Timisoara, Veszprém e Elefsina: le tre Capitali Europee della Cultura 2023 ci portano a Est

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Quest’anno sono tre le Capitali Europee della Cultura e tutte fanno battere il cuore del continente verso a Est. Timisoara, in Romania, Veszprém, in Ungheria e Elefsina, in Grecia, condividono il rinomato titolo, regalando un insieme di eventi culturali che fa vibrare l’oriente europeo. Oggi vi raccontiamo qualcosa delle tre città, ancora poco conosciute ma ricche di storia e fascino.

Timisoara, Veszprém e Elefsina sono le tre Capitali Europee della Cultura 2023
Timisoara, Veszprém e Elefsina sono le tre Capitali Europee della Cultura 2023
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Timişoara, Romania

La terza città romena per dimensioni (dopo Bucarest e Cluj-Napoca) è anche uno dei centri urbani più belli del paese, sviluppatasi intorno a una serie di verdi parchi e giardini e di piazze magnificamente restaurate. È chiamata anche Primul Oraş Liber (Prima Città Libera), perché nel 1989 si tennero le prime manifestazioni contro Ceauşescu che portarono alla caduta del suo regime e alla morte del dittatore e della moglie, nonostante le violente repressioni della Securitate.

Nel 2023 Timișoara vuole portare avanti il suo ruolo di Capitale Europea della Cultura illuminando il dibattito pubblico con conversazioni incentrate sui temi di coraggio e diversità. Il tema Shine your light – Light up your city! sarà lanciato con la cerimonia del 17-19 febbraio.

Il motto è un invito ad una doppia mobilitazione: da una parte (Shine your light) invita i cittadini a osare ed sprimere i loro valori e il loro modo di essere, mentre dall’altro (Light up your city!) li si spinge a usare la loro luce interiore per rimuovere il buio e la passività che ci circonda attraverso un processo civico alimentato dalla cultura.

Il tema di Timişoara sarà "Shine your light – Light up your city!" ©Catalin Lazar
Il tema di Timişoara sarà "Shine your light – Light up your city!" ©Catalin Lazar

Durante tutto l’anno ci saranno numerose occasioni di apprendimento (conferenze, seminari e workshop), mostre, spettacoli e numerosi festival di musica e arti performative.

Timisoara è la seconda città in Romania e detenere il titolo di Capitale Europea della Cultura, dopo Sibiu nel 2007. Grazie alla presenza di alberghi e ristoranti tra i migliori della Romania occidentale, Timişoara rappresenta una perfetta base per visitare la regione del Banato.

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Veszprém, Ungheria

Veszprém, detta anche ‘la città delle regine’ è la seconda città ungherese ad aggiudicarsi il titolo di Capitale Europea della Cultura, dopo Pécs, che lo ottenne nel 2010. 

In realtà è tutta la regione Bakony-Balaton ad essere coinvolta. Inoltre sono stati più di 100 le cittadine che hanno contribuito a sviluppare migliaia di progetti ambiziosi che avranno luogo nel corso dell’anno.

La cerimonia di apertura, dal titolo Come shine with us!, si è svolta il 21 e 22 gennaio, dando il via a un programma di eventi che include festival di musica e di danza, mostre d’arte, performance, attività nel settore enogastronomici e molto altro.

Il centro di Veszprém  ©Stefan Milivojevic/Shutterstock
Il centro di Veszprém ©Stefan Milivojevic/Shutterstock
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Cosa vedere nei dintorni di Veszprém

Lungo circa 80 km e dalla forma sottile e irregolare che ricorda un peperoncino, il Lago Balaton appare come un’idilliaca e soleggiata distesa scura color tormalina perfetta per le attività acquatiche. Ma basta lasciarsi alle spalle le spiagge dello specchio d’acqua più grande e meno profondo d’Europa per scoprire colline coperte di vigneti, un parco nazionale e l’aspra striscia di terra di circa 4 chilometri che quasi lo taglia a metà. Senza dimenticare la più famosa fabbrica ungherese di porcellane e il fiabesco castello che domina una collina. 

Poi c’è il Transdanubio meridionale, il cui paesaggio caratterizzato da bianche fattorie dal tetto di paglia sembra fermo nel tempo. Al centro di tutto sorge Pécs, dove un’atmosfera mediterranea permea strade punteggiate di vestigia ottomane e di un incredibile numero di musei di grande interesse. Nei suoi dintorni, potrete lasciarvi incantare da alcuni castelli medievali e dalle degustazioni offerte dalle aziende vinicole. 

Elefsína, Grecia

Il programma artistico della città si intitola Mysteries of Transition, in onore dei misteri dell’antica Grecia. La cerimonia di apertura si è tenuta il 4-5 febbraio, ma saranno 465 gli eventi e 130 i progetti che accenderanno la città durante tutto l’anno.

Il programma si divide in tre temi principali: persone/società, ambiente e lavoro. La sezione ambiente ha un focus speciale in quanto è un tema strettamente legato alle sfide di Elefsina (e del mondo interno) come città post industriale.

Elefsina è la quarta città della Grecia a detenere il titolo e Atene, culla delle European Capitals of Culture (ECoC), è stata la prima del paese.

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I misteri eleusini

L’antica Eleusi (Elefsina) si estende su un vasto sito sulle pendici di una bassa collina, vicino alla costa del Golfo Saronico. Anche se solo pochi edifici sono stati restaurati, le dimensioni delle costruzioni dovevano essere strabilianti perché ovunque sono disseminati enormi pezzi di colonne e blocchi in pietra. Il cuore del sito è il Santuario di Demetra, risalente all’epoca micenea, quando il culto della dea era uno dei più importanti nell’antica Grecia. In epoca classica, fino al IV secolo a.C., Demetra veniva celebrata ogni anno con una grandiosa festa frequentata da migliaia di pellegrini che speravano di venire iniziati ai misteri eleusini. Camminavano in processione dall’Acropoli a Eleusi lungo la Via Sacra, che era disseminata di statue e monumenti votivi. Gli iniziati dovevano fare voto di segretezza e per chi non lo rispettava la pena era la morte. Durante i 1400 anni di attività del santuario i segreti non furono mai divulgati. 

Il museo sul retro del sito offre una bella vista della baia e contiene modellini della città antica oltre ad alcune splendide statue in marmo, tra cui il busto di una cariatide; trovarselo davanti all’altezza degli occhi è davvero emozionante. 

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Destinazioni in questo articolo:

Atene e dintorni Romania Ungheria
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