Le mostre da non perdere quest’estate ad Atene
Che ci si finisca quasi per caso tra un volo e un traghetto o che si scelga di passare qualche giorno nella capitale della Grecia, Atene negli ultimi anni ha molto altro da offrire, oltre all’Acropoli e al Museo Archeologico Nazionale. È conveniente per gli artisti e le gallerie e i musei di arte contemporanea qui giocano su un equilibrio in cui ricerca e mercato si alimentano, senza (ancora) lasciare che sia uno a prevalere sull’altro. In questo contesto frizzante, sono numerose le mostre anche d’estate: un’occasione per scoprire la città e spingersi fuori dal centro, verso le zone meno turistiche, dove l’arte contemporanea sta lentamente cambiando alcuni quartieri.

EMST, What If Women Ruled the World?, dal 13 giugno al 20 novembre
Il Museo di Arte Contemporanea di Atene (EMST) apre la quarta e ultima parte di What If Women Ruled the World?, un ciclo di mostre dedicate esclusivamente al lavoro di donne artiste o di artisti che si identificano come donne. La nuova inaugurazione vede l’aggiunta di una personale di Tala Madani, la prima in un museo europeo dopo oltre dieci anni (Shitty Disco); una nuova commissione site-specific di Eva Stefani (The Luminous Cave); la prima presentazione della celebre scultrice britannica Phyllida Barlow in Grecia (RIG: untitled; blocks); presentazioni personali delle opere di Bouchra Khalili (Lanternists and Typographers) e Susan Meiselas (A Room of Their Own) e una mostra di disegni inediti di Eleni Pitari-Pangalou (The Unknown Drawings).
Durante tutto il 2024 What If Women Ruled the World? ha presentato 18 mostre personali, installazioni e progetti, dando risalto al lavoro di 40 donne artiste, una piccola rivoluzione a cui si potrà assistere fino a fine anno.
Ospitato all’interno dell’ex birrificio Fix, l’EMST è il museo d’arte contemporanea più prestigioso della città è stato inaugurato nel 2015 e si trova nel quartiere Koukaki, dove non mancano caffè hipster, vinerie e ristoranti, ma anche negozi interessanti e la vicina collina di Filopappo: particamente potreste passare una giornata intera in questo quartiere e ancora ci sarebbe qualcosa da vedere!

Allouche Benias Gallery, Headcleaner, dal 16 maggio al 29 giugno
Questa galleria si trova così vicina a Piazza Syntagma e in un palazzo talmente bello che una visita è d’obbligo. È infatti ospitata da Palazzo Deligiorgis, un edificio progettato dall’architetto Ernst Tsiller intorno al 1890 che unisce neoclassicismo e art nouveau. Fino a fine giugno qui vi aspettano le inquietanti opere dall’atmosfera beckettiane di Tom Rees.
MISC, Heartbeat, dal 12 giugno al 20 luglio
In questo spazio sperimentale Sylvia Sachini porta una delle mostre collaterali di Athens Photo Festival, esponendo i lavori di Antonis Thedoridis, Nikolas Ventourakis and Peter Watkins. Heartbeat utilizza la tetralogia degli anni ’50/60 di Lawrence Durrell, The Alexandria Quartet, come punto di partenza per esplorare il modo in cui l’assenza di una struttura generale e le riflessioni sulla città si manifestano -le sue strade decadenti, i suoi abitanti e la sua memoria personale catturata nella fotografia contemporanea. Atene diventa una città immaginaria con narrazioni intrecciate alla mascolinità, alla sua politica e a un senso di ambivalenza e disorientamento.

State of Concept, fino al 28 giugno
Questo spazio a Koukaki è uno di quelli in cui la ricerca artistica ad Atene raggiunge i suoi apici. Fino a fine giugno sarà possibile vedere Ghosts of Impossible Presents, curata da Solvita Krese, in cui artisti degli stati baltici si occupano dei fantasmi dei nostri ecosistemi condivisi - le tracce lasciate dai disastri ecologici e dalle guerre nell’ambiente, nelle piante e nelle creature.
In contemporanea si tiene la mostra personale dell’artista iraniana Maryam Tafakory, State Affairs, che presenta tre film che, esplorando i diversi registri attraverso i quali le immagini ci parlano o rifiutano di parlarci, cercano di sviscerare i velati atti di cancellazione - di corpi, intimità e storie.
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Arch, Sleep Walk di Yu Nishimura dal 30 maggio al 14 settembre
Yu Nishimura (nato nel 1982 a Kanagawa) presenta una serie di dipinti che raffigurano paesaggi mentali universali con un linguaggio personale. Uno stile in cui riecheggiano sia gli anime giapponesi sia la fotografia di strada. Non ci sono temi definiti di genere, razza o politica, ma l’opera trasuda una poesia e una passione per il mondo che alla fine diventa un atto politico di resistenza, una rilettura dell’universo che ci circonda, raccontando l’aura della vita quotidiana collocandola in uno spazio pittorico emotivo e onirico.

The Breeder, Thirsthy di Maria Joannou, dal 6 giugno al 31 agosto
The Breeder è situata nel quartiere decadente di Metaxourgeio, in un insolito mix di bordelli e nuovi caffè hypster. Qui l’estate porta la prima mostra personale di Maria Joannou in galleria, intitolata Thirsty: una serie di dipinti che raccontano intimità quotidiane, ispirate dalle polaroid che Carlo Mollino ritraeva di lavoratrici del sesso, amanti e amiche, ma le cui pose languide sono qui reclamate dall’artista.
Nelle stesse date troverete la mostra collettiva a cura di Nicolas Vamvouklis Light me up, con opere di 14 artisti greci e internazionali: Chioma Ebinama, Ekene Stanley Emecheta, Justin John Greene, Daisuke Ida, Lena Kitsopoulou, Kalup Linzy, Philippe Malouin, Miltos Manetas, Malvina Panagiotidi, Ariana Papademetropoulos, Panos Profitis, Vanessa Safavi, Mamali Shafahi e Chrysanne Stathacos. Questa mostra estiva si addentra nelle sfaccettate nozioni di luce, esaminando diverse fonti di energia che attivano ed elevano, partendo dall’esperienza domestica ed espandendosi verso viaggi fisici e spirituali, fenomeni naturali e la sua intricata relazione con la tecnologia e la creatività umana.
Athens Photo Festival, dal 6 giugno al 28 luglio, Benaki Museum Pireo 138
Questo appuntamento annuale porta la fotografia contemporanea in varie location di Atene. La mostra principale raccoglie un ampio spettro di fotografie contemporanee, dalle nuove scoperte agli artisti affermati, ed è esposta su 3.000 metri quadrati di spazio espositivo presso il Museo Benaki / Pireo 138. Il Programma Satellite, curato da Sylvia Sachini, coinvolge anche istituzioni, gallerie e spazi d’arte in tutta la città, esponendo in totale più di 100 artisti.

Sylvia Kouvali, 16 giugno – 31 agosto
La visionaria galleria che ha saputo portare l’arte contemporanea al Pireo, tra gli edifici in rovina del porto di Atene, inaugura il 16 giugno una serie di mostre che saranno visitabili fino a fine agosto.
Tunneling, di Leslie Thornton, è una riflessione sulle vulnerabilità della terra, contrapposte alla tecnicità della distruzione, una testimonianza di quel che accade dopo un’esplosione, dopo la fine del mondo.
Subtle Hunts, di Luigi Zuccheri, vede in mostra alcuni dei dipinti del pittore friulano che ritraggono scene agresti con un misto di ironia e disillusione.
Reconstruction, di Veronika Hapchenko è la prima mostra personale dell’artista, nata nel 1995 a Kiev. Nel suo lavoro, Hapchenkota crea con la tecnica dell’aerografo frazioni di umanità, calchi di corpi, scheletri, volti senza lineamenti che sembrano fluttuare tra sogno e realtà, vita e morte, uomini e macchine.
Gagosian, Anselm Kiefer, dal 21 giugno al 24 agosto
La sede ateniese del Gagosian, situata in un magnifico palazzo affacciato sul verde del Licabetto, ha inaugurato la prima mostra personale di Anselm Kiefer in Grecia, che raccoglie dipinti, sculture e fotografie nuove e recenti. I paesaggi di Kiefer trasmettono risposte poetiche al mito, alla storia e al mondo naturale, evocando i temi della creazione, della metamorfosi e della natura ciclica dell’esistenza. Entrerete in un unvierso dalle luminosità dell’oro, con diverse tonalità e consistenze dei materiali per trasmettere la sublimità della natura e il peso della storia.
Il Gagosian si trova nel quartiere elegante di Kolonaki: non mancate di lasciarvi trasportare dal saliscendid elle sue vie, fermarvi ai caffè e godervi l’altrettanto dorata atmosfera che qui si respira.
Centro Culturale della Fondazione Stavros Niarchos (SNFCC)
Un’altra occasione per scappare dal caldo centro di Atene, è dirigersi verso il Centro Culturale della Fondazione Stavros Niarchos (SNFCC) e passeggiare nei suoi giardini. Progettato da Renzo Piano e aperto nel 2017, ospita la Biblioteca Nazionale della Grecia e il Teatro Nazionale dell’Opera ed è sede di numerose mostre ed eventi.
Fino al 31 luglio troverete la mostra Ritratti di donne di Pepi Loulakaki che presenta una serie di 48 fotografie: ritratti fotografici di donne (1992-2020) della campagna greca e/o di ambienti sociali svantaggiati del tessuto urbano; momenti dell’infanzia o dell’adolescenza, ma anche impressioni della vita adulta di donne che sono rimaste audaci e impavide, aperte alle sfide, con purezza, dolcezza, entusiasmo, forza e gentilezza.
Fino al 30 settembre Fullfillment, di Alex Mylona sarà esposta negli spazi all’aperto dell’Esplanade della Fondazione. A cura di Syrago Tsiara, la mostra si concentra sulla creazione artistica femminile in relazione alla realtà storica e istituzionale, ai termini restrittivi, al sogno e alla prassi della trascendenza. Partendo dalle proposte scultoree/architettoniche concepite e realizzate da Alex Mylona negli anni Settanta, si sviluppa come un progetto modulare che dialoga con il programma del SNFCC e cerca di realizzare la visione originale della creatrice in termini moderni di esperienza espositiva, visibilità e azione partecipativa nella sfera pubblica.