Tutto il meglio di Favignana

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

Favignana, la più grande delle Isole Egadi, è piccola e pianeggiante, facile da raggiungere e facile da esplorare, magari in bicicletta, alla scoperta di calette segrete e mare turchese.


Cala Burrone, Favignana
Nuotare nell’acqua turchese di Cala Burrone è un’esperienza da non perdere di Favignana. Lucie Jancekova/shutterstock©
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Ogni stagione è la stagione giusta

Dopo una traversata di 30 minuti dalla costa della Sicilia, l’aliscafo approda al molo di Favignana. Scendendo la scaletta si è subito colpiti dall’odore tipico dei porti isolani, un misto di gasolina e salsedine dentro al quale quasi sussurra il delicato il profumo della macchia mediterranea: oleastri, lentischi, carrubi, pini marittimi, cappero, origano, liquirizia. Non c’è una stagione migliore per visitare l’isola perché ogni mese dell’anno regala qualcosa di speciale: d’estate il mare, gli aperitivi sulla spiaggia al tramonto, le cene fuori; d’inverno i trekking nella natura che torna verde e fiorita. Un consiglio: infilate una muta in valigia, e l’acqua del Mediterraneo non sarà mai troppo fredda per chi decide di fare un bagno fuori stagione.

Che cosa vedere

Dal molo, abbracciando con lo sguardo il panorama si possono individuare tre punti di interesse da mettere in agenda per eventuali giornate nuvolose o di pioggia: in alto sul promontorio il Castello di Santa Caterina, più in basso a sinistra la Tonnara, e più vicino al porto, Villa Florio.


Castello di Santa Caterina


Nemmeno si riesce più a intuire la storia millenaria di questo castello, che costruito in epoca medievale ha subito trasformazioni e distruzioni fino a quella definitiva al termine della seconda guerra mondiale. Scegliete magari una giornata nuvolosa per arrivare fin quassù (con una passeggiata di un’ora dal centro del paese), evitate di entrare – le rovine sono tanto suggestive quando pericolanti – e godetevi il panorama sul mare e sulle Egadi.

Il Castello di Santa Caterina, Favignana
Il castello di Santa Caterina si raggiunge facilmente dal centro di Favignana e regala spettacolari panorami sulle Egadi. maudanros/shutterstock©
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I Leoni di Sicilia: i Florio a Favignana


‘Il piroscafo beccheggia pigramente nel porto di Favignana. Sotto il sole, le case del paese – piccole, poco più che capanne, con i muri a secco e il tufo a vista – sembrano disegnate dalla mano di un bambino’ è così che Stefania Auci, nel best seller I Leoni di Sicilia, introduce l’arrivo sull’isola della potentissima famiglia Florio. Nel 1874 Vincenzo Florio, brillante uomo d’affari palermitano che si era costruito un impero con la produzione e la commercializzazione dei derivati dello zolfo e del marsala, dopo aver acquistato Favignana per poco meno di 3 milioni di lire (20 milioni di euro oggi) vi costruì una tonnara, la prima a produrre tonno in latta sotto’olio, invece che sotto sale. L’Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica dal 2010 ospita un museo dedicato all’industria ittica delle Egadi, che espone pescherecci, reti e pile di scatolette di tonno dell’epoca di massimo splendore della fabbrica Florio. Un video muto documenta la storia del conservificio e le tradizioni della pesca al tonno nelle acque circostanti Favignana, compresa la famosa mattanza.

Dall’altra parte del golfo sorge Villa Florio. Neogotica nelle forme esterne e liberty negli interni, si animava durante il periodo della mattanza, quando Donna Franca, moglie di Ignazio e aristocratica siciliana, appassionata collezionista di perle e considerata la regina della Belle Epoque siciliana, amava invitare e intrattenere il jet set internazionale. Oggi è sede del comune e ospita mostre e piccole collezioni museali.

Lattine di tonno sott'olio Florio, Favignana
La Tonnara di Favignana, proprietà della famiaglia Florio, è stata la prima e conservare il tonno sotto’olio e non sotto sale. RICIfoto/shutterstock©
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Il centro storico


A ridosso del porto, il centro di Favignana è un piacevole agglomerato di bianche case a dado dai toni chiari, verdi olivastri con le chiome a dado, pure loro, e lucide strade in basalto chiaro, a cui il tempo e i passi hanno donato una texture quasi morbida, così piacevole da sentire sotto i piedi nudi. La prima tappa obbligatoria è proprio qui, per procurarsi tre cose fondamentali: una pausa rigeneratrice con una granita al gelso, un maritozzo con la panna o un’arancino, un paio di scarpette da scoglio – le stupende calette che ricamano le coste dell’isola sono pressoché tutte rocciose, senza adeguata protezione si rischia di rovinarsi la vacanza – e una bicicletta, meglio se elettrica, per girare in lungo e in largo un’isola che nella parte occidentale è totalmente pianeggiante e tra i punti più distanti tra loro, il Faro di Punta sottile a ovest, tra l’altro il punto perfetto per godersi il tramonto, e la Spiaggia del Bue Marino a est, misura solo 10km.

Centro storico di Favignana
Il centro storico di Favignana è un luogo piacevole dove trascorrere le serate estive. maudanros/shutterstock©

Le spiagge

Di sabbia


A smentire l’affermazione di poco sopra, e cioè che le spiagge di Favignana sono tutte rocciose, ci pensa Spiaggia Praia, che pur essendo così vicina al porto offre sabbia dorata, mare screziato di blu e turchese e tutte le comodità di una spiaggia urbana. Il posto giusto per il primo bagno in mare appena scesi dall’aliscafo, o per l’ultimo, prima di salutare l’isola. Altre spiagge di sabbia sono Lido Burrone e Cala Azzurra, con ombrelloni, lettini e ristoranti, ma qui il grado di soddisfazione dipende molto dal periodo in cui verrete: le troverete affollate e con l’acqua un po’ torbida ad agosto (ma se verrete al mattino presto saranno bellissime) e sempre più tranquille e pulite man mano che la stagione delle vacanze volge al termine.


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Spiaggia Praia e la Tonnara di Favignana
Spiaggia Praia è la spiaggia ’urbana’ di Favignana. lenisecalleja.photography/shutterstock©

Di roccia


Cala Rossa, Scalo Cavallo, Cala San Nicola, Cala del Pozzo, Lido Radangia, Cala Preveto, con 33km di costa frastagliata, l’isola è un inventario di calette, grotte e scogliere tra le quali scegliere il proprio luogo del cuore, spesso in solitaria anche durante i mesi più affollati. Solo qualche raccomandazione: portatevi un paio di scarpe comode, evitate di affrontare i percorsi che portano alle spiagge in ciabatte e infradito. Tenete sempre nello zaino scarpette da scoglio, maschera e boccaglio. È poi sempre bene portarsi una buona riserva d’acqua e qualcosa da mangiare, anche se a Favignana capita spesso che proprio quando si pensa di non farcela più, spunti come un miraggio un minuscolo chiosco che serve panini con pesce spada all’arancia e birra ghiacciata. Quando siete in bicicletta proteggete sempre la pelle con abiti o creme solari. E ricordatevi si spegnere le biciclette elettriche prima di andare in spiaggia!

Una volta che vi sarete procurati quest’attrezzatura essenziale, non vi resterà che esplorare tutte le spiagge dell’isola e stilare una classifica personale.

Cala Rossa, Favignana
Cala Rossa è una delle spiagge più celebri di Favignana. Fabio Lotti/shutterstock©
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Sicilia
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