Tre giorni in bicicletta sul Lago di Como
Gioiello naturalistico incastonato tra aspre montagne, il Lago di Como è una calamita per gli appassionati di ciclismo. D’altronde è difficile resistere al richiamo della strada ondulata che ne segue i contorni, tra profumi inebrianti, paesini incantevoli, splendide ville e giardini idilliaci. Più avanti, nell’entroterra alpino troneggia la Madonna del Ghisallo, dichiarata patrona dei ciclisti da papa Pio XII. Scoprite questo paradiso del ciclismo lungo un impegnativo itinerario di tre giorni (che può essere ridotto a due giorni meno faticosi con una traversata in barca).
Come arrivare con la bicicletta
In circa un’ora di treno da Milano si raggiungono facilmente le sponde del Lago di Como. La stazione ferroviaria di Como Lago è servita ogni giorno da Trenord con numerosi collegamenti diretti, con frequenza oraria. Milano, principale snodo ferroviario della Lombardia, è ben collegata alle principali città italiane grazie a numerosi treni tradizionali e ad alta velocità garantiti da Trenitalia e Italo.
Il percorso
Como – Colico 72 Km / 520 m D+
Con il suo centro elegante dove si ergono il duomo e sontuosi palazzi, Como è una città in cui è molto piacevole passeggiare. I primi colpi di pedale sulla riva occidentale, la più soleggiata, danno subito inizio a un viaggio magico, che si snoda in parte in riva al lago e in parte sopra di esso, su un percorso ondulato che passa ai piedi dei verdi versanti montuosi e contempla alcune salite che mettono a dura prova i muscoli. I paesini che si attraversano affascinano con le loro case e i loro palazzi dalle facciate colorate, le terrazze, i ponti di pietra e i promontori, che scendono con scalinate fino a toccare le acque turchesi del lago. L’entrata a Menaggio avviene su magnifici percorsi ciclabili in riva al lago che consentono di evitare le gallerie; lo stesso accadrà con altri tunnel a seguire. Non perdetevi Villa La Gaeta al Km 37,5 della tappa, dove è stata girata la scena finale di Casino Royale, ventunesimo capitolo della saga cinematografica di James Bond, né il centro storico di Gravedona (Km 52). Ovunque vedrete spiagge che invogliano a fare il bagno. Il passaggio sulla sponda orientale lungo il Ponte del Passo segna la fine della giornata, che si conclude su piste sterrate percorribili anche con una bici da strada. Le rive e le viuzze di Colico offrono interessanti spunti per chi vuole fare una passeggiata romantica.
Dove dormire
L’Aurora, l’albergo meno caro di Colico, accetta le biciclette e spesso ha posto anche in alta stagione. Le camere costano circa €60, compresa la prima colazione.
Colicio – Lecco 73 Km / 1560 m D+
La strada prosegue a tratti lungo il lago e a tratti salendo tra ulivi, arbusti delle farfalle e cespugli di lavanda. Lungo il tragitto, alcune gallerie stradali che purtroppo non è possibile evitare tolgono un po’ di fascino alla tappa della giornata. A Varenna, circa 20 km dopo essere partiti, l’itinerario lascia le rive del lago per prendere una strada a tornanti che sale nella Valsassina attraversando pittoreschi paesini. I ‘collezionisti di passi’ possono qui aggiungere al loro palmarès il Passo di Agueglio (1158 m), che con i suoi 10,5 km di salita e i 671 m di dislivello offre uno dei panorami più belli in assoluto sul Lago di Como. Più avanti il percorso diventa una sorta di passeggiata tra le montagne del Parco Regionale della Grigna Settentrionale, che si conclude con il ritorno alla realtà cittadina della bellissima Lecco, dietro i cui bastioni del XII secolo si cela il centro storico, testimone delle ricchezze accumulate in passato grazie all’industria della seta.
Dove dormire
A Lecco optate per i B&B, che sono meno costosi degli alberghi, o per il campeggio Rivabella.
Lecco – Como 77 KM / 1860 m D+
Le impervie montagne che si vedono dall’ansa del porto preannunciano un’intensa giornata di ciclismo alpino che vi porterà chini sulle ginocchia al cospetto della Madonna del Ghisallo, la santa patrona dei ciclisti. Nel primo tratto, la magnifica strada sul lungolago passa sopra graziose calette fino a raggiungere il promontorio di Bellagio (Km 22), centro abitato che protende letteralmente nel lago. Attenzione: lungo il tragitto troverete due gallerie dove dovrete accendere le luci e usare prudenza. Bisogna davvero essere devoti della bicicletta per inerpicarsi fino alla Madonna del Ghisallo, l’iconica chiesetta che sorge sul passo omonimo a 758 m di altitudine. Eppure, questo ‘ciclopellegrinaggio’ lungo meno di 10 km offre panorami mozzafiato sul lago e vi aprirà le porte del santuario italiano del ciclismo (v. il riquadro p. 30). Dopo questo estremo atto di devozione al mondo dei pedali, il Passo di Sormano (1114 m) e il suo celebre muro vi faranno sudare caldo per tutti i 10 km di ascesa. Valicato il passo, non vi resterà che affrontare la discesa verso le rive del lago e proseguire fino a Como, dove questo straordinario circuito si conclude nell’animata ed elegante Piazza Cavour.
Dove dormire
L’Ostello Bello, noto ostello della gioventù milanese, è arrivato anche a Como, sulle rive del lago per l’esattezza. È preferibile prenotare in anticipo.
Variante: l’itinerario in due giorni
Inizio/Fine: Como
Lunghezza: 125 Km
Dislivello positivo: 1270
Difficoltà: 2
Tappa 1: Como – Colico 72 KM / 520 Km / 520 m D+ (V. tappa 1 dell’itinerario in tre giorni).
Tappa 2 : Colico – Como 50 KM / 670 Km / 670 m D+
Ecco una romantica giornata divisa tra bicicletta e barca. Lo stupore inizia fin dal percorso in riva al lago che, immerso in una vegetazione rigogliosa, giunge a Varenna, dove un traghetto vi porterà con la bicicletta fino a Bellagio. Varenna, con le sue case colorate affacciate su stradine ripide, e Bellagio, centro di spicco del territorio con un dedalo di scalinate dove perdersi felici, sono tra le più belle località del lago. La breve traversata che suggeriamo qui vi consentirà, per l’appunto, di raggiungere questo idilliaco borgo, che sorge nel punto esatto in cui la “Y” capovolta disegnata dal lago si ramifica. Per tornare a Como, una strada rivierasca poco trafficata e molto panoramica vi permetterà di evitare le gallerie.
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La Madonna del Ghisallo, santuario del ciclismo convertito in museo
Il santuario del ciclismo italiano si trova qui, sul Passo del Ghisallo, sui colli sopra Bellagio (tappa 3). La Madonna del Ghisallo, cui è dedicata una piccola cappella secentesca, fu proclamata con decreto ufficiale santa patrona dei ciclisti da papa Pio XII nel 1949. Per l’occasione fu portata da Roma una fiaccola che ebbe come ultimi staffettisti due leggende del ciclismo italiano: Gino Bartali e Fausto Coppi. Il santuario ospita preziosi cimeli, tra cui biciclette di famosi corridori, maglie, medaglie e trofei di campioni. C’è anche una guida molto competente che racconta numerose storie di ciclismo.
Nello stesso sito è stato aperto un museo del ciclismo, la cui ultima pietra è stata benedetta da papa Benedetto XVI il 31 maggio 2006. Diviso in cinque grandi sezioni tematiche, il museo ha una straodinaria collezione che raccoglie tutte le maglie rosa del Giro d’Italia dalla sua prima edizione a oggi, un’officina meccanica che illustra il processo produttivo delle biciclette, spazi dedicati al ciclismo femminile e decine di biciclette, ovvero circa 2000 oggetti inventariati. C’è anche uno spazio dove lasciare la vostra bici e togliervi gli scarpini per indossare delle più comode Crocs! La cappella si può visitare gratuitamente; il museo è aperto dalle 9:30 alle 17:30 da marzo a novembre (l’ingresso costa da €3 a €6).