In auto tra gli aspri paesaggi d’Abruzzo

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

A poco più di un’ora di auto da Roma, l’Abruzzo, con i suoi paesaggi di montagna e il fascino rurale del suo entroterra, è la meta ideale per una vacanza on the road. Questo itinerario abbraccia il meglio dei tre parchi nazionali della regione, snodandosi attraverso verdi colline e oltrepassando antiche faggete popolate da lupi e orsi, con lo scintillio delle cime innevate in lontananza. Non mancano anche i gioielli culturali, come l’incantevole cittadina medievale di Sulmona.

Il paesaggio abruzzese a Campo Imperatore ©Alessandro Persiani/Shutterstock
Il paesaggio abruzzese a Campo Imperatore ©Alessandro Persiani/Shutterstock
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Pescara

Prima di dirigervi verso il selvaggio entroterra, trascorrete una giornata di relax sulla spiaggia di Pescara, la città più grande dell’Abruzzo. Le attività cittadine gravitano attorno al dinamico lungomare ma ci sono anche un paio di piccoli musei che meritano una visita: il Museo delle Genti d’Abruzzo, che illustra la cultura contadina della regione, e il Museo Casa Natale Gabriele D’Annunzio. Pescara offre anche ottimi ristoranti di pesce e ha una vivace cultura dell’aperitivo.

Il percorso:

Chieti dista circa mezz’ora dal centro di Pescara. Seguite la segnaletica per l’autostrada che vi porterà al raccordo Pescara-Chieti, un’arteria veloce a due corsie che scorre tra fattorie e magazzini verso le montagne che si stagliano in lontananza.

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Chieti

Adagiata su una collina che domina la Valle dell’Aterno, Chieti fu fondata in epoca preromana, come scoprirete nei due musei archeologici della città. Il più importante dei due è il Museo Archeo­ logico Nazionale d’Abruzzo ‒ Villa Frigerj, dove è esposto il Guerriero di Capestrano, del VI secolo a.C., il più importante reperto preromano dell’Italia centrale e simbolo della regione. Salendo dal museo si raggiunge il Museo Archeologico Nazio­ nale d’Abruzzo – La Civitella, allestito intorno a un anfiteatro romano.

Il percorso:

Uscendo dal centro di Chieti, seguite sulla sinistra le indicazioni per Guardiagrele e la SS81. La strada si snoda tortuosa nel primo tratto ma poi si allarga e corre più veloce passando vicino a boschi e vigneti fino a Guardiagrele che dista circa 26 km (40 minuti).

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Guardiagrele

Descritta da Gabriele D’Annunzio come la “terrazza d’Abruzzo”, questo antico borgo situato sul versante orientale del Parco Nazionale della Majella offre splendidi panorami. Dopo averli ammirati, visitate l’imponente Collegiata di Santa Maria Maggiore, caratterizzata da una facciata romanica incorniciata da un elegante portale gotico, con una torre campanaria a nove campane.

Il percorso:

Sulmona dista circa mezz’ora da Guardiagrele. Tornate sulla SS81 per Chieti, poi seguite i cartelli per l’autostrada verso L’Aquila e poi la SR5 per Chieti Scalo e Manoppello. Passate per Popoli e proseguite lungo la SS17 finché non vedrete i cartelli per Sulmona, che dista 18 km.

L’acquedotto medievale di Sulmona  ©Only Fabrizio/Shutterstock
L’acquedotto medievale di Sulmona ©Only Fabrizio/Shutterstock

Sulmona

Sovrastata dal massiccio grigio del Morrone, Sulmona è una cittadina medievale di medie dimensioni famosa per i suoi confetti. L’attività cittadina si concentra su Corso Ovidio, dal nome del poeta latino che qui ebbe i natali, e nella vivace Piazza Garibaldi, accessibile tramite un acquedotto duecentesco. Qui potrete ammirare opere d’arte sacra e contemporanea presso il Museo Diocesano di Arte Sacra.

All’altro capo di Corso Ovidio sorge il Palazzo dell’Annunzia­ ta, costruito sul sito di un’antica villa Romana del I secolo a.C., le cui rovine sono esposte al Museo Civico, situato al suo interno.

Il percorso:

Il tragitto di 50 minuti per Pescocostanzo vi condurrà attraverso una bellissima zona montuosa passando per il Bosco di Sant’Antonio (ideale per un picnic). Da Sulmona dirigetevi verso Cansano e seguite la strada che sale in un territorio che via via si fa sempre più roccioso. A Cansano prendete la SP55 per Pescocostanzo.

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Pescocostanzo

Circondata da verdeggianti altopiani, Pescocostanzo (1400 m) è una pittoresca località di montagna il cui centro storico è cambiato ben poco negli ultimi 500 anni. Particolarmente degna di nota è la Basilica di Santa Maria del Colle, una suggestiva chiesa romanica con un sontuoso interno barocco. Nelle sue vicinanze sorge Piazza del Municipio, cinta da una quantità impressionante di palazzi, tra cui il Palazzo Comunale con il suo inconfondibile campanile, e il Palazzo Fanzago, progettato dall’architetto barocco Cosimo Fanzago nel 1624. Oltre al patrimonio storico, Pescocostanzo offre anche la possibilità di sciare sul Monte Calvario e, in estate, di fare escursioni nel Bosco di Sant’Antonio.

Il percorso:

Calcolate circa 75 minuti di viaggio per arrivare a Pescasseroli. Dopo Rivisondoli prendete la SS17, poi virate a sud verso Roccaraso. Dopo Castel di Sangro imboccate direttamente la SS83. Questa bella strada attraversa Alfedena e Barrea, passa accanto al lago artificiale di Barrea e prosegue verso Pescasseroli passando per Villetta Barrea e Opi.

Il paesaggio nel parco della Majella  ©Angelo DAmico/Shutterstock
Il paesaggio nel parco della Majella ©Angelo DAmico/Shutterstock

Pescasseroli

Incastonata nel cuore dei Monti Marsicani, Pescasseroli è il centro principale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il più antico e frequentato dei parchi nazionali abruzzesi. Nella zona ci sono moltissimi sentieri escursionistici ben segnalati e adatti a tutti i livelli di difficoltà. C’è anche una piccola stazione sciistica molto frequentata dalla gente del posto. Se siete fortunati potreste avvistare orsi e lupi; potrete comunque vedere esemplari della fauna locale in cura presso il Centro Visita e farvi una cultura sui lupi visitando il Museo del Lupo Appenninico di Civitella Alfedena.

Il percorso:

Scanno dista circa 1 ora di macchina da Pescasseroli. Tornate a Villetta Barrea e poi girate a destra sulla SR479 che sale snodandosi attraverso una foresta di pini e pendii erbosi fino a Passo Godi, un valico di montagna situato a 1630 m. Da qui la strada inizia la sua lenta e tortuosa discesa verso Scanno.

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Scanno

La graziosa Scanno, con il suo dedalo di ripidi vicoli e le solide case in pietra grigia, è un borgo suggestivo, rinomato per i suoi gioielli in filigrana dorata finemente lavorati. Esplorate il minuscolo centro storico e poi dirigetevi al Lago di Scanno – un paio di km fuori città sulla strada per Sulmona, per bere qualcosa al fresco delle sue sponde.

Il percorso:

Questo tratto di due ore si può spezzare pernottando a Sulmona, distante 31 km da Scanno, attraversando le strette e ripide Gole del Sagittario. Da Sulmona prendete la SS17 per Popoli e poi seguite le indicazioni per L’Aquila, salendo senza sosta fino a Navelli. Qui, prendete la SS153 verso Pescara. Uscite a Ofena e percorrete la tortuosa strada che sale oltre Calascio fino a Santo Stefano di Sessanio.

Il borgo di Santo Stefano di Sessanio ©  Luca Lorenzelli /Shutterstock
Il borgo di Santo Stefano di Sessanio © Luca Lorenzelli /Shutterstock

Santo Stefano di Sessanio

Se volete davvero fuggire dalla calca, non c’è un posto più remoto di questo pittoresco paesino nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Roccaforte dei Medici nel Cinquecento, è stato danneggiato dal terremoto del 2009 che ha visto il crollo dell’iconica Torre Medicea (attualmente in ricostruzione). Ciononostante, esplorare le vecchie stradine di Santo Stefano con il loro nugolo di negozi e la sua capillare rete di case è comunque una gioia. L’utile Centro Visite ospita anche un piccolo museo dedicato al parco nazionale.

Il percorso:

Da Santo Stefano, Campo Imperatore dista 13 km secondo le indicazioni, ma in realtà sono all’incirca 20 km (20 minuti). In ogni caso, il paesaggio è talmente bello da non accorgersene. Seguite la strada e la sua prosecuzione, la SS17bis, e godetevi il panorama.

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Campo Imperatore

Il culmine – in tutti i sensi – di questo itinerario è l’altopiano di Campo Imperatore (alt. media 1800 m). Soprannominato ‘Piccolo Tibet’, questo stupendo altopiano erboso offre una vista spettacolare sul Corno Grande (2912 m), la cima più alta degli Appennini. Potete scalare la montagna percorrendo gli 11,5 km della cosiddetta ‘via normale’ o semplicemente rimanere nei pressi della stazione della funivia e ammirare l’Hotel Campo Imperatore in stile art déco (attualmente in fase di restauro) dove Mussolini fu liberato dalle SS nel 1943. 


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Abruzzo
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