Turismo responsabile: davvero o per finta?

Redazione Lonely Planet
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I tour operator, gli alberghi e le sistemazioni che hanno un approccio positivo nei confronti del turismo responsabile di solito redigono una normativa che esprime la loro condotta verso l'ambiente, il lavoro e alcuni aspetti culturali. Se non l'avessero fatto, chiedete loro perchè - dalla risposta che vi daranno capirete molte cose.

Barche sul lago Titicaca - foto di Marco Rolleri
Barche sul lago Titicaca - foto di Marco Rolleri
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Turismo responsabile: davvero o per finta?

Ecco alcune domande che vi consigliamo di fare.

1. Come affrontano i problemi ambientali, quando li incontrano?
2. Impiegano guide e personale del posto e offrono la possibilità di seguire corsi di formazione?
3. Limitano il numero dei gruppi turistici per ridurre i danni dell'impatto ambientale e sociale?
4. Adottano una linea di condotta "ecologica" per ciò che riguarda gli acquisti?
5. Lavorano con le comunità locali? In caso affermativo, quale percentuale dei loro guadagni è destinata a tali comunità?
6. Quali informazioni offrono ai loro clienti riguardo al viaggio responsabile?

Secondo le immortali parole della rana Kermit dei Muppets, non sempre è facile diventare "verdi". Ma se un operatore turistico è impegnato in questa direzione, ne sarà fiero e risponderà volentieri alle vostre domande.

Turismo responsabile (home)

(1) Turismo responsabile: prima di partire

(2) Turismo responsabile: davvero o per finta?

(3) Turismo responsabile: shock vs Relazione culturale

(4) Turismo responsabile: limitare l'impatto

(5) Turismo responsabile: fauna selvatica

(6) Turismo responsabile: guide ecocompatibili

(7) Turismo responsabile: volontariato in viaggio

(8) Un nuovo modo di viaggiare

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Destinazioni in questo articolo:

Perú
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