Tirana: la nuova capitale high-tec dell'Europa Orientale
14 ripide scalinate bianche dislocate su tutta la struttura conducono in cima alla Piramide di Tirana. Ex retaggio dell'epoca comunista (era il mausoleo celebrativo di Enver Hoxha, edificato nel 1988 per iniziativa della figlia e del genero del dittatore), dopo quattro anni di lavori ha finalmente riaperto le porte al pubblico e si appresta a diventare l’hub multifunzionale più grande dell'Europa orientale. È nato grazie a un investimento dell’Albanian-American Development Foundation (Aadf) e del Comune di Tirana su progetto del famoso studio d’architettura olandese MVRDV. Lo studio ha sapientemente ristrutturato il fatiscente complesso e anche gli spazi esterni: la Piramide, pur mantenendo la struttura originaria di base, è ora un edificio trasparente dove il bianco e la luce predominano, con grandi vetrate, elementi in ferro, cubi colorati, alberi e verde intorno.
Tirana è la nuova capitale da scoprire
"Le sue sale ospiteranno start up, uffici, eventi e un centro TUMO per garantire ai giovani studenti albanesi e della regione l’accesso a competenze digitali in grado di dargli un futuro occupazionale. Centri simili sono operativi già a Yerevan, Parigi, Berlino, Los Angeles, Zurigo e Lione, ma quello di Tirana è il primo spazio per le tecnologie creative di tutti i Balcani", racconta Ketrina Jarazi, la direttrice del Dipartimento del Turismo del Comune di Tirana, mentre passeggiamo intorno alla struttura. Camminando mi rendo conto di quanto sia cambiata la città negli ultimi anni, tanti nuovi palazzi, è vero, ma anche aree ristrutturate, aperture, ristoranti di alta gastronomia, eventi ogni settimana, tanti turisti: Tirana ha ora tutte le carte in regola per diventare la nuova destinazione per un weekend diverso dal solito.
"Quest’anno il numero dei visitatori è stato altissimo per una nazione piccola come la nostra accerchiata da giganti come Italia, Croazia, Grecia, Turchia: ben 8.2 milioni di turisti (secondo i dati dell’Instat, istituto nazionale delle statistiche d’Albania), tra cui moltissimi italiani, hanno varcato da inizio anno a ora i confini albanesi e visitato anche Tirana", conclude leggendomi nel pensiero.
Cosa fare a Tirana
Il vento, negli ultimi anni, ha cambiato direzione e si vede. Le compagnie low-cost collegano ora la capitale albanese con i principali aeroporti europei e, a partire da novembre 2023, anche Ryanair vola su Tirana da Bologna, Milano, Roma, Catania, Treviso e tante altre città del vecchio continente. Il calendario degli eventi, poi, è in continua evoluzione: quest’estate si sono esibiti a Tirana artisti dal calibro di Enrique Iglesias, Ricky Martin e Placido Domingo, mentre il TIFF festival del cinema internazionale e il Tirana European Youth Film Festival hanno richiamato attori e registi da tutti i Balcani ed Europa.
Ma l’anno non è ancora finito: il 16-17 ottobre il Kosmos Festival riunisce in città artisti locali e internazionali di musica classica, il 22 ottobre c’è la Maratona, dal 15 al 19 novembre il Salone del Libro è l’occasione per incontrare autori albanesi molti dei quali tradotti anche in italiano, il 29 novembre la Notte Bianca porta musica, balli e divertimento per le strade del Bllok, il quartiere della movida, e poi c’è il mercatino di Natale che da dicembre ai primi dell’anno nuovo riunisce artigiani, cantine del vino e stand gastronomici in Piazza Scanderbeg vestita a festa. E gli eventi riprendono poi in primavera ed estate... Insomma, una città viva e vitale.
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Visita ai musei
Dalla grande piazza, cuore della città, al BunkArt2 il passo è breve. È il museo dedicato alle vittime del regime comunista realizzato nei locali di un bunker antiatomico sotto il ministero dell’interno, in pieno centro. Fratello minore del Bunkart1 alle porte della capitale, anch’esso all’interno di un bunker (ben sette piani sotto il livello della terra) con sale, salette, stanze e un teatro. Due tappe imperdibili per approfondire la storia non troppo remota dell’Albania, anche se il vero gioiello è la Casa delle Foglie -vincitrice del Museum Prize 2020 del Consiglio d’Europa- nell’ex quartiere generale della Sigurimi, la polizia segreta albanese ai tempi di Hoxha. Tra cimici, archivi e marchingegni di vario tipo, nel museo è narrata e commemorata la violenza psicologica, la violazione dei diritti umani e il controllo perpetrati ai danni dei cittadini durante i duri anni di regime comunista.
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Dove e cosa mangiare a Tirana
Dopo la visita, per un po’ di leggerezza perdetevi tra i banchi del Pazari i Ri tra spezie, frutta e antichi cimeli o fate una pausa caffè al Kalaja tra boutique di artigiani e negozietti. Tante le novità nella capitale anche in campo gastronomico che vale la pena di inserire nel carnet di viaggio. Pit-stop obbligatori per non restare mai delusi sono Padam di Fundim Gjepali che cucina piatti contemporanei partendo dalla tradizione, Mullixhiu di Bledar Kola per assaggiare i sapori del nord Albania, Fishop per il migliore crudo di pesce di Tirana, ed Era per i suoi gustosi antipasti tradizionali albanesi. Ma a ogni ritorno c’è sempre qualche nuova apertura e indirizzo alternativo da segnarsi in agenda. Come Leaf Brunch Cafè di fronte al nuovo Air Albania Stadium (lo stadio di Tirana) con originali e freschissimi bowls dolci e salati, Terra che celebra le tradizioni culinarie mediterranee e del Medio Oriente, ed Eos Mezze Bar il cui progetto culinario nasce per suggellare in un unico menù i sapori del Mediterraneo.
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Tirana con vista
A fine giornata, le strade della città si riempiono di gente, il Grande Parco, al termine del Bllok, richiama famiglie e sportivi, coppie di anziani a passeggio e gruppetti di amici che si danno appuntamento. È sempre un piacere camminare qui e l’impressione che si ha è di non sentirsi mai soli, ma parte di una grande comunità. Al tramonto, però, fate di nuovo un salto alla Piramide, salite fino in cima per ammirare la città dall’alto nell’ora più bella del giorno. Cercando di tenere a bada le vertigini, vale la pena di salire fino in cima. Certo, non sarà come una vista su Roma o Parigi, ma la capitale albanese è la mia home away from home e per me ogni volta è sempre inaspettatamente bella, originale, unica. In una parola? Tirana.