Dormire in una stanza inedita del Moulin Rouge, nel cuore della Parigi segreta
Una iniziativa speciale regalerà - è proprio il caso di dirlo, visto il prezzo simbolico del soggiorno - un'esperienza unica a tre coppie di viaggiatori. Che, per la prima volta, potranno dormire in una stanza ricavata all'interno del mitico mulino simbolo di uno dei locali di intrattenimento più iconici, chiacchierati e amati di Parigi e del suo quartiere Pigalle, ai piedi di Montmartre.

Il mito dei quartieri a luci rosse - quello di Amsterdam in testa, seguita dall’affascinante Kabukichō a Tokyo - ha superato il tempo e lo spazio, aggirando persino la rivoluzione digitale che ha garantito accesso diretto e immediato a qualsiasi tipo di esperienza ludica a sfondo erotico che possa venire in mente. E anche Pigalle, indolente quartiere parigino poggiato ai piedi di Montmartre e del suo scenografico Sacro Cuore, continua a spargere fascino, ad attirare i turisti incuriositi dall’atmosfera, dalla sua allure decadente.
Per questo la news che tre fortunate coppie di viaggiatori potranno dormire in una camera ricavata nell’iconico mulino rosso simbolo del Moulin Rouge ha attirato parecchia attenzione e curiosità. L’iniziativa, lanciata dall’azienda Airbnb, permetterà l’accesso in questo luogo fino a ora rimasto segreto, addobbato per l’occasione come un opulento boudoir, al costo di 1 euro a notte per un totale di tre soggiorni e 6 persone coinvolte. Più una questione di fortuna, dunque, che di possibilità economica. L’esperienza sarà corredata ovviamente della partecipazione allo spettacolo Moulin Rouge "Fèerie" e da un incontro esclusivo con la prima ballerina del teatro, Claudine Van Den Bergh.
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Il fascino decadente di Pigalle
Chi ama, frequenta e vive a Parigi sa che Pigalle ha perso ormai da tempo il suo fascino stuzzicante, il suo doppio volto di quartiere della perdizione (di notte) e popolare (di giorno). Un tour, il quartiere, lo merita sempre, soprattutto intorno al Moulin Rouge, che è certamente il locale più conosciuto ma non è l’unico della zona. Si va dunque alla scoperta de la Machine, club che fa parte del complesso originale del teatro che, nel weekend, richiama folle di parigini e turisti nelle sue sale a tema tra piste da ballo, fiumi di champagne e deliziosi dehors. Le Lipstick, stravagante locale storico oggi ritrovo mondano per l’aperitivo, è un’altra meta imperdibile di questo quartiere che racconta una Parigi che non c’è più, mescolando moderno e vintage, arredi sopra le righe e voglia di riqualificazione.
Non mancano, soprattutto nei dintorni di Montmartre, i locali chic, come il Trés Particulier, un cocktail bar segreto dellʼHôtel Particulier Montmartre, posto incantevole per un cocktail allʼaperto in estate. Basta suonare il campanello del cancello nero privo di insegna di un meraviglioso palazzo del 1871 per entrare in un giardino pieno di fiori recintato da un muro; se piove, si ripiega su una sala interna simile a una serra. O si va a Le Syndacat, con la sua facciata ricoperta da cima a fondo con manifesti scrostati che in realtà cela uno dei cocktail bar più trendy di Parigi. Il sottotitolo del locale, Organisation de Défense des Spiritueux Français, ne riflette lʼappassionato impegno nei confronti degli alcolici francesi.
Oggi, dopo il piano di riqualificazione che ha coinvolto anche Montmartre, questa area è battutissima dai turisti, che la immortalano negli scatti ricordo e la frequentano assiduamente nei loro passaggi a Parigi. Lungo boulevard de Clichy si incontrano ancora i sexy shop e i locali equivoci che, fino a 15 anni fa, rendevano questa zona una delle più malfamate di Parigi. Affascinano e incuriosiscono, ma senza destare i rossori di un tempo, perché hanno perso l’aura magnetica e proibita che facevano di Pigalle il quartiere a luci rosse in cui recarsi solo di nascosto, alle prime ombre della sera.