperti importanti giacimenti auriferi; successivamente, verso la metà del XX secolo, diviene la zona di elezione per i boeri in fuga dal dominio britannico della Colonia del Capo, che vi fondarono l’indipendente Zuid-Afrikaansche Republiek (ZAR) con capitale Pretoria: le ingenti ricchezze derivate dallo sfruttamento boero delle miniere di oro nella regione portarono allo scoppio della guerra anglo-boera e alla successiva firma del trattato di Vereeninging e alla nascita dell’Unione Sudafricana, che a sua volta favorì il rapido sviluppo della neonata Johannesburg. Sviluppo sì, ma non per tutti: il regime dell’apartheid, infatti, sebbene gestito da Pretoria vide nelle township attorno a Johannesburg. come la famosa Soweto (oggi in vivace rinascita cuturale) i peggiori abusi, e anche l’attivazione dei suoi principali oppositori. Anche per questo motivo il Gauteng (che allora era noto come Transvaal) fu considerato per tutto il XX secolo l’epicentro del dramma sudafricano e dell’apartheid.
Oggi, fortunatamente, le cose stanno cambiando e la regione – così come il paese intero – sembrano guardare al futuro con fiducia rinnovata. Dopo la fine dell’apartheid, infatti, il Transvaal ha cambiato nome in Gauteng e i luoghi simbolo dell’oppressione sono stati sostituiti da nuovi edifici: come l’Old Fort (la prigione di Johannesburg), al cui posto è stato edificato il nuovo palazzo della Corte Costituzionale del paese.

Cosa vedere a Johannesburg
In barba alla reputazione secondo cui “Johannesburg è pericolosa”, la verità è che la Città dell’Oro del Sudafrica negli ultimi vent’anni ha cercato strenuamente – e con successo – di comporre le sue fratture e di tenere insieme i contrasti della sua storia turbolenta con un occhi di riguardo all’arte e all’espressione: il risultato è una metropoli vivace, dinamica, rinnovata nel centro e dal grande fermento culturale e artistico, soprattutto nei quartieri di Braamfontein, Newtown, 44 Stanley e Maboneng Precinct, che ospitano un gran numero di gallerie d’arte, ristoranti, bar e boutique. Inoltre, molte vie sono state valorizzate da opere d’arte e installazioni, mentre vecchi magazzini ed edifici art déco hanno subito ottime ristrutturazioni conservative e ospitano oggi uffici, appartamenti in affitto, atelier e negozi.
Vale la pena osservare questa trasformazione girando a piedi, tra murales e mercati, musei e animazione. Senza dimenticare che, comunque, in Sudafrica esiste ancora un netto divario tra le classi sociali e povertà e criminalità non vanno sottostimate. Tenendo a mente la cosa, eccovi alcuni consigli per visitare questa vivace e fremente città sudafricana.
Prenota un hotel su Booking:

Braamfontein, da quartiere trascurato a gioiello di riqualificazione
Parlare del quartiere di Braamfontein di Jo’burg significa parlare di un quartiere che è stato capace di rinascere grazie a un’attenta e lungimirante riqualificazione urbana. Da area trascurata e poco attrattiva, infatti, oggi Braamfontein è la capitale della popolazione studentesca, sede del campus della University of Witwatersrand e di molti caffè invitanti, oltre che di musei come il Wits Art Museum (uno dei musei d’arte africana più importanti del continente) o l’Origins Centre, museo che va alla scoperta delle origine africane del genere umano grazie a splendide esposizioni interattive e offre alcune delle più pregevoli collezioni di oggetti d’arte rupestre al mondo.
Leggi anche:
Avventure epiche tra eco-ostelli e arte spontanea nell’Eastern Cape, in Sudafrica
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
Constitution Hill, l’attrattiva della città
Constitution Hill è considerata l’attrattiva turistica principale della città di Johannesburg, anche se forse parlare di “turismo” rischia di essere fuorviante: qui infatti sono ospitate mostre molto toccanti, allestite in quattro luoghi diversi di grande significato simbolico per la città, cioè l’Old Fort (carcere maschile per bianchi), il Number Four Jail (per maschi non bianchi), la Women’s Jail e l’Awaiting Trial Block, che oggi è stato sostituito in larga parte dall’edificio che ospita la Corte Costituzionale. Si possono effettuare visite guidate, che permettono di comprendere meglio le dinamiche del paese e la lotta per i diritti umani e l’uguaglianza che qui ha avuto luogo.

Maboneng, “luogo di luce”
Il nome Maboneng deriva dalla lingua sotho e significa “luogo di luce”, ed è così che tutti ormai chiamano la frangia orientale del downtown di Johannesburg, in sostituzione dei vecchi nomi di New Doornfontein e Jeppestown. Che sia una trovata edilizia o una suggestione di ciò che può diventare un quartiere quand’è iniettato di nuova linfa artistica e culturale, una cosa è certa: Maboneng è uno dei quartieri più vibranti dei Jo’burg, fertile terreno di creatività e innovazione grazie alla presenza di gallerie d’arte, atelier, spazi culturali, negozi di moda e start up. Insomma un vero e proprio paradiso hipster, in cui sono di particolare richiamo i murales che ne decorano le vie e i palazzi.

Una visita all’Apartheid Museum
Tappa imperdibile per i viaggiatori in Sudafrica e a Johannesburg è l’Apartheid Museum, che prende in esame l’origine della segregazione razziale e l’oppressione dei neri in Sudafrica dagli inizi fino alla fine: grazie a un approccio multimediale e al racconto delle lotte che portarono alla democrazia, questo è un vero e proprio must per chi visita il paese.
L’African Art & Craft Market di Rosenbank
Alla ricerca di pezzi unici di arte e artigianato africani? Benissimo, allora durante il vostro viaggio a Johannesburg mettete in conto una visita all’African Art & Craft Market del quartiere di Rosenbank, che si svolge ogni fine settimana attirando migliaia di persone.
Che cerchiate quadri, cibo, spezie, sculture, abbigliamento o accessori dal continente africano, qui lo troverete (e anche di ottima qualità).

Dove alloggiare a Johannesburg
Essendo la città più grande del Sudafrica, alloggiare a Johannesburg non è un problema. Il nostro consiglio è quello tuttavia di scegliere i quartieri di Braamfontein, Ferreirasdorp, Newtown e Maboneng, che sono i più frequentati di giorno e di sera. Inoltre, la maggior parte degli ostelli offre ai propri ospiti il trasferimento gratuito dall’aeroporto o dalle stazioni del Gautrain di Sandton e Rosenbank; hotel e guesthouse offrono anche questo tipo di servizio, ma a pagamento.