Due settimane in Nepal: l’itinerario di un viaggio tra meditazione e adrenalina

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

Due settimane per attraversare cinquecento chilometri tra templi, natura e avventura, in un variopinto cocktail di esperienze sensoriali che mescola una parte di meditazione e due parti di adrenalina: ecco l’itinerario per vivere tutto il meglio di un viaggio in Nepal.

Dove si trova il Nepal e cosa vedere
Campo base sull’Annapurna ©Nicram Sabod/Shutterstock
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Nepal, cosa vedere e cosa fare

Tutto parte da Buddha

La prima tappa di questo itinerario è Lumbini, il luogo natale del Buddha, a venti chilometri dal confine indiano di Sunauli e raggiungibile da Kathmandu con un breve volo. Esplorate con calma il più importante tempio buddhista del mondo e, il giorno successivo, il poco visitato sito archeologico di Tilaurakot, dove tra i fasti regnava il principe Siddhartha Gautama, in sguito meglio conosciuto come Buddha.

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Viaggi in Nepal a tutta avventura

Safari al Chitwan National Park

Da Lumbini puntate al Chitwan National Park, trascorrendovi due o tre giorni per avvistare la fauna selvatica con un safari all’alba o al tramonto, tra le tigri e i gaviali.

Questa riserva, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, protegge oltre 932 chilometri quadrati di foreste, paludi e praterie abitate da considerevoli popolazioni di animali, ed è uno dei parchi nazionali migliori dell’Asia per osservare la natura. Potrete avvistare rinoceronti indiani, cervi, scimmie e alcune delle oltre cinquecento specie di uccelli; se siete veramente fortunati potreste vedere leopardi, elefanti selvatici e orsi labiati, ma potrebbe anche capitarvi l’occasione della vita: avvistare la maestosa tigre reale del Bengala, attrazione regina del parco.


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Cosa vedere in Nepal: il lago Fewa
Le imbarcazioni sulle calme acque del lago Fewa, Pokhara ©Kanate/Shutterstock

Cosa fare in Nepal

Visitare Pokhara

Dal Chitwan prendete l’autobus turistico che in un giorno di viaggio porta a Pokhara, per il primo vero approccio con le montagne.

L’atmosfera qui ricorda quella del quartiere Thamel di Kathmandu, ma senza il traffico e con barche a remi che dondolano sull’acqua. Dal lago, e forse persino dal letto del vostro hotel, potete godere di una meravigliosa vista sulle montagne innevate, a soli venti chilometri di distanza.

Il fascino però non si esaurisce nella quiete e nella bellezza del paesaggio. A Pokhara, infatti, sta fiorendo un vivace turismo degli sport avventura: è senza dubbio una delle mete migliori per il parapendio ed è circondata da fiumi ideali per il rafting. Inoltre c’è un interessante museo dedicato all’esercito gurkha e non bisogna dimenticare che è la porta d’accesso per i più noti trekking nell’Annapurna. Per cui, dopo esservi goduti i negozi e i cocktail bar sul lungolago, potrete scegliere se ammirare i vasti panorami del Machhapuchhare dalla Pagoda della Pace nel Mondo o dall’alta Sarangkot, o volate tra le cime delle montagne in parapendio.

cose da vedere in Nepal, Mani Keshar Chowk in piazza Durbar a Patan
Mani Keshar Chowk in piazza Durbar a Patan ©Aleksandar Todorovic/Shutterstock
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Cosa vedere a Kathmandu

Con un altro lungo tragitto in autobus si arriva a Kathmandu, dove potrete trascorrere tre o quattro giorni. Per spezzare il viaggio pernottate nella cittadina collinare di Bandipur, graziosa e ricca di storia.

La maggior parte dei luoghi di interesse a Kathmandu si concentra nella parte vecchia della città, il cui nucleo è la maestosa Durbar Sq con le sue stradine circostanti.

Dal punto di vista turistico, gli effetti del terremoto del 2015 sono per lo più limitati alla Torre di Dharahara e alla famosa Durbar Sq, dove numerosi importanti templi all’estremità meridionale della piazza sono crollati. Gran parte degli altri monumenti è rimasta relativamente intatta e da allora sono in fase di restauro.

Ma se siete di fretta, ecco cosa non perdervi in città:

Città vecchia. Il labirinto di vie, con templi poco noti, cortili nascosti e tesori come lo Stupa di Kathesimbhu.

Kumari Bahal. Con uno splendido cortile e uno dei palazzi incredibilmente sopravvissuti al terremoto del 2015 nella regale Durbar Sq di Kathmandu.

Ristoranti newari. Una cena a base di momo (ravioli) e carne di cinghiale, e la musica dei madal e dei bansari in sottofondo.

Thamel. Un pomeriggio di shopping tra pashmine, thangka e attrezzatura da trekking.

Stupa di Swayambhunath. Sacro Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, con scimmie impertinenti.

Giardino dei sogni. Gioiello dell’epoca Rana meravigliosamente restaurato e oasi di quiete.

Asan Tole. Il fascino del vivacissimo mercato di Kathmandu.

Tempio di Seto Machhendranath. L’incontro di induismo e buddhismo e i rintocchi delle campane.

Kathmandu Nepal cosa vedere"
Monaci al monastero di Bodhnath, nella valle di Kathmandu ©Det-anan/Shutterstock

Sport estremi e meditazione nella Valle di Kathmandu

Per molti versi la Valle di Kathmandu è il Nepal. Nata, secondo la leggenda, dal letto di un lago sacro per volere della divinità buddhista Manjushri, è un mosaico di campi terrazzati e sacre città-tempio che esaltano lo splendore dell’architettura e dell’artigianato nepalesi.

Oltre agli straordinari siti di Patan e Bhaktapur, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ci sono numerosi villaggi newari da scoprire fuori dai più battuti circuiti turistici. Molti luoghi interessanti della valle sono raggiungibili in minibus, taxi, mountain bike, motocicletta o anche a piedi, grazie a una rete di antichi sentieri. Probabilmente, è più facile incontrare turisti durante un trekking sull’Himalaya (che vi regalerà la possibilità di ammirare una delle più spettacolari meraviglie della natura) che non a una decina di chilometri da Kathmandu.

Giunti nella valle, perdetevi girovagando a piedi tra le viuzze di Bhaktapur, approfondite la vostra conoscenza dell’arte buddhista presso il Patan Museum e godetevi la vista sulla città al tramonto da Swayambhunath. Per sfuggire al traffico e all’inquinamento di Kathmandu, alloggiate a Bodhnath, Bhaktapur o Patan.

A questo punto dovreste avere un paio di giorni da dedicare agli sport estremi:

Bungee jumping. Il bungee jumping del Last Resort si trova sull’orlo di un vertiginoso precipizio di 160 metri che affaccia sulla gola del Bhote Kosi ed è uno dei dieci salti più alti del mondo. Le grida di chi si lancia nel vuoto riecheggiano per chilometri e chilometri in tutta la valle.

L’altalena. Una caduta libera di otto secondi che attanaglia lo stomaco, seguita da un’oscillazione in stile Tarzan e da tre o quattro movimenti a pendolo lungo tutta l’estensione della gola del Bhote Kosi, da fare in coppia.

Canyoning. Questo elettrizzante sport è una folle combinazione di discesa in corda doppia, arrampicata, rafting e nuoto, sperimentata le prime volte nei canyon e nelle cascate nei dintorni del Last Resort e del Borderlands.

L’ultimo giorno recatevi a Bodhnath (Boudha) per rendere grazie delle esperienze vissute; potrete acquistare statuine del Buddha e bandiere di preghiera da portare a casa.

Quando andare in Nepal

È importantissimo, anzi fondamentale scegliere la stagione giusta. Il periodo migliore per andare in Nepal è nei mesi di ottobre e novembre, ovvero all’inizio della stagione secca, con clima ottimo e aria completamente tersa. Anche dicembre e gennaio e da febbraio ad aprile sono dei buoni periodi ma la visibilità potrebbe risultare limitata. Causa monsoni e caldo che diventa insopportabile, invece, sono da evitare gli altri mesi dell’anno.

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