Una settimana tra i Pirenei più gentili

Redazione Lonely Planet
9 minuti di lettura

Un itinerario sui Pirenei va percorso senza fretta, fermandosi spesso per contemplare
 un paesaggio naturale che potrebbe sedurre chiunque. Si parte da La Seu d’Urgell e poi si attraversano le regioni Cerdanya e Ripollès, in Catalogna, scoprendo lungo il tragitto un museo dedicato alla fisarmonica o la facciata del monastero romanico più spettacolare del mondo. Potrete anche gustare formaggi e salumi artigianali prodotti in alta montagna, ma datevi cinque o sei giorni di tempo.

Nei Pirenei, dove le vedute panoramiche sono assicurate
Nei Pirenei, dove le vedute panoramiche sono assicurate
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La Seu d’Urgell

Porta d’accesso al principato di Andorra per chi proviene dalla Catalogna, La Seu d’Urgell è da sempre un importante snodo viario. Ha inoltre splendidi monumenti, come la Catedral de Santa Maria d’Urgell, nonché uno dei massimi esempi di stile romanico a livello mondiale. Inoltre, l’antico decanato e la chiesa della Pietat, ospitano il Museu Diocesà, che custodisce una collezione di arte sacra e il celebre manoscritto mozarabico del Beato de Liébana. Fra la cattedrale e il Passeig de Joan Brudieu – una gradevole strada alberata con alcuni locali dove si può prendere un aperitivo – si estende il centro storico, con vicoletti ricchi di fascino, come il Carrer Major e il Carrer Canonges, entrambi parzialmente porticati, dove ogni martedì e sabato si svolge un frequentato mercato settimanale. 

Per gli appassionati
di sport acquatici, nella stessa località, sulle rive del fiume Segre, c’è il Parc del Segre, una struttura modello per la pratica di sport d’acqua viva, costruita per i Giochi Olimpici di Barcellona del 1992. 

Gli amanti dei formaggi dovrebbero assolutamente venire da queste parti il terzo fine settimana di ottobre, quando si tiene la Fira de Sant Ermengol, forse la festa più popolare di tutto l’Alt Urgell, dove sono in vendita più di 150 formaggi di produzione artigianale. Tutti i formaggi sono prodotti nei Pirenei catalani, aragonesi, baschi, navarri e francesi. 

La Catedral de Santa Maria d’Urgell, uno dei massimi esempi di stile romanico a livello mondiale Di Iakov Filimonov
La Catedral de Santa Maria d’Urgell, uno dei massimi esempi di stile romanico a livello mondiale Di Iakov Filimonov

Arsèguel

Questo piccolo villaggio, il cui profilo con la Serra del Cadí sullo sfondo è ormai una vera e propria icona, è considerato la capitale della fisarmonica. Ogni estate ospita infatti la Trobada d’Acordionistes del Pirineu che richiama fisarmonicisti da tutto il pianeta. Inoltre, tutto l’anno si può visitare il Museu de l’Acordió, che illustra la storia dello strumento e la sua evoluzione, in particolare nella cultura tradizionale e popolare dei Pirenei. 

Usciti da Arsèguel, prima di arrivare alla strada principale costeggerete El Pont d’Arsèguel e la Fàbrica de Llanes, una fabbrica tradizionale di lane
che funziona a energia idraulica e un filatoio del XVIII secolo, dove ancora si confezionano gli indumenti tipici dei pastori, come babbucce, sciarponi e scialli. 

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Martinet

L’itinerario entra ora nella Cerdanya, una regione ricca di attrattive turistiche, sia per
la gastronomia sia per
i paesaggi, l’offerta sportiva, il patrimonio architettonico e le feste popolari. Il primo villaggio che si attraversa è Martinet, situato accanto al fiume Segre e autentico paradiso per i pescatori di trote. In paese si trova la Casa del Riu, un centro didattico sugli ecosistemi fluviali. Sempre a Martinet c’è anche il Parc dels Búnquers, dove vedrete una serie di bunker costruiti nella zona durante gli anni ’40 (un periodo convulso, in cui lo scoppio della seconda guerra mondiale coincise con l’inizio della dittatura franchista). Ancora oggi qui si respira una certa atmosfera da segreto militare. 

La gastronomia della Cerdanya ha una marcata personalità, tanto nei ristoranti di Martinet come in quelli dei villaggi che visiterete successivamente lungo l’itinerario. Non mancate di assaggiare il trinxat della Cerdanya, un sostanzioso primo piatto preparato con patate, cavolo e pancetta, per non parlare dei salumi, in particolare il pa de fetge, il paltruc o bull (che può essere blanc o negre) e la llonganissa

Bellver de Cerdanya Di leo barco
Bellver de Cerdanya Di leo barco

Bellver
de Cerdanya

Importante località di vacanze, Bellver de Cerdanya ha un compatto nucleo antico, conosciuto come Barri de la Plaça, che comprende il Carrer del Mig e il Portal del Baridà, la Plaça Major, la gotica Església de Sant Jaume e la Torre de la Presó, uno dei torrioni della vecchia cinta muraria. Degna di nota è anche Cal Pantanó, antica casa che nel 1860, quando era una locanda, ebbe per alcuni giorni fra i suoi ospiti
il poeta Gustavo Adolfo Bécquer, il quale vi trovò ispirazione per scrivere La croce del diavolo,
una leggenda ambientata in epoca medievale in alcuni luoghi realmente esistenti di questo comune. 

Belle come il centro storico sono anche tre chiese romaniche che si trovano fuori dall’abitato, in tre borghi di montagna che fanno sempre parte del comune di Bellver de Cerdanya: l’Església de Santa Maria de Talló, situata nell’omonimo villaggio, nota anche come ‘la cattedrale della Cerdanya’ per le sue dimensioni imponenti, l’Església de Sant Marcel, nel borgo di Bor, al margine sinistro del Segre, e l’Església de Sant Serni, a Coborriu de Bellver.

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Cavalli a Bellver de Cerdanya Di Amazing Travels
Cavalli a Bellver de Cerdanya Di Amazing Travels

Puigcerdà

Citando il capoluogo
della Cerdanya, a pochi passi dalla frontiera con la Francia, viene spesso alla mente il suo bel lago. Si tratta di un bacino artificiale circondato da chalet in stile novecentista che spesso, in inverno, rimane coperto da uno strato di ghiaccio; la zona è perfetta per passeggiare in qualsiasi periodo dell’anno, fermarsi da qualche parte a leggere o, semplicemente, osservare le anatre che nuotano nello specchio d’acqua. D’estate, inoltre, potrete fare una gita in barca o partecipare al Bibliollac, una lettura all’aperto di libri per ogni tipo di pubblico, accanto al lago. 

Nel centro storico è d’obbligo fare una passeggiata per il Carrer Major e visitare l’Església de Santa Maria per salire sul suo campanile, da cui si gode di un’incantevole vista a 360° su tutta la Cerdanya. Il patrimonio culturale del paese è però molto più vasto; per apprezzarlo vi consigliamo di seguire l’Itinerario ‘Petjades Culturals’, che comprende 17 punti di interesse turistico: vi basterà seguire le orme gialle dal centro della località e quelle di colore arancione che troverete fuori dall’abitato. 

La stazione sciistica di La Molina Di Ana Flasker
La stazione sciistica di La Molina Di Ana Flasker
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Alp

Alp è un piccolo comune con un centro storico dove spicca l’Església de Sant Pere. I principali punti di interesse, soprattutto per gli amanti dello sci, si trovano a vari chilometri di distanza: le stazioni sciistiche di Masella, a 7 km da Alp, con 35 piste per tutti i livelli di abilità, e di La Molina, a 11,5 km da Alp, con
63 piste. Quest’ultima
è stata una delle prime stazioni sciistiche dei Pirenei e ha ospitato numerose gare sportive, come la Coppa del Mondo di Sci Alpino, nel 2008,
i Campionati Mondiali
di Snowboard nel 2011 e la Coppa del Mondo di Sci Alpino Disabili nel 2013. 

Il villaggio di Ribes de Freser Di Madrugada Verde
Il villaggio di Ribes de Freser Di Madrugada Verde

Ribes de Freser

L’itinerario continua verso la parte orientale dei Pirenei e entra nella regione del Ripollès percorrendo la tortuosa strada della Collada de Toses, che passa accanto ai villaggi di Dòrria e Planoles, e giunge a Ribes de Freser, alla confluenza dei fiumi Freser, Rigard e Segadell e protetta da alte montagne. Nel centro storico, degna di nota è l’Església de Santa Maria, con una curiosa pianta a Y, al cui interno è custodita una riproduzione del Baldaquí de Ribes. La chiesa dà sul Carrer Major, dove potrete fare ottimi acquisti in una delle numerose salumerie. 

Gli amanti della letteratura saranno
lieti di sapere che nella Biblioteca Terra Baixa si trova l’Espai Joan Triadú, un’esposizione che comprende diversi oggetti e un filmato di 30 minuti sulla vita dello scrittore Joan Triadú, figlio illustre di Ribes de Freser. 

Se venite qui l’ultimo weekend di luglio, avrete la fortuna di assistere alla Trobada Gegantera, in cui oltre 20 gruppi di figuranti, detti colles geganteres, danno vita a una divertente sfilata di ‘giganti’, dove non mancano Manelic y Núria, i due gegants (giganti) di Ribes.

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Ripoll è dominata dal Monestir de Santa Maria Di mariusz.ks
Ripoll è dominata dal Monestir de Santa Maria Di mariusz.ks

Ripoll

Considerata il bressol de Catalunya (culla
o località che ha dato origine alla Catalogna), Ripoll è dominata dal Monestir de Santa Maria, fondato nel IX secolo dal leggendario Goffredo il Villoso. Uno degli abati del monastero, il famoso Abat Oliba, lo trasformò in uno dei più importanti centri culturali d’Europa. Il complesso ha uno splendido chiostro e all’interno conserva le tombe dei conti di Besalú e dei primi conti di Barcellona. L’elemento di maggior pregio è però la magnifica facciata, una delle facciate romaniche più importanti al mondo. La quantità di scene bibliche scolpite su di essa è tale da valerle il soprannome di ‘Bibbia di pietra’.

Ogni anno, durante un weekend intorno a metà maggio, si tiene la tradizionale Festa Nacional de la Llana i Casament a Pagès, che rievoca usanze ancestrali, con la celebrazione di un matrimonio fra un hereu e una pubilla, ossia gli eredi
di due famiglie locali facoltose, nel monastero di Ripoll, e una dimostrazione di antichi mestieri legati alla produzione della lana, per esempio la tosatura delle pecore con l’aiuto di apposite forbici. A metà agosto ha luogo il Mercadal del Comte Guifré, che prevede un mercato medievale con una bella ambientazione e spettacoli per le vie del centro. 

Sant Joan De Les Abadesses Di Lenar Musin
Sant Joan De Les Abadesses Di Lenar Musin
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Sant Joan
de les Abadesses

Sulle rive del Ter, il
borgo di Sant Joan de
les Abadesses ha uno splendido monastero, fondato nel IX secolo da Goffredo il Villoso. Due secoli più tardi la comunità religiosa fu espulsa, pare a causa del comportamento troppo licenzioso delle monache, il che ha dato origine a molte leggende sul monastero nel corso dei secoli. Aneddoti a parte, vale la pena di osservare la facciata principale, il piccolo chiostro e, soprattutto, il complesso scultoreo della Deposizione.

Dopo la visita, non c’è niente di meglio che fare una pausa per sorseggiare un vermut in uno dei dehors del Passeig del Comte Guifré, la via più frequentata dalla gente del posto. Potrete poi passeggiare per il paese
e visitare la porticata Plaça Major, il Palau de l’Abadia, la semidistrutta Església de Sant Pol e il Pont Vell, sul fiume Ter. 

Camprodon

L’ultima tappa di questo itinerario nei Pirenei 
è Camprodon, piena di negozi di salumi (particolarmente buoni sono il bull e la llangonissa), abbigliamento in pelle e prodotti tipici. Molto vivace è anche il mercato settimanale della domenica, che si svolge nella Plaça Doctor Robert. Anche i monumenti di questa località sono splendidi,
 a iniziare dal Convent del Carme, il Monestir de Sant Pere, la Casa natale di Isaac Albéniz, il Pont Nou sul fiume Ter e, in direzione di Setcases, le spettacolari case moderniste del Passeig Maristany. 

Se questo itinerario
vi sembra troppo breve, da Camprodon potete proseguire fino a Beget, un borgo che sembra un presepe, o raggiungere Setcases, nella zona in cui si trova la sorgente del Ter, passando da Llanars, oppure salire fino alla stazione sciistica di Vallter. In tutti i casi, le vedute panoramiche sono assicurate. 

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Spagna
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