Cinque località sconosciute dove fare ottimo surf
C'è stato un tempo in cui persino Bali era passata inosservata e le one di Uluwatu e Padang Padang non erano state domate da nessuna tavola. Così come Oahu, Hossegor e Newquay. Ecco una classifica di cinque località dove praticare surf rimaste fuori dai radar.
C’è stato un tempo in cui le località oggi considerate un’istituzione erano mete sconosciute anche ai surfisti più appassionati e tutt’ora ne esistono centinaia da scoprire. Ecco una lista di cinque destinazioni dove fare surf ancora poco note al mondo. Invece di fornirvi un manuale o spifferarvi dove si trovano le onde migliori, abbiamo optato per stilare le migliori mete in ascesa. È un mix eclettico, che include sia isole del Mediterraneo che paesi circondati dal deserto nella penisola arabica.
Prima di immergervi, qualche creanza dal galateo del surf
Qualcuno deve pur dirlo: i surfisti sono tipi estremamente suscettibili. Tenete conto che il localismo, ovvero la tendenza dei surfisti locali a imporsi rispetto a chi viene da fuori, è una problematica che colpisce il mondo intero, sia che stiate per cavalcare le celebri onde di Trestles, nel Sud della California, sia che vi troviate su una spiaggia meno nota.
Potete arrabbiarvi o cercare il dialogo, oppure scegliere il metodo migliore per gestire questo tipo di situazioni, in acqua e sulla terra. Ignorare. Sorridere. Scusarsi anche se non si è fatto niente di male. Insomma, fare tutto il possibile per evitare reazioni violente. Perché ciò che conta è divertirsi.
Naturalmente, restano le regole base che forse sono ancora più importanti quando ci si trova in località meno frequentate. La precedenza spetta al primo che si mette in piedi sulla tavola, o il più vicino al picco se più surfisti si sono alzati nello stesso momento. Mai droppare, ovvero partire su un’onda che sta già venendo cavalcata da un altro surfista.
Infine, prestare sempre attenzione a chi si sta godendo le acque, soprattutto se non sono comunemente frequentate dalle tavole. Siate sempre rispettosi nei confronti dei bagnanti, dei pescatori dei sub e di chi pratica snorkeling.
Hong Kong è ufficialmente entrata in gioco
A circa 30 minuti di auto dai ristoranti dim sum e dai grattacieli scintillanti di Kowloon, c’è una parte dell’arcipelago di Hong Kong su cui in inverno si infrangono impietose le onde del Pacifico. In realtà, qua il surf è tutt’altro che una scoperta recente. È stato reso popolare negli anni Settanta e Ottanta dagli expat britannici e americani che, nonostante il divieto del governo, hanno cavalcato persino le onde gonfiate dai tifoni.
Al giorno d’oggi, lo sport è molto più mainstream rispetto ad allora. Alimentato da almeno tre scuole. Sì, non sempre fa onda. Sì, gli squali bazzicano quelle acque. Ma ci sono giorni in cui le spiagge di Cheung Sha e Shek-O regalano emozioni uniche e onde pulitissime.
La migliore spiaggia per fare surf a Hong Kong: Big Wave Bay
Se avete mai surfato a Big Wave Bay sapete che il nome di questa spiaggia non ha molto a che vedere con quella sull’Isola di Oahu alle Hawaii. Ciononostante, è il surf spot più affidabile di Hong Kong, una baia rivolta a sud-ovest che riceve tutta l’azione dei venti invernali che soffiano dal Pacifico. Perfetta per i principianti, Big Wave Bay regala onde alte fino al ginocchio, ma ci sono giorni in cui i pianeti si allineano e i flutti raggiungono i due metri per far divertire anche i più navigati.
La Namibia regala esperienze di surf meravigliose
Fino al 2008, il Sudafrica era la meta numero uno per spedizioni esotiche all’insegna surf. Poi Surfing Magazine lanciò una leggendaria sfida chiedendo agli avventurieri di trovare potenziali break utilizzando le immagini satellitari di Google Earth, e il resto è storia. Un insospettabile sviluppatore di software di Orange County chiamato Brian Gable scovò una spiaggia da qualche parte lungo la remota Skeleton Coast in Namibia. Un anno dopo, il professionista Cory Lopez era sul posto ad affrontare le onde, cavalcando uno dei left break più lunghi mai registrati: oltre un minuto dentro la galleria d’acqua!
Skeleton Bay, come è stata ribattezzata in seguito, è la punta di diamante del surf in Namibia. Ma non ci sono altre località adatte. Tuttavia, vi assicuriamo che è uno spot sufficientemente spettacolare per considerarlo un paese epico in cui surfare.
La migliore spiaggia per fare surf in Namibia: Skeleton Bay
Tenete conto che questa spiaggia è un affare per soli esperti, considerando che da sola ha fatto entrare la Namibia nella mappa delle destinazioni da surf. La comparsa risale a circa 20 anni fa, quando un inversione delle correnti ha cambiato le carte in tavola. Dicono che scomparirà altrettanto rapidamente, motivo per cui i professionisti accorrono in massa per catturare le onde tra luglio e settembre.
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In autunno e in inverno anche l’Italia regala onde croccanti
Arrivate pronti a fare scorta di risotto allo zafferanno e templi della Roma antica, ma non ripartite senza aver domato alcune delle migliori onde regalate dal Mediterraneo. Oggi l’Italia si sta facendo spazio nello scenario del surf con numerose località in ascesa sulla costa occidentale. Dalle insenature rocciose della Sicilia alle spiagge della Toscana, ci sono onde per tutti i gusti.
Il rovescio della medaglia è che in Italia non si verificano onde lunghe e alte tipicamente oceaniche, quelle più grandi e potenti si infrangono solo in Portogallo e Francia. Infatti, le stagioni più propizie sono l’autunno e l’inverno, quando i venti soffiano sul Mar Ligure caricando onde grintose e divertenti. In generale, sono la Costa Verde in Sardegna e la Riviera di Ponente sono le località migliori dove fare surf in Italia.
La migliore spiaggia per fare surf in Italia: Varazze
Circondata dalle lussureggianti colline ai piedi delle Alpi Liguri, Varazze è una città vicina al confine italo-francese dove si respira aria salmastra e ci si imbatte di continuo in chiese romanico-lombarde e spiagge incantevoli. L’inverno, in assenza delle lucertole da asciugamano, regala alcune delle migliori onde da domare in Italia. Quando puntano contro il Molo Marinai d’Italia, si possono creare le condizioni ideali ottenere le cosiddette onde "tubose", molto simili a quelle che si trovano in California.
I point break in Oman sono un sogno che si avvera per un surfista
Raramente il surf viene incluso negli itinerari alla scoperta dell’Oman, di solito dedicati alle dune di sabbia, alle escursioni sui Monti Hajar, alle avventure su una 4x4 nei wadi o alle gite nei bazar di Muscat. Ma nell’ultimo decennio, la costa occidentale del paese totalmente esposta al Mar Arabico e al vasto Oceano Indiano ha suscitato un certo interesse nei surfisti. I più intraprendenti esploratori armati di tavola sono stati ricompensati con point break da sogno.
Molte spiagge da surf rimangono un segreto gelosamente custodito. Ma per fortuna non vige alcun embargo sui beach break di Ras Al Hadd, molto gettonati dalla valida Oman Surf School, o sui migliori break di Asilah. Le previsioni in estate sono generalmente affidabili, ma i venti che soffiano da sud sono il nemico. L’inverno garantisce condizioni ottimali, ma le onde buone sono poche e si fanno desiderare.
La migliore spiaggia per fare surf in Oman: Joe’s Point
Ci sono molte insenature e angoli nel litorale dell’Oman intorno al piccolo villaggio sulla spiaggia di Asilah, creando un mix di break di qualità variabile. La località più nota è Joe’ s Point, dove in inverno montano onde pulite e lunghe fino a 300 metri, perfette per la longboard.
La Grecia è la meta per i principianti del surf
Con oltre 10 mila kilometri di costa, la terra della feta e del sirtaki vanta abbia affaccio sul mare per rientrare nelle potenziali destinazioni dove fare surf. Ma se volete onde più soddisfacenti, dovrete dimenticarvi delle Cicladi e dell’estate. Da dicembre a marzo, le più celebri località sparse un po’ ovunque come la Costa Navarino, il Peloponneso e le spiagge sulla costa ovest di Creta richiamano a sé le tavole.
La scena del surf è in costante crescita da decenni ormai, popolata principalmente dai fanatici delle medicane, uragani del Mediterraneo che si scatenano da settembre a gennaio. Negli ultimi tempi, si stanno creando il loro spazio anche le ottime scuole di Tinos, una sulla riviera ateniese e un altro paio sulla costa settentrionale di Creta, a ovest rispetto a Chania.
La migliore spiaggia per fare surf in Grecia: Kolymbithra
Grazie alla forma e l’esposizione di questa baia punteggiata da ombrelloni a nord di Tinos, si ricreano onde alte al ginocchio perfette per chi è ancora alle prime armi. La parte migliore? Il periodo migliore per le onde coincide con l’estate, quando spirano i venti Meltemi portando con sé flutti ottimali. La base della scuola di surf locale è un camper che funge anche da bar sulla spiaggia: geniale.