Patrick Kinsella spiega come vivere per sempre
Come raggiungere l’immortalità? È una domanda vecchia come il mondo. Una possibilità è stabilire un record, ma i record sono fatti per essere infranti. Se invece raggiungerete un luogo che nessuno ha mai toccato prima, entrerete nella storia.
So cosa state per dire: che siete nati con qualche secolo di ritardo, che tutte le mete più interessanti sono già state scoperte. E forse avete ragione: il Novecento è stato un secolo di avventurieri, e molte nuove bandierine sventolano in ogni angolo del pianeta. Ma pensando fuori dagli schemi qualcosa troverete.
Roald Amundsen ha conquistato il Polo Sud nel 1911, ma nel 2013 Maria Leijerstam è stata la prima a raggiungerlo in bici. E se Edmund Hillary e Tenzing Norgay hanno raggiunto la cima del mondo il 29 maggio 1953, lo hanno comunque fatto vestiti: non come il ventiquattrenne Lakpa Tharke Sherpa, rimasto per tre minuti nudo sulla vetta dell’Everest nel 2006.
Le motivazioni per queste imprese possono essere molto varie. Prendete ad esempio Annie Taylor, un’insegnante rimasta vedova che, il giorno del suo sessantatreesimo compleanno, nel 1901, divenne la prima persona a sopravvivere dopo essere saltata dalle cascate del Niagara dentro un barile. Ormai indigente, Annie aveva deciso che rischiare di morire saltando (e acquisire fama e fortuna in caso di successo) fosse preferibile al vivere in un ricovero per senzatetto. La ricchezza non arrivò ma la fama sì; è più di quanto si possa dire di Robert Overcracker, che nel 1995 morì affrontando le cascate su una moto d’acqua.
C’è una linea sottile tra il fare la storia e vincere un Darwin Award (il premio assegnato ogni anno agli sventurati morti nei modi più stupidi). Alcuni primati sono stati raggiunti per caso: nel novembre 2013, mentre Sean Conway toccava terra nei pressi di John O’Groats dopo aver conquistato il titolo di primo nuotatore a percorrere l’intera lunghezza della Gran Bretagna, la sua supporter Emily Bell scoprì di essere stata la prima donna ad aver mai compiuto quel percorso in canoa.
Arrivare primi non garantisce la fama. Negli anni ’30 Oskar Speck compì un’incredibile traversata in kayak dalla Germania all’Australia. Lungo il percorso divenne anche il primo a circumnavigare lo Sri Lanka a remi, ma non si può dire che il suo nome sia universalmente noto.
La posta in gioco può cambiare senza preavviso. Nel 2012 James ‘Rocky’ Contos stava usando Google Maps per cercare nuove vie d'acqua adatte al kayak in Perú, e ha scoperto una ‘nuova’ fonte del Rio delle Amazzoni, il fiume Mantaro, gettando un’ombra sui precedenti primati di percorrenza del fiume (che secondo le vecchie misurazioni nasceva dall'Apurimac) come quello stabilito nel 1985-86 dal polacco Piotr Chmielinski e dal giornalista americano Joe Kane, nonché sull’epica traversata a piedi dell’inglese Ed Stafford del 2010. Per arrivare per primo alla nuova sorgente Contos ha dovuto combattere contro il tempo e contro l’americano West Hansen, che ha battuto di stretta misura.
Se volete finire sui libri di storia ecco qualche primato ancora da conquistare:
- Scalare il Gangkhar Puensum, 7570 m, la più alta vetta ancora inviolata (quando sarà possibile farlo: al momento il Bhutan ha posto il divieto).
- Remare dalla sorgente alla foce della Senna, in Francia.
- Raggiungere il fondo delle Mulu Caves, nel Gunung Mulu National Park, nel Sarawak, Borneo.
- Attraversare a nuoto il Lago Tanganica (677 km), il più grande al mondo.
- Completare di corsa la John Muir Way, 215 km di strada appena inaugurata in Scozia che va da Helensburgh a Dunbar.
- Percorrere tutta l'Irlanda, 555 km da Malin Head a Mizen Head, in monociclo Percorrere in canoa il fiume Tigil, in Kamchatka, Russia.
- Andare da Deadhorse, in Alaska, a Ushuaia, in Argentina, in skateboard.
- Circumnavigare la Giamaica in canoa.