Perché i voli per quest'estate costano così tanto?

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Come mai quest'anno i voli costano così tanto? Se negli ultimi mesi avete cercato di organizzare un viaggio in un luogo esotico (ma neppure poi tanto), vi sarete posti almeno una volta questa domanda. Il nostro modo di pensare i viaggi è cambiato e probabilmente dovrà cambiare ancora. Come mai? Abbiamo chiesto al nostro amico Clint Henderson di The Points Guy di spiegarci cosa stia succedendo ai prezzi dei voli dopo la pandemia. 

Viaggiatore in aeroporto
La domanda aumentata post-pandemia e la carenza di personale hanno fatto salire i prezzi dei voli quest’estate © YakobchukOlena/Getty Images
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Domanda: L’anno scorso i prezzi dei voli hanno subito un’impennata, ma dopo che la gente ha ricominciato a viaggiare ci si aspettava sarebbero di nuovo scesi. Invece, anche quest’anno il solito volo che prendo per andare a trovare la mia famiglia in estate costa un occhio della testa. I prezzi dei voli torneranno mai a costare come nell’era pre-pandemia?

Clint Henderson: Sono in tanti a ritrovarsi in questa situazione. Quest’estate i prezzi sono aumentati per molte destinazioni ed è probabile che rimangano così alti per tutta la stagione. Sebbene alcune tratte siano state "ricalibrate", di fatto sono solo leggermente più basse rispetto all’estate sold-out dello scorso anno. È una magra consolazione e i prezzi ci sembrano comunque altissimi rispetto ai tempi del COVID, quando ci eravamo abituati a offerte imbattibili. Raggiungere in aereo mete come Parigi, Roma o Londra richiede un costo esorbitante. (Di recente ho provato a cercare un biglietto destinazione Roma per giugno e sono rimasto scioccato: costava 2000$... in classe economica!) Anche i prezzi dei voli interni agli USA rimangono alti. Quest’estate, un volo per Las Vegas o Kansas City arriva a costare 700–800$.

Aerei nell'aeroporto di Sydney
Una maggiore domanda da parte dei passeggeri e una disponibilità ridotta di personale comporta tariffe più elevate © Getty Images

L’aumento dei prezzi dipende da diversi fattori. Ci sono molti meno posti disponibili rispetto al periodo precedente alla pandemia, poiché le compagnie aeree lavorano ancora a scartamento ridotto. Non ci sono abbastanza aerei o piloti. La domanda è in forte aumento. Tutto questo comporta costi più alti.

Durante la pandemia, credo che molte persone si siano ripromesse di viaggiare non appena le restrizioni per il contenimento del COVID fossero state revocate. Infatti, in questo periodo vogliono partire sia le persone per cui viaggiare rientra nelle priorità da sempre, sia coloro che non hanno potuto farlo durante la pandemia, facendo aumentare a dismisura la domanda. Incremento della domanda e calo dei posti significa necessariamente prezzi più alti. Entrano in gioco varie tipologie di inflazione, un altro fattore determinante in questa situazione. L’aumento dei costi del carburante e della manodopera sta spingendo le compagnie aeree ad aumentare i prezzi laddove possono.

Tuttavia, prezzi così alti finiranno alla lunga per intaccare la domanda, e infatti, mi capita sempre più spesso di leggere annunci di offerte, il che mi fa pensare che la domanda non sia così forte come lo era all’inizio dell’anno.

È interessante osservare che l’aumento della richiesta per i viaggi di piacere da parte dei consumatori abbia bilanciato la diminuzione dei viaggi di lavoro, i quali non hanno ancora raggiunto i livelli pre-pandemia. Supponendo che lo smart-working, le innovazioni tecnologiche nel campo delle teleconferenze e le nuove tendenze del mondo del lavoro persistano, le trasferte non ritorneranno mai ai livelli del 2019, e conseguentemente i prezzi dei voli torneranno a scendere.

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Aereo atterra alle Bahamas
La domanda è alta, ma per ora. I prezzi torneranno presto quelli dell’era pre-COVID © Linda Raymond / Getty Images

Credo che una volta esaurita la domanda estiva, ovvero il picco della richiesta, vedremo spuntare un sacco di offerte e sconti per la stagione di spalla. Questo periodo è in generale sempre molto più economico, ma penso che quest’anno si faranno affari mai visti prima. È comunque il mio momento preferito per fare viaggi, perché risparmio e le destinazioni sono molto meno affollate rispetto all’estate.

Prevedo anche che alla fine le tariffe aeree torneranno a essere quelle richieste prima della pandemia, ma dubito che torneranno mai quelle offerte stracciate che abbiamo visto durante il COVID, quando ci siamo lasciati viziare da voli iper economici.

Il mio miglior consiglio per i consumatori è sfruttare le miglia o i punti accumulati. Anche questi benefit sono soggetti all’inflazione. Di fatto, molte compagnie aeree stanno "svalutando" i punti. Non è così raro vedere un posto in business class sola andata venduto da una compagnia aerea come Delta al prezzo sconvolgente di mezzo milione di punti. Smaltite i punti e le miglia il prima possibile. Spesso permettono anche di accaparrarsi ottime offerte.

The Points Guy pubblica offerte di voli ogni giorno, molte per voli verso gli Stati Uniti a meno di 500€. Quindi esistono ancora strategie per risparmiare. Se avvistate un affare, non lasciatevelo scappare. Non durano a lungo di questi tempi.

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