Laghi d’Albania: un viaggio sostenibile oltre i sentieri battuti

In Albania si trovano due degli specchi d’acqua più importanti del vecchio continente. Sono i laghi di Scutari e di Ohrid/Pogradec. Il primo è il più vasto della penisola balcanica, il secondo invece è il lago più antico d’Europa. Niente male per una nazione che è grande, all’incirca, come la Toscana. Purtroppo (o per fortuna?), questi due laghi e i loro dintorni sono ancora poco visitati dai turisti italiani attratti piuttosto dalle spiagge da cartolina lungo la riviera e dalle vibes della capitale Tirana. Dal 2022, però, le organizzazioni italiane COSV e VIS hanno come obiettivo la valorizzazione di questi due territori lacustri di confine e la promozione di un nuovo modello di turismo che ha al centro la sostenibilità ambientale e il coinvolgimento delle comunità locali.


Il lago di Ohrid è il più antico d’Europa ©marketa1982/Shutterstock
Il lago di Ohrid è il più antico d’Europa ©marketa1982/Shutterstock
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Parola d’ordine: turismo sostenibile

Un modello di turismo in forte contrapposizione a quello che ha caratterizzato altre regioni, specie quelle costiere, del Paese. "Data l’unicità dei due laghi e la loro importanza a livello ambientale e culturale, abbiamo deciso di incoraggiare un turismo responsabile e rispettoso sia degli ecosistemi naturali che delle popolazioni che vivono nelle aree ad essi legati", racconta Jonida Shano, Project Officer di COSV Albania.

È così che è nato il progetto Laghi d’Albania, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e implementato dall’ONG COSV Albania con l’ONG VIS. Quest’ultima è un’organizzazione non governativa nata nel 1986 che si occupa di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale e promuove attività di sensibilizzazione, educazione e cittadinanza globale. COSV, invece, è un’associazione di volontariato senza scopi di lucro fondata nel 1968 con la missione di incoraggiare una cultura della cooperazione tra i popoli e lotta alle disuguaglianze.

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I Laghi d’Albania, terre di confine e biodiversità

Il progetto Laghi d’Albania nasce per promuovere il territorio dei laghi di Scutari e Ohrid/Pogradec e per rafforzare le misure di conservazione attiva dei due habitat, coinvolgendo le comunità locali nella gestione delle risorse ambientali e incentivando lo sviluppo di attività economiche legate al turismo sostenibile attraverso una migliorata governance territoriale e un maggiore coinvolgimento dell’impiego femminile e giovanile. Grazie alla sinergia tra le due organizzazioni italiane, in partenariato con enti albanesi e italiani -quali la Rete Albanese per lo Sviluppo Rurale, l’Università di Agraria di Tirana, l’Associazione Italiana Turismo Responsabile, Diesis Network, Kallipolis, Studioazue, e le fondazioni Albanian Besa Capital e Partnership for Development- sono state massimizzate le esperienze in ambito di sviluppo rurale e turismo sostenibile che distinguono le due realtà coinvolte, distanti geograficamente ma accomunate dall’accoppiata lago-montagna a livello morfologico.  

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Il Lago si Scurati è il più grande della Penisola Balcanica ©Sergey_Peresvet/Shutterstock
Il Lago si Scurati è il più grande della Penisola Balcanica ©Sergey_Peresvet/Shutterstock

Missione: coinvolgere i locals

Incoraggiando le comunità locali a diventare protagoniste della regione, sono stati così creati due Gruppi di Azione Locale (GAL), due reti locali eterogenee fra attori delle due aree. Questo tipo di animazione ha portato all’organizzazione, negli ultimi due anni, di viaggi studio, scambi di esperienze e incontri tra gli agenti di sviluppo locale dei due territori coinvolti sottolineando l’importanza del rapporto tra comunità, istituzioni e lavoro e di un “ponte” che ne faciliti il dialogo (gli ASL sono nuove figure nel mondo del turismo che svolgono il ruolo di facilitatori e interpreti fra territorio, istituzioni pubbliche, società civile e attività economiche). "Ciò ha comportato anche la realizzazione di eventi sul territorio che hanno contribuito a promuovere un modello di turismo sostenibile, oltre che a far conoscere due regioni albanesi ancora off the radar e a tramandare importanti tradizioni locali", aggiunge Shano.


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Il regno della natura, della spiritualità e del buon cibo

Così, in collaborazione con il Comune e il Centro Multifunzionale di Pogradec, principale città albanese sul lago di Ohrid, quest’estate COSV Albania ha organizzato e implementato un evento di 5 giorni con lo slogan The Unesco Days United4Heritage. Attività, incontri e panel che hanno coinvolto abitanti e forestieri alla (ri)scoperta di questa località albanese alternativa, ma tra le più affascinanti dei Balcani.

Basti pensare che nel villaggio di Lin, a nord di Pogradec, si trova l’insediamento palafitticolo più antico d’Europa, con oltre 8.000 anni di età. Non lo diciamo noi, ma lo hanno confermato i risultati degli scavi condotti, per oltre quattro anni, da archeologi albanesi e dell’Università di Berna. Un luogo dove sacralità, storia e cultura, anche gastronomica, si intrecciano indissolubilmente. Da cinque anni, infatti, il Mokra n’Fest, è l’evento promotore di questo territorio unico. Spoiler: dopo che avrete assaggiato il lakror, una torta salata a due strati con spinaci e ricotta, non potrete farne più a meno. Mokra è anche conosciuta per essere stata la capitale del primo regno illirico, come testimoniano le cinque tombe monumentali di Selca, sulla collina di Gradishtë, a metà strada tra Pogradec e Lin. Una località da inserire assolutamente nel carnet di viaggio.

Il paesaggio intorno al lago di Scutari  © Edoma/Shutterstock
Il paesaggio intorno al lago di Scutari © Edoma/Shutterstock

Scutari, tra lago e monti

Al nord, invece, Syri i Sheganit è una fotogenica sorgente carsica nella zona settentrionale del lago di Scutari, dove VIS in collaborazione con l’unità amministrativa di Kastrat e il gruppo di pescatori locali negli ultimi due anni ha organizzato la Festa del Pesce con degustazioni di prodotti della zona (tra cui il formaggio mishavinë, IG e presidio Slow Food), escursioni a piedi nei dintorni della sorgente tra erbe mediterranee, piante mellifere, salici e bambù, e tour nel lago sulle sule, le tradizionali imbarcazioni gialle, accompagnati dai pescatori della zona. A Malësi e Madhe, invece, è stato recentemente inaugurato il Museo Etnografico, per valorizzare usi e costumi dell’Albania settentrionale, in particolare la xhubleta, la gonna a forma di campana usata dalle donne delle montagne, patrimonio UNESCO.

Sono previsti, nei prossimi mesi, altri importanti interventi, tra cui l’apertura di quattro nuovi sentieri escursionistici tra il lago di Scutari e i monti, supporto all’artigianato femminile nei villaggi della periferia rurale di Scutari con creazione di workshop formativi da proporre ai turisti e valorizzazione della promozione turistica delle spiagge sul lato orientale del lago. Tutte buone ragioni per mettere in agenda un viaggio in Albania il prossimo anno. Fuori dalle rotte turistiche, ovviamente.

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