Viaggio in Bolivia: itinerario di 2 settimane tra Cordilleras e Yungas

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Il Salar de Uyuni, uno dei paesaggi più surreali del mondo, è ormai diventato un simbolo riconosciuto globalmente, ma un viaggio in Bolivia ha molto altro da offrire a chi è in cerca di panorami spettacolari. Incastonata tra le Ande e l’Amazzonia, l’affascinante regione della Cordilleras e Yungas è il paradiso di escursionisti, alpinisti e cicloturisti. Inoltre, il viaggio per arrivarci è già in sé un’avventura interessante. Specialmente con questo itinerario di due settimane


Tramonto su La Paz
Tramonto su La Paz, a 3640 metri sul livello del mare, Bolivia ©George Kalaouzis/Getty Images
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Cosa fare in due giorni a La Paz

Considerata l’altitudine e il saliscendi delle colline, La Paz si visita meglio a un ritmo tranquillo. Prendetevi un giorno intero per acclimatarvi prima di affrontare di petto la città. Dovreste riuscire a vedere le cose più importanti in due giorni soltanto.

• Iniziate la vostra giornata con una prima colazione al Prado o con uno spuntino – provate le salteñas (fagottini ripieni di carne e verdure) – nei pressi di Plaza Avaroa, due posti perfetti per assistere al risveglio di una delle città più elevate del mondo.

Passeggiate lungo le antiche strade acciottolate intorno alla Iglesia de San Francisco e a Calle Jaén, che ospita i magnifici musei di Calle Jaén.

• Seguite l’intreccio dei fili della cultura tradizionale al Museo de Textiles Andinos Bolivianos, oppure gironzolate in Calle Linares, l’affascinante (anche se un po’ eccessiva) strada dell’artesanía, e al Mercado de Hechicería. Da lì, puntate verso il Mercado Negro, animato da straordinari colori, suoni, profumi e sapori (ma fate attenzione ai borseggiatori).

Al tramonto, tornate indietro attraversando il Prado e, se viaggiate in compagnia di una persona speciale, scambiatevi tenerezze al Mirador Laikakota prima di mettervi in ghingheri per una raffinata cena in un ristorante internazionale di Sopocachi. In alternativa, rifugiatevi in uno dei molti bar della città o godetevi un assaggio di musica tradizionale in una delle tante peñas. Del resto, ci dovrà pur essere un motivo se La Paz è una delle città più festaiole del mondo.


Nel cuore degli Yungas

Los Yungas, la zona di transizione fra gli aridi altopiani e le umide pianure, sono il luogo in cui le Ande digradano verso il bacino del Rio delle Amazzoni. Sopra queste profondità brumose e lussureggianti si ergono le pendici quasi verticali della Cordillera Real e della Cordillera Quimsa Cruz, che fermano le nuvole sul limitare dell’Altiplano, dove, infatti, cadono copiose precipitazioni. La vegetazione è rigogliosa e i frutti tropicali, il caffè, la coca, il cacao e il tabacco crescono con cure minime.

Chi va a piedi può partire dai dintorni di La Paz seguendo gli itinerari di Takesi o di El Choro fino al cuore della regione. È anche possibile raggiungere gli Yungas meridionali con un’elettrizzante discesa di un’intera giornata lungo la ‘strada più pericolosa del mondo’.

In mountain bike sulla ‘strada più pericolosa del mondo’, da La Paz a Coroico, Bolivia ©filrom/Getty Images
In mountain bike sulla ‘strada più pericolosa del mondo’, da La Paz a Coroico, Bolivia ©filrom/Getty Images
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Trekking di El Choro

Il trekking da La Cumbre a Coroico (El Choro), che attraversa la Cordillera Real e il Parque Nacional Cotopata, è uno dei percorsi escursionistici più noti della Bolivia. Inizia a La Cumbre (4.725 metri), il punto più alto sulla strada statale La Paz–Coroico, e sale fino a 4.859 metri prima di scendere a 3.250 metri negli umidi Yungas e al villaggio di Chairo (dove la maggior parte degli escursionisti finisce per prendere un taxi per Coroico). Gli escursionisti più preparati riescono a completare il trekking in due giorni, ma si tratta di una camminata impegnativa che si può fare più comodamente in tre giorni. Molte persone si prendono un po’ più di tempo, oppure si organizzano per fermarsi qualche giorno nell’albergue (struttura spartana) di Sandillani.

Al termine della discesa passate qualche giorno nei piacevoli villaggi di Coroico o Chulumani; entrambi offrono una rilassante atmosfera da condividere con altri viaggiatori e la possibilità di fare escursioni in giornata e bagni.

Le verdi colline del Parque Nacional Cotopata, Bolivia ©Jess Kraft/Shutterstock
Le verdi colline del Parque Nacional Cotopata, Bolivia ©Jess Kraft/Shutterstock

Coroico

Con il suo clima caldo, i panorami mozzafiato, le buone strutture ricettive per tutte le tasche, Coroico è la cittadina turistica più visitata degli Yungas. Arroccato come un nido d’aquila sulla spalla del Cerro Uchumachi, l’abitato domina un ampio panorama che abbraccia canyon ricoperti di foresta, picchi montani avvolti dalle nuvole, un mosaico di campi coltivati, frutteti pieni di agrumi, piantagioni di caffè e decine di piccoli insediamenti. Quando il cielo è limpido, la vista spazia fino alle cime innevate del Mururata, dello Huayna Potosí e del Tiquimani, che si ergono maestosi nella Cordillera Real.

Il nome Coroico deriva dal termine quechua coryguayco che significa ‘collina dorata’. La maggiore attrattiva della cittadina è la sua attitudine rilassata, che lascia tutto il tempo per nuotare, prendere il sole e dondolarsi sull’amaca. Le camminate tra queste colline sono più passeggiate che trekking, il che dà sollievo alle gambe intorpidite degli escursionisti reduci dal sentiero del Choro o ai fondoschiena doloranti dei ciclisti che hanno affrontato la frenetica discesa in mountain bike da La Paz.

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L’imponente Cordillera Real, Bolivia ©Julia Sommer/Lonely Planet
L’imponente Cordillera Real, Bolivia ©Julia Sommer/Lonely Planet

Chulumani

Abbarbicato sul fianco di una collina in posizione scenografica, questo tranquillo borgo ricorda molto Coroico, con la sua piazza accogliente, il suo vivace mercato e la tipica atmosfera tropicale, ma non è una meta del turismo internazionale.

La zona è anche un paradiso per gli uccelli e le farfalle: queste ultime sono particolarmente numerose, mentre dei primi esistono molte specie endemiche. A questa altitudine e con il caldo tropicale, spesso umido, Chulumani è perfetta sia come campo base per il trekking sia come località dove trascorrere un weekend riposante in mezzo a panorami indimenticabili.

Attraverso la Cordillera Real

Riprendete la via della capitale preparandovi a un po’ di arrampicate e trekking nella Cordillera Real; fate tappa nell’aria fresca della vivace località andina di Sorata, da dove i più intrepidi potranno avventurarsi lungo numerosi sentieri a piedi o in mountain bike e conquistare i picchi ghiacciati della Cordillera.

La Cordillera Real della Bolivia conta più di seicento vette che superano i 5mila metri, gran parte delle quali relativamente accessibili e molte situate a poche ore di auto da La Paz. Scalare queste cime non comporta ancora la crescente burocrazia che si impone a chi vuole fare alpinismo o trekking sull’Himalaya. Nella Cordillera Real ci sono vie d’arrampicata conosciute, ma non mancano percorsi di trekking, percorsi in bicicletta e passeggiate per chi non fa arrampicata: qui potrete costruire la vostra avventura in modo indipendente.

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La Cordillera Apolobamba

Se avete tempo proseguite verso la poco visitata Cordillera Apolobamba per esplorare zone veramente selvagge, tribù dimenticate e antiche miniere abbandonate.

L’isolata Cordillera Apolobamba, che si allunga a ridosso del confine peruviano a nord del Lago Titicaca, sta diventando una meta popolare tra gli amanti dell’escursionismo, del trekking e dell’alpinismo:

  • Per gli alpinisti, in particolare, è un vero paradiso di invitanti picchi, prime ascensioni e nuove vie tutte da scoprire;

  • Inoltre, il percorso di trekking da Lagunillas ad Agua Blanca, che si snoda nel maestoso paesaggio delle Ande, è uno dei più memorabili del paese.

Tuttavia, di recente alcuni tour operator hanno denunciato rapine e aggressioni, quindi questa zona potrebbe essere pericolosa per chi fa trekking.

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Come organizzare da soli un viaggio in Bolivia

Un viaggio fai da te in Bolivia è un’esperienza emozionante come i paesaggi che è possibile ammirare. Tutto quello che dovete fare è, seguendo questo itinerario, organizzare le varie tappe con attenzione e prenotare un anticipo i posti dove dormire. L’auto la potete noleggiare a La Paz e, da lì, cominciare con il viaggio vero e proprio.

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Quando andare in Bolivia

La Bolivia, trovandosi nell’emisfero australe, ha stagioni invertite rispetto all’emisfero boreale. Questo significa che;

  • L’inverno va da maggio a ottobre, con clima generalmente secco;

  • L’estate dura da novembre ad aprile e il clima è umido.

Non a caso, l’alta stagione turistica è proprio in inverno, quando c’è il clima migliore ma, di conseguenza, anche una maggiore concentrazione di turisti. Senza dimenticare che il periodo invernale è anche quello in cui coincidono le vacanze di europei e nordamericani con alcune delle più importanti fiestas boliviane.

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