Cinquant’anni di hip-hop a New York City
Cinquant’anni fa nasceva l’hip-hop e New York City, la sua culla natale, non perde l’occasione per festeggiare l’anniversario in grande stile. Chi passa dalla Grande Mela può ancora intercettare alcuni eventi speciali organizzati per celebrare questo compleanno, ma non solo: è il momento giusto anche per passeggiare nelle strade e nei quartieri più significativi per la storia dell’hip-hop, dalle origini a oggi.

Nel Bronx lungo la strada in cui è nato l’hip-hop
«New York City è il luogo di nascita e il centro ufficiale della cultura hip-hop, dalla musica alla sua influenza globale sull’arte, la moda, la danza, la lingua e altro ancora», ha dichiarato Fred Dixon, presidente e CEO di New York City Tourism + Conventions. «L’hip-hop ha avuto un impatto duraturo sulla cultura di New York City che può essere sperimentato in tutti e cinque i distretti». Esplorando la mappa interattiva dell’hip-hop a New York City, però, il viaggio non può che iniziare dal cuore, dal centro pulsante, dal vero luogo di origine di questo genere musicale, oltre che movimento artistico e culturale: il Bronx.

In questo distretto a nord di Manhattan negli anni Settanta diventano sempre più popolari i block party, feste di quartiere che riempiono le strade di musica e persone, soprattutto giovani afroamericani e latini. La nascita ufficiale dell’hip-hop è collocata tradizionalmente proprio durante uno di questi eventi, al 1520 di Sedgwick Avenue. È l’11 agosto 1973 e DJ Kool Herc, di origini giamaicane, mette musica alla festa per il ritorno a scuola di sua sorella. Il disc jockey si è già accorto che i newyorkesi non amano molto il reggae e, con altri dj, ha iniziato a estendere l’uso del mixer audio, a usare un doppio giradischi, ad allungare le pause delle percussioni... Insomma, a gettare le basi di quello che sarà poi conosciuto in tutto il mondo come hip-hop.
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La scoperta dei luoghi dell’hip-hop nel Bronx potrebbe iniziare dalla The Bronx Walk of Fame, che corre lungo la Grand Concourse: un omaggio ai più grandi talenti dell’hip-hop tra nomi storici e new entry (Remy Ma, ad esempio, è stata aggiunta nel 2022). Al 2344 di Arthur Avenue c’è Bronx Beer Hall, locale con birre artigianali e merchandising a tema hip-hop gestito dai fratelli Anthony e Paul Ramirez, che sono cresciuti a contatto con questa culturale musicale. Anche da Beatstro (135 Alexander Ave.), quintessenza dello spirito che oggi anima il Bronx, le influenze hip-hop si fanno sentire: qui l’atmosfera da vecchio negozio di dischi, i graffiti e le fotografie alle pareti fanno il paio con i piatti tipici della cultura portoricana e afroamericana.

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A caccia di murales a Brooklyn e non solo
L’hip-hop non è solo musica, ma anche arte (e molto altro). Vale la pena allora andare alla ricerca dei più bei graffiti dedicati a questa cultura musicale. Oltre che nel Bronx, ce ne sono anche a Brooklyn. Al 448 di Franklin Ave. Vic Goldfield ha ritratto Ol’ Dirty Bastard, poi ripitturato da Ibrahim El-Baaith. All’angolo tra Bedford Avenue e Quincy Street capeggia lo sguardo serio di Notorious B.I.G. realizzato dagli artisti Naoufal “Rocko” Alaoui e Scott "Zimer" Zimmerman. A questo gigante dell’hip-hop è dedicata anche la scultura di Sherwin Banfield, che si trova proprio vicino all’ingresso del ponte di Brooklyn. Alta tre metri e realizzata nel 2022, è corredata da pannelli informativi sui successi del rapper.
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Nell’East Village, all’angolo a nordest tra East 2nd Street e First Avenue, Jorit Agoch ha reso omaggio a KRS-One. Ad Harlem (Uptown Grandscale, East 125th Street e Lexington Avenue) un ritratto in bianco e nero ricorda DMX, rapper scomparso nel 2021. Nel Queens grazie al lavoro artistico di Jorit Agoch ed Eli Salome-Diaz, con il supporto di Benny Guerra e Lawrence "Myse" Hossanah, lo sguardo del rapper Nas si posa quieto sui passanti.

50 anni di hip-hop: i prossimi eventi a Manhattan
L’appuntamento più importante per gli appassionati di hop-hop è nel 2024, anno in cui è in programma l’apertura dello Universal Hip Hop Museum. Situato nel South Bronx, a sud dello Yankee Stadium, questo spazio renderà omaggio alla nascita e alla storia del genere musicale. Nell’attesa, però, ci sono altri eventi interessanti promossi in occasione del cinquantesimo anniversario dalla nascita dell’hip-hop. Fino al 31 ottobre 2023 il festival di fotografia pubblica Photoville esporrà Hip Hop at 50 di Janette Beckman sulle vetrine all’angolo tra Fulton e Front Street, Manhattan. Beckman è una documentarista della cultura urbana e con il suo lavoro ha seguito da vicino la scena hip-hop newyorkese degli anni Ottanta.
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Per ripercorrere luoghi e tempi dell’hip-hop tramite un’installazione digitale c’è invece Hip Hop Til Infinity, coprodotta dalla società di intrattenimento globale Mass Appeal e dallo studio creativo ibrido SUPERBIEN. Appuntamento alla Hall des Lumières (Lower Manhattan) fino al 17 settembre, previo acquisto del biglietto. I festeggiamenti per il cinquantesimo si chiudono il 15 ottobre al New York City Wine & Food Festival con The Cookout: Hip Hop’s 50th Anniversary Celebration. Organizzato dallo chef JJ Johnson e da Rev Run, l’evento prevede le performance di DJ Cassidy e di Rev Run stesso, con l’MC Angela Yee. Ci sarà inoltre la presentazione di vari chef newyorkesi con le loro specialità culinarie e chef Johnson tenterà di conquistare il record per la più grande quantità di joloff, piatto di riso dell’Africa occidentale, cucinato in una sola volta.